23-Futuro come specchio del passato.

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Non mi dissero in cosa Thor aiutò Loki e nemmeno cosa c'entrava il fatto di Loki che si era trasformato in un serpente; dovetti aspettare.
Il giorno dopo ero sul divano, Astrid era nel giardino ad accarezzare il cavallo alato di mia sorella e Axel era sulla spiaggia a studiare.
Mi stavo rilassando finalmente da sola in quel salotto nel quale Korg e Mik erano ormai diventati parte della tappezzeria, ma Nashira aveva deciso di sfrattarli almeno per un pomeriggio e metterli al lavoro.
Ero da sola, con la compagnia della tv che mormorava appena.
Stavo per scivolare nel caldo ed accogliente abbraccio di Hypnos, ma mi svegliai molto molto dolcemente.
Loki mi baciò sulle labbra appena, poi lo vidi allontanarsi.

-Dove vai?

Si girò come se lo avessi scoperto con le mani nel sacco.

-In giardino.

Aveva la bocca piena e sentii solo
"fu-fufuuino".
Mandò giù tutta quella roba che nascondeva tra le guance come uno scoiattolo e riacquistò un decente vocabolario comprendibile.

-Sembri nascondere qualcosa, sai?

-In tanti mi dicono così! Sono scaltro, agisco nell'ombra, sono una pantera. Ogni vago pensiero è obnubilato dal mio aspetto stuzzicante ed intrigante. Vivevo nell'ombra ma ora ne sono diventato parte.

-Cosa diavolo...?

Aveva un tono tremendamente shakespeariano e palesemente nascondeva qualcosa.

-Cos'hai lì sotto?

Alzò prima un piede e poi l'altro.

-Niente.

-Non sotto le scarpe.

Loki strinse gli occhi e fece un sorrisino malizioso.

-Ho capito cosa desideri...

Inserì i pollici nei pantaloni e stava per abbassarseli.

-Loki...rivestiti.

Per quanto mi interessasse sapevo che erano tutti escamotages per deviare la mia domanda.
Guardai il suo addome e sotto la maglia lunga e leggera riuscivo ad intravedere un piccolo rigonfiamento dalla forma indefinibile.

-Fammi vedere lì.

Indicai la zona dell'ombelico.
Loki sollevò la maglia sfoggiando il suo fisico asciutto da acquolina in bocca, ma nient'altro.

-Sei famelica oggi eh. Mi piace...
Mi fece l'occhiolino come un asterisco per quella notte.
Minchiate piacevoli apparte, ero certa di aver visto qualcosa, non mi sfugge niente alla vista e-per la cronaca-Loki avrebbe dovuto saperlo.
Sollevai le sopracciglia.

-Dov'è Thor?

-Thor! Io non sono il fedele cagnolino di mio fratello, non posso sapere i suoi spostamenti.

Non era arrabbiato, forse leggermente infastidito ma probabilmente era una caricatura di quella personalità shakespeariana che stava sperimentando quel pomeriggio.
Saltò sul divano e spense la televisione schiantando sullo schermo un pugnale.
Lo trovai normale, ma mi sembrava strano vederlo così tranquillo e soddisfatto.

-Perché ti comporti così?

Loki sbuffò.

-Così, come?

-Sembri felice di vivere.

Loki inspirò affondo e guardò la luce intensa che filtrava dalla finestra.

-Felice è un aggettivo un po' eccessivo, semplicemente penso che non ci sia nulla di meglio di una succulenta vendetta.

Mi sedei per essere concentrata.

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora