8-I Padroni dell'Infinito.

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Avevamo da poco superato la costellazione di Skirr, mi sarebbe piaciuto aggiungermi agli altri per vederla dal mega oblò nella stanza dell'osservatorio, ma ero in bagno, chinata sul water mentre Loki mi teneva i capelli per evitare di sporcarli.
Quei dannati salti temporali mi avevano scombussolato le interiora, il mio stomaco era sottosopra ed evidentemente il leggero pranzo di mezzo giorno non era più così consono al suo aggettivo.

-In fin dei conti è meglio tenersi più alla larga possibile da questi...esseri mentalmente deviati. Quel Tum è così zotico, ha un animo arcaico, non trovi? Sciocco io a reputare il Tesseract una reliquia nobile.

Si lamentava Loki incrociando le braccia e gesticolando in modo eccessivo. Mi stava facendo venire il mal di testa e nausea, più di quanta ne avessi già.

-Loki Lokilokilokiloki...sta' fermo un attimo.

Respirai e mi appoggiai al minimal lavandino. Volevo mangiare quella «anti-igienica, lurida, saponetta» (indovina, indovít, di chi è questa cit?)

-Vedi di non imbrattarmi il completo buono. Confido in una sorte benevola riguardo la psiche dei Padroni. Non può essere peggio di così.

Si lamentò Loki stringendo di un buco la cinta preziosa.
Stavo meglio, mi ripulii e lavai.
Il vestito fortunatamente era intatto, non sarebbe stato molto promettente mostrare una macchia verdastra sul peoprio abito quando tra poche ore saremmo stati al cospetto dei Padroni.
Anche se, l'odorino misto morte e insalata che mi aleggiava intorno non era il massimo.
Uscimmo dal bagno minuscolo e mi sedei sul letto reggendomi la testa.

-Credi di riuscire a sopportare una cena? Il tuo stomaco è molto debole al momento.

Loki si mise vicino a me, cingendo le mie spalle con un suo braccio.

-Sì..sto bene, meglio. Spero solo che non ci siano troppe portate.

Sapete i flash di guerra? Mi venne in mente l'immagine di cibo fritto, l'odore dell'olio giallo sfrigolante e per poco non diedi di stomaco di nuovo.
Accanto a me Loki sembrava essersi distaccato, guardava il pavimento con una delle sue solite espressioni enigmatiche.

-Loki?

-Ho bisogno di chiederti una cosa.

Il suo tono si fece molto serio, come avevano predetto un po' i suoi occhi spenti. Non posso negare di essermi preoccupata e nel frattempo una scossa mi passò lungo la spina dorsale.

-Devo essere spaventata o incuriosita?

Loki riacquistò la sua prontezza e non sembrava più affatto preoccupato.
Mi prese le mani nelle sue e mi guardò negli occhi intensamente.

-Questo non sarò io a deciderlo.
È un momento importante per noi, salveremo l'universo, la voce si spargerà, diventeremo finalmente quello che ci meritiamo di essere. Io stesso eguaglierò Thor, sarò amato e tu sarai al mio fianco, per sempre.
Però dobbiamo vincere e devi dare tutta te stessa per deviare i pensieri dell'altro Loki. Lo devi conquistare.
Quindi, come ti senti?

Una luce strana negli occhi di Loki mi aveva incantato. Aveva attraversato quattro stati d'animo in meno di mezz'ora, ma continuavo a non trovare una spiegazione a quel lapsus improvviso di preoccupazione. Forse rimasi delusa da quel misero "come ti senti"

-Io...

Abbassai un attimo lo sguardo.

-...togliendo la nausea, non vedo l'ora che tutto questo sia finito. Voglio stare a casa, con la mia famiglia, con te. Basta eroi, maghi, padroni, gemme dell'infinito. Per te voglio la gloria, che tu trovi finalmente la pace e la giusta considerazione che ti meriti.

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora