9-Quando mi innamorai di nuovo.

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Mi sentivo solo una piccola preda per quegli avvoltoi che mi guardavano dall'alto, i loro occhi scintillavano e i visi erano di pietra.
Allora sentii il dolce contatto con la mano di Loki, che mi accarezzò la schiena.
Lo guardai e lui con un'espressione rassicurante mormorò:

-Ci penso io, non ti preoccupare.

Fece un passo avanti e con il solito savoir-faire spiegò il nostro piano "romantico".

-Padroni, non abbiate lo scrupolo di dubitare sulla nostra efficienza riguardo il compimento della missione affidataci.
Come sapete, io e questa meravigliosa donna abbiamo una relazione, sono padre dei suoi figli.
Per cui faccio un passo indietro: nella linea temporale alternativa, dove dovremo recarci, il Loki del passato è affiancato da un alter-ego di Andromeda, ma rimaniamo sempre noi. Quindi non sarà difficile ingannare l'uno e l'altra con il nostro aspetto, poi...li colpiremo dove fa più male e avremo salvato l'universo.

Loki ci mise una dose di narrazione e enfatizzò così tanto alcune frasi che ero pronta a partire per fare il culo ai nazisti.
I Padroni erano in silenzio e continuavano a guardarci.
Vidi Kneyn che mi rivolse un grande sorriso.

-Questo è un ottimo piano!

Gridò la Padrona della mente esultando sul suo scranno che non si intonava con lei. Poi si girò verso Q.

-Perché non mi avevi detto che erano brillanti!

Q arrossì. Poi la Padrona corse giù dal soppalco riservato ai troni e ci strinse la mano.

-Ottimo, asgardiani.

Tuonò il Padrone della realtà cambiando aspetto, un misto inquietante tra me e Loki.
Tutti si alzarono dai troni e scesero la scalinata, ci sfilarono davanti prima i porta voce e poi i Padroni.
La gemma dell'Anima ci guardò dall'alto in basso, da snob.

-Asgardiano sai parlare, ma vedremo se sarai all'altezza.

Poi si rivolse a me.

-Tu non sai nemmeno parlare.

Loki le prese delicatamente una mano. Lui era più alto di lei.

-La tua Brenda non sa combattere, mi sembra una qualità vergognosa per la più forte delle gemme. Incantato di conoscerla.

Lei sfilò velocemente la mano dalla sua, si girò e se ne andò impettita.
Guardai Loki orgogliosa.
Poi il Padrone del Potere si congratulò con noi, abbassò la voce  e disse:

-Mia moglie spesso è nervosa e non le va a genio chi è degno della gemma dell'anima.

Strizzò l'occhio e chiuse il corteo.
Il Padrone del potere e la Padrona dell'anima erano sposati? Rimasi di sasso.

Loki ed io eravamo da soli nella barocca sala dei troni.

-Cosa facciamo ora? Dobbiamo andarcene?

Domandai su due piedi.

-Non credo, anche perché hanno detto che ci avrebbero dato armi. Non saprei...

Mi avvicinai e posai le mie mani sulle sue spalle larghe, poi mi sollevai sulle punte dei piedi e ci guardammo negli occhi.

-Mi piace come parli.

Lui sorrise e mi accarezzò i fianchi.
Ci baciammo e stringemmo l'uno con l'altra.

-Scusate se interrompo la festicciola, ma dobbiamo lavorare. Sgombrateeeee.

Un ometto baffuto con il cappello da cuoco ci scacciò dalla sala mentre altri ometti cicciottelli portavano sedie che erano più grandi di loro.

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora