32-I assure to you brother,

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-Buongiorno principessa.

Loki mi svegliò il mattino seguente accarezzandomi dolcemente il viso.

-Mi hai chiesto veramente di sposarti o è stato solo un sogno?

Borbottai con la bocca impastata dal sonno.

-Chi lo può sapere? Magari è stato un sogno, magari un incubo: non puoi sapere cosa ha escogitato per te il dio degli Inganni.

-Ma smettila fenomeno.

-Bene, allora se la metti così...ti ho chiesto di sposarmi e tu hai accettato.

Mi baciò. Isleif iniziò a piangere e fui costretta ad alzarmi. Circa un'oretta dopo scendemmo nell'enorme sala da pranzo dove tutti stavano facendo colazione, tranne i nostri strambi ospiti.

-Dove sono?

-Partiti. Sono dei tipi girovaghi. Ti...vi salutano e augurano il meglio.

Thor si corresse schiarendo la gola e guardando di sottecchi il fratello. Prese un coltello e tagliò una fettina di burro come se fosse un cranio umano e lo spappolò sulla fettina di pane che ormai era diventata una pallina sofferente stretta nel suo pugno.

-Non ci metteremo a piangere...

Sospirò Loki. Sinceramente avrei voluto salutarli prima che se ne andassero. Andai oltre. Trattenni il fiato.

-Abbiamo una notizia da darvi.

-Non dirmi che è in arrivo un altro moccioso.

Si lamentò Axel.

-No, io non credo. Andromeda, puoi seguirmi?

Non era una richiesta: Loki mi prese il braccio e mi strattonò via.

-Cosa stai facendo? Non capisco...

-Ti faccio un quadro dettagliato della situazione, se non ti dispiace. Tu dirai loro che vogliamo sposarci: tua sorella non farà altro che lamentarsi e opporsi ad ogni costo tramando contro di me. Sai com'è morto Cesare? Per una congiura di palazzo. Quell'ebete di Thor diventerà melenso e appiccicoso, impossibile da allontanare, sarà come una ragazzina debole di mente.  Il popolo dovrà fare finta di accogliere le nozze come un evento felice e questo ci si ritorcerà contro.

-Penso tu stia esagerando. Loki, hai paura per caso? Non sei più convinto di farlo?

Sorrise come se stesse prendendomi in giro, poi mi prese il viso tra i palmi delle sue mani.

-Sono più determinato che mai, Andromeda. Sto solo buttando tutte le carte sul tavolo.

-Spiegami come hai intenzione di sposarti. Chiamerai un sacerdote, ci imboscheremo tutti e tre a mezza notte nella zona più malfamata di Asgard, e sotto mentite spoglie ci giureremo amore eterno? Ah e ucciderai il sacerdote, vero? E con le offerte per Freya e Freyr?

-Perché non mi hai mai detto che anche tu sai leggere la mente? Avevo intenzione di sacrificare il sacerdote, magari una vita umana è preferita dagli dèi rispetto a dei poveri animali.

-Loki, amore, non esiste. Thor e Nashira non si comporteranno come hai detto tu, ti conoscono. E mi vieni a dire che hai paura di mia sorella? TU?

Scoppiai a ridere.

-La paura è saggezza davanti al pericolo. Va bene, diciamoglielo e vediamo come si svilupperanno gli eventi.

Sorrisi soddisfatta.


-Signore, signori...Loki ed io ci sposeremo.

La reazione che mi colpì maggiormente fu quella di mia sorella. Semplicemente si alzò dalla sedia, prese due birre dal frigorifero, mi passò vicino e dandomi una pacca sulla spalla disse:

-Hai fatto una stronzata, ma ti sosterrò.

-Auguri e figli sani anche a te!

Le gridò Loki, senza rabbia, mentre Nashira se ne stava andando.

-LO SAPEVO! Mi devi 50 dollari.

Esclamò Astrid saltando in piedi, rovesciando un bicchiere e correndo per abbracciarci. Axel sbuffò, ma poi sorrise.

-Avevamo scommesso sul quando sarebbe successo e Astrid ha vinto, comunque sono felice e spero che sarà una giornata memorabile. Dopotutto, non cambierà nulla, giusto? Vi amavate prima e vi amerete anche dopo.

Sorseggiò del caffè come se fosse un critico d'arte.

-Il nostro legame affettivo diventerà immortale e sarà la giornata in cui potrò ringraziare gli dèi per avermi donato la ragione per cui continuavo ad alzarmi dal letto in un periodo buio della mia vita.

Arrossii e sorrisi stupidamente

-Quando dici che 'vuoi ringraziare gli dèi', tu sei compreso?

Obiettò Axel. Loki scosse il capo.

-Io non centro nulla con la creazione di tua madre.

-Va bene, basta parlare della mia esistenza, creazione, formazione e di chi ne sia o meno il merito.

Sentii un suono lungo che diventava sempre più acuto. Temevo che il piano cottura della cucina stesse per esplodere, ma Loki si diede uno schiaffo sulla fronte a mano piena.

-Lo sapevo...

Borbottò. Non capii finché non vidi Thor: il volto era rosso e gli occhi lucidi, quello azzurro più del marrone. Faceva finta di niente, continuava ad inforcare violentemente la frittata che aveva nel piatto e ogni tanto tirava su con il naso ed esalava strani sospiri. Alzò il capo per vedere perché nessuno parlava più.

-Che c'è? Continuate a...fare quello che stavate facendo.

Passai Isleif tra le braccia di Loki e andai verso Thor. Di punto in bianco si alzò in piedi e mi stritolò tra le sue braccia muscolose il doppio del solito.

-Oh Andromeda, grazie. Ti voglio bene, ti voglio tantissimo be-, spero che sarà una giornata meravigliosa, farò di tutto perché sia perfetta...pregherò con tutte le mie forze...

Poi iniziò a mugugnare qualcosa di incomprensibile con una voce di tre ottave superiore alla sua. Gli accarezzai la schiena in segno di gratitudine: quella era la reazione che cercavo.
Dopo avermi completamente infradiciato la spalla dell'abito, andò verso Loki.

-Andromeda, prendi mio nipote.

-Andromeda, non prendere suo nipote.

Sembrava che Loki usasse Isleif come scudo contro l'amore di Thor.
Presi Isleif (naturalmente).
Ladies and Gentlemen, siamo arrivati al momento tanto atteso.

Thor strinse le spalle di suo fratello con le mani. Loki era più pallido del solito ed era chiaro che aveva intenzione di scappare, ma per qualche "strana" ragione aveva le gambe immobili come due blocchi di granito.

-Se Frigga...se nostra madre fosse qui...le avresti regalato il migliore giorno della sua vita.

Le parole gli si strozzarono in gola.
Il petto di Loki si alzava ed abbasava ritmicamente come se avesse il fiatone.
Thor cinse Loki con le sue braccia tenendolo stretto al suo petto, ma Loki era rigido come un pezzo di legno, poi si sciolse e ricambiò l'abbraccio con la stessa intensità.
Dopo un po' Thor fece un verso strano e liberò Loki.
Vidi sul petto del dio del Tuono un pugnale conficcato fino a metà lama.
Thor sorrise e strappò via il pugnale senza nemmeno un lamento.
Loki sorrideva ancora di più.

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora