28-Frammenti di vetro

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Nashira tornò a casa dopo due giorni e indisse un'assemblea pubblica per chiarire i punti discussi.

-Il maiale arancione con la paglia sulla testa si è dimostrato sulle prime comprensivo, ma poi mi ha esplicitamente invitato a letto e in cambio ci avrebbe donato denaro e indipendenza.

Il pubblico si espresse con versi di sdegno e trovai quel fatto indecente e ripugnante. Stava parlando del Presidente...arancione, sembianze porcine, capelli simili alla paglia...

-Mi sono trattenuta dal picchiarlo, ma mi ha dato altro denaro per il mio silenzio. Sono qui in una piazza ad urlarlo, quindi ho rifiutato anche quello. Allora il porco arancione è diventato ostile, ma si è dimostrato collaborativo. Sintetizzando, mi ha dato denaro per andarcene e sta volta, popolo...ho accettato. Questa terra è troppo piccola per la grandezza di Asgard! Ci siamo ridotti alla pesca, ci difendiamo invece di attaccare, non ci vogliono perché HANNO PAURA! Andiamocene, gente mia, Odino è con noi!

Gli Asgardiani iniziarono ad urlare seguendo la voce di Nashira che diventava roca ogni volta che gridava. Quella donna era una leader nata. Chi aveva calici di birra li schiantava a terra, iniziarono a cantare e a ridere; arrivarono pietanze su vassoi d'argento e birra a volontà.
Ero sul palchetto di legno leggermente sollevato rispetto la folla, seduta dietro la Regina guerriera assieme a Thor, Loki, Astrid ed Axel.
Guardavo quella folla febbricitante capendo che mi mancavano quei momenti, eravamo molto più felici di vivere e gloriosi quando vivevamo ad Asgard. Mi scese una lacrima per i tempi passati.
Astrid si alzò in piedi con un boccale di birra in mano.

-PER ASGARD!

Ringhiò e il popolo la seguì, alzarono i calici e bevvero.
Ero stupita, non me l'aspettavo sinceramente.
Nashira iniziò a ridere sguaiatamente poi abbracciò la nipote.

-Questa è la mia nipote guerriera!

La baciò—anche se sembrava più volesse morderla—sulla guancia e poi le prese il polso e portò in alto il braccio della ragazza come se avesse vinto un incontro di boxe.
Astrid si portò alle labbra il boccale schiumoso.

-Ehy!

La chiamai e si girò.

-Ti prego.

-Nemmeno metà.

Accordammo.

Nashira prese un bicchierone di birra e me lo passò.

-Bevi in memoria degli dèi!

Presi il bicchiere e lo guardai. Quell'odore era terribile. Avete mai annusato la birra?

-Lokilokiloki. Prendi.

Praticamente gli lanciai il bicchiere in grembo, scesi dal palchetto e corsi lontano a dare di stomaco.
Loki mi raggiunse.

-Approfittiamo della festa. Andiamo in centro e troviamo una clinica.

Loki annuì.
Modificò le nostre sembianze e fui grata di sentirmi più alta.
Loki era tutta un'altra persona: capelli arancioni, lentiggini sul naso e sulle guance, occhi grandi e verdi, pelle di porcellana e leggermente più basso e più muscoloso.
Era veramente affascinante.

-Wow.

Sussurrai.
Io non potevo vedermi ma avevo la pelle chiara e i capelli castani con le punte sul rosso.

-Fantastico.

Commentai.

-Forza, andiamo...non siamo semplici popolani, la nostra assenza non passa tanto inosservata.

Lo presi a braccetto e ci materializzammo vicino alla clinica dov'ero già stata per Astrid.
In lontananza vidi un murales degli Avengers, Tony era il più grande come segno di commemorazione assieme a Natasha, poi c'erano Hulk, un tipo castano che non avevo mai visto, Capitan America, Occhio di Falco, una ragazza bionda sconosciuta, un ragazzino, Strange (sotto al quale giacevano dei fiori) e Thor.
Il viso del dio del Tuono era solcato da una grande X rossa e scritte che dicevano "Thor traditore".

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora