24-Solo una crepa.

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C'era una connessione talmente potente tra di noi che se ci avessi visto dall'esterno avrei giurato stessimo brillando di luce nostra.
Guardammo nelle stelle e in uno zoom immediato vidi le strade asfaltate di Midgard, notte fonda.
Mi concentrai su Strange e immediatamente lo vidi dall'alto: leggeva un libro, sfogliava le pagine ingiallite dalla muffa, ma non le toccava, faceva un gesto con le dita da lontano.
Vidi quelle dita secche e rovinatissime, peste, con cicatrici bianche e rosse, mi chiesi cosa gli fosse successo.
Con l'altra mano faceva fluttuare una tazzina di té che si mescolava da sola.
Era in una stanza enorme, con tende rosse e arazzi, costituita quasi totalmente da legno scuro e lucido, immerso tra mille librerie.
Non stava succedendo nulla.
Allargai la mia visuale sempre di più da vedere l'esterno dell'edificio, vidi specialmente il suo tetto verde e macchiato per lo smog e intemperie varie.
Era tutto tranquillo e nessuno si avvicinava al Sancta Sanctorum, non c'era nessun'altro tranne Strange e qualche suo "collaboratore mago" all'interno del palazzo di pietra.
Forse eravamo troppo indietro nel tempo, forse in un'altra linea temporale.
Pensavo di aver sbagliato, ma avvertii altre due presenze, le vidi muovere nell'ombra.
Loki e Thor, sembravano due spiriti tanto erano silenziosi ed agili mentre scivolavano nella notte.
Si guardarono entrambi negli occhi, poi si piegarono entrambi sulle ginocchia come se stessero facendo uno squat e poi rilasciarono tutta la forza incanalata dalla flessione dei quadricipiti e saltarono verso l'alto.
Sembravano volare per quanto andassero veloci.
Loki arrivò prima su un cornicione, poi con eleganza si allungò verso la prima sporgenza ed arrivò sul tetto.
Si guardò il torso e accarezzandosi il petto e i capelli con charme fece cadere la polvere con cui era venuto a contatto.
Mirò disgustato le mani luride per aver toccato il tetto e borbottò qualcosa.
Ah Loki, che Regina della teatralità e commedia.
Sentii uno schianto di vetri e mi ricordai che Thor non era mai e poi mai stato abile nel comportarsi di soppiatto a differenza di suo fratello.
Thor sfondò una vetrata di spalla destra, proprio in una delle poche stanze "abitate" da un altro mago come Strange.
L'uomo era in pigiama e aveva appena posato un bicchiere d'acqua sul comodino, pronto per mettersi a letto.
Non sapeva come comportarsi, allora Thor, da grande interlocutore e stratega quale fosse-ah no...-gli tirò un pugno in piena faccia e il tipo cadde a terra proprio mentre stava per utilizzare qualche magia.
Loki si calò dal tetto e si slanciò nella stanza con Thor, cadendo perfettamente in piedi.
Era nero in volto dalla rabbia.

-Thor! Cosa hai fatto?! Avrei dovuto portare Korg con me, sarebbe stato più aggraziato.

Thor gli prese una spalla.

-Ehy, non mi parlare così.

Si guardarono ansimando come se stessero per iniziare a gonfiarsi di botte, ma preferirono usare i loro cervelli.
Loki prese il bicchiere d'acqua dal comodino e buttò l'acqua in faccia al tipo semi-svenuto.
Mentre si stava riprendendo, Thor bloccò il poveretto per spalle.
Loki iniziò a guardare intensamente il mago ancora stordito con un occhio nero.

-È stato un peccato per il tuo dolce viso, non è così? Sei proprio sbadato: inciampare su questo orrendo tappeto e schiantarti contro la finestra.
Non avresi dovuto bere così tanto, tu bevi, vero? Se così non fosse sarebbe un segreto, e te ne vergogni dato che un mago come te dovrebbe essere sempre vigile e mai avere la mente annebbiata dall'alcol.

Loki poi prese un vetrino dalla finestra e fece dei tagli non profondi sul viso e sulle mani dell'uomo, per rendere tutto realistico.
Il tipo sembrava ammaliato ed annuiva a tutto ciò che Loki gli diceva, addirittura non sembrava provare alcun dolore.
Thor lo lasciò e il mago cadde sul pavimento, svenuto.
Entrambi i fratelli scomparvero dalla stanza prima che gli altri nel palazzo raggiunsero la camera richiamati dalla distruzione della finestra.
Loki e Thor erano finalmente sul tetto.
Dal nulla Loki fece apparire serpenti come se fossero pioggia sopra la grande abitazione.
Tantissimi serpenti, altroché mille, tutti squamosi e sibilanti, che si infiltrarono nei muri, nei camini e in ogni condotto possibile.
Loki e Thor erano immuni da quella pioggia raccapricciante.
Devo dire che però fu uno spettacolo da vedere.
Poco prima che scendessero dal soffitto, l'attenzione di Loki venne attirata da un piccolo serpentino rossiccio, ma non era chiaro il colore a causa dell'oscurità della notte.

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora