7-Le sei gemme.

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Non feci nemmeno un incubo anche senza bisogno del rimedio di Loki.
Il mattino dopo avevo gli occhi incollati e un saporaccio in bocca.
Toccai alla mia sinistra e trovai il confortante contatto con la spalla di Loki.

-Andromeda, come stai?

Mi chiese lui estremamente sveglio. Mi voltai dalla sua parte e notai che avevo ragione.

-Sto bene. Tu non hai dormito.

-Sì, ma mi sono svegliato presto. Oggi dobbiamo andare...

Mi ricordò. Chiusi gli occhi e mi diedi una pacca sulla fronte.

-Non me lo ricordavo.

Mi alzai in piedi e stiracchiai braccia e gambe. La febbre era ormai passata, stavo bene, ma avevo qualcosa dentro che mi dava fastidio.

-Ho spiegato ai bambini quello che è successo ieri, sarà meno difficile salutarli. Poi ho parlato pacificamente con tua sorella e lei ha capito tutto, ha accettato di ospitare Axel e Astrid, le ho anche consigliato di parlare con un sapiente per dare lezioni a loro due. Per ultima cosa tua sorella mi ha dato degli abiti che dovrebbe usare nelle occasioni importanti, ma preferisce le sue mezze armature, quindi immagino sarai contenta di ricevere altri vestiti, no? Ricordo che Thor non disdegnava andare a fare compere con te, tornavate sempre carichi di buste, le nascondevi sempre dalle tue compagne levatrici e lavandaie. Ahh mi faceva impazzire vederti scondinzolare per i corridoi, tutta agitata e di fretta, magari con i miei vestiti usati tra le mani.

Dovevo ammalarmi più spesso, così Loki avrebbe fatto tutto quello di cui mi sarei dovuta occupare io.
Mi fece piacere quel ricordo e arrossii ricordando un giovane ed acerbo Loki che si appostava dietro le colonne per farci scherzi.

-Francamente ricordo che tu non mi aiutavi mai, te ne stavi lì a ridere e guardarci come un falco. Hai fatto piangere Daenerys una volta.

Loki sollevò le spalle.

-Un re fa quello che vuole.

Sbuffai e mi alzai dal letto che cigolò paurosamente.

-Grazie Loki. Mi ha fatto piacere sapere che hai parlato pacificamente con Nashira, lo apprezzo.

Loki annuì e fece una piroetta andando ad aprire l'armadio.
Meraviglia: vestiti magnifici di tutti i tipi.
Mi brillarono gli occhi.

-Ta-daaaaa

Enfatizzò Loki.
Ci vestimmo in silenzio. Afferrai un vestito beige stretto in vita che poi scendeva largo fino alle caviglie, la scollatura si apriva sulle spalle, da dove partivano maniche leggere fino ai polsi, scarpe basse e una treccia ben stretta. L'abito mi stringeva sul seno e in vita, ma forse era quello lo scopo?

-Pensavo dovessimo andare dai Padroni, non ad una serata di gala.

Commentò Loki abbottonandisi le maniche. Lo guardai e sollevai le sopracciglia. Portava un mantello blu scuro sulle spalle che era a forma di goccia rovesciata, la punta era quella che quasi strisciava a terra. La cappa era lunga fino alle caviglie, di un blu intenso anch'essa, le brache erano strette e si infilavano negli stivali alti e neri. Indossava una cinta di cuoio nera, con una miniatura di un serpente dorato. Era di una bellezza unica.

-Re Luigi XIV non ti ha ancora invitato alla sua corte? È un oltraggio.
Forza, Lord, andiamo.

Lo esortai. Loki mi guardò come se avesse mangiato del limone.

-Touché.

Mormorò, poi sfoderò due pugnali dalle maniche, i quali scintillarono furiosamente. Per un attimo ho creduto veramente che volesse uccidermi. Sul suo viso comparve un'espressione di piacere intenso.

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora