5-Mondi paralleli.

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Tornammo all'interno della casa solo dopo aver accarezzato il cavallo alato di Nashira. Lei era seduta sul divano mentre tracannava un'enorme bottiglia di vetro con un liquido trasparente all'interno, con l'altro braccio tirava su pesi da 10 kg. Korg e Mik inghiottivano uva a grappoli.
Nashira appena ci vide posò pesantemente la tanica su un piedistallo che scricchiolò.

-Ce l'avete fatta! Ho ascoltato tutta la tragedia d'amore. Loki che lecchino che sei, cosa hai fatto alla mia sorellina?

Loki sollevò le soppracciglia e sorrise, come se fosse un grande esperto in amore.

-È bastato un po' di fascino e qualche parolina dolce sussurrata all'orecchio.  E poi l'ho soffiata via a Thor.
Senti, Guardianson, Asgard è tua, ma non aspettarmi che mi inchinerò, non lo farò mai. Se ci dai una dimora tutta nostra, però posso dirti grazie.

Nashira sorrise un po' beffarda, poi si slanciò in piedi.

-Non ho bisogno di nessuno che si inginocchi. Vi troverò una casa, facciamo veloce che devo sbrigare alcune faccende. Acchiappate i nani e vi porto a casa.

Disse energicamente Nashira passando il peso dalla sinistra alla destra.

Andammo di sopra, svegliammo i bambini e li portammo di fuori. Subito si gettarono a toccare il cavallo, il quale pazientemente allargò le sue ali per far gridare i bambini di sorpresa.

-Vi piacciono proprio i cavalli eh? Forza, seguitemi.

Tenemmo sotto controllo i bambini e seguimmo Nashira. L'erba era fresca e il venticello era leggero, anche se era caldo si stava benissimo. La terra era dura e si camminava abbastanza bene anche se erano tutte fosse e rilievi. Impiegammo pochissimo e passando tutti si inchinavano a Nashira. Ci trovammo davanti ad una casa molto grande, più della "reggia" della regina, fatta di travi di legno bianco e non di pietra, a due piani con un grande finestrone circolare e altri più piccoli squadrati dispersi regolarmente.

-Thor mi ha detto che questa casa doveva essere per te quando saresti tornata. Quindi eccoci qua. Mi ha detto di non farci abitare nessun'altro, infatti era sicuro che saresti tornata.

Disse un po' imbarazzata Nashira.
La abbracciai.

-Oh, grazie sorella!

Poi mi staccai subito.

-Mi scusi, avrei dovuto prostrarmi, mia signora.

Scherzai facendo una inchino molto impacciato.

-Se ci provi, ti ritrovi ad abitare nella mia catapecchia.

Mi minacciò lei. Poi ci salutò e se ne andò verso quella lastra blu che era il mare. Guardai la casa e sospirai.

-Eccoci qui.

La casa era uno schifo.
Passammo ore e ore per farla tornare un posto degno di chiamarsi "casa".
Ragni e bestie ovunque.
Anche la polvere negli angoli aveva la polvere e così dicendo.
Almeno i mobili c'erano ed erano stretti da incartamenti vari, dove gli insetti erano riusciti a penetrare fino ad un certo punto, per poi lasciar perdere.
Il primo piano era lindo e pinto, poi passammo al secondo che era nella stessa situazione del suo compare.
Verso sera tutto era in ordine.
Ovviamente Loki lucidò solamente una tazza e poi scomparve nel nulla, poi quando stavo cucinando qualcosa guadagnato grazie alle razzìe a casa di Nashira tornò, entrando in cucina a passo felpato.
Arrivò da dietro e mi cinse i fianchi.

-Grazie al tuo aiuto casa è come nuova.

Mi lamentai. Poi mi baciò dietro al collo.

-Fermo, i bambini potrebbero vederci.

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora