6-Sorpresa non troppo gradita.

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Quella notte fu un tormento. Stavo praticamente vedendo un film, interrotto da pause dove andavo in bagno, mi rinfrescavo, mi misuravo la febbre e controllavo i bambini in cameretta.
Loki faceva quello, Loki faceva questo, Loki distruggeva palazzi, uccideva gente, ne incatenava altra e via dicendo. Ogni volta mi risvegliavo sudata e traumatizzata, invece Loki era steso vicino a me e sonnecchiava tranquillo, era in una posizione molto contenuta, non era scomposto.
Non ce la facevo più.

Il mattino seguente mi ritrovarono in cucina, tazzine di caffè ovunque.

-Andromeda non sembra che tu sia molto bene.

Loki era fresco e riposato.

-Dio della deduzione.

Lo apostrofai.
Loki si avvicinò e mi baciò sulle labbra.

-Anche la tua bocca ha il sapore del caffè. Ancora quegli "incubi"?

Chiese lui racimolando alcune tazzine e spostandole nel lavandino.

-Sì e hai fatto un bel casino. Sei spietato quando ti ci metti.

Borbottai alzandomi dalla sedia.

-Semplice dono di famiglia. Dobbiamo trovare...non lo so, un antidoto, qualcosa che ti faccia dormire senza sogni oppure...

Non finì la frase che sentimmo bussare alla porta.

-Sarà Nashira.

Andai ad aprire e mi trovai un giovane alto e slanciato, la carnagione scura, indossava un gilet finemente decorato e due anelli sottili nell'incavo dei bicipiti. Aveva delle labbra enormi, brillantinate di viola e gli occhi dello stesso colore. I capelli erano neri e riccissimi.

-Buona mattina, popolana di Asgard. La volta celeste è di un'ammirevole bellezza quest'oggi, non trova?

Disse lui con una voce calda e dolce.

-Oh sì, certamente. Sei venuto qui per...?

Il ragazzo sorrise.

-Vorremmo parlare con l'Asgardiano Loki.

-Va bene, ma tu e chi altro?

Da dietro la porta sentii un rantolo di rabbia.

-Levati Kneyn. Fai parlare me.

Il giovane si spostò e fece passare un uomo molto basso e grasso. Sembrava la copia di Kneyn, ma con notevoli differenze. Pensai fosse un nano notando la malformazione delle sue gambette.

-Buongiorno signorina, siamo qui per parlare con il Dio Loki, i nostri signori non sono affatto contenti di quello che sta combinando.

La cosa più inquietante era vedere le sembianze del nano plasmarsi sulle mie. Era me, anche se la sua voce rimaneva mascolina. Loki apparve al mio fianco e guardò i due uomini.

-Uuh come sei carina! Andromeda è identica a te. Ma ciao.

Loki si piegò sulle ginocchia e provò ad accarezzare la piccola me. Ma lui/lei scattò con un coltellaccio e si avvicinò al viso di Loki. Il nano ora era la copia di Loki.

-Non osare mai più! Se parlo con una persona ne prendo le sembianze, ma rimango sempre io.

Disse l'ometto infuriato.

-Va bene, forza entrate così ci spiegate meglio.

Entrammo in casa e ci sistemammo sul divano.

-Le gemme dell'Infinito sono state create da degli esseri superiori, i Padroni dell'Infinito. Noi siamo i loro ufficiali, o almeno due dei sei ufficiali. Io sono Wamor e sono qui in conto del Padrone della gemma della realtà.

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora