Capitolo 12

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_Lisa_
Sono le 7 e 10, il mio udito é sempre stato sensibile ad ogni rumore, qualcuno é uscito di casa.
Mi alzo, apro le finestre per cambiare aria, noto con piacere che la camera ha un balcone, la stanza si affaccia sul  lato destro della casa, la vista mostra un campo vuoto, non mi dispiace.
Mi cambio per la colazione, opto per pantaloncini da corsa e t-shirt, vado poi nel  bagno: é immenso, più tardi ci farò una  fantastica doccia rilassante.
Apro l'acqua del rubinetto e mi do velocemente una risciacquata, poi mi presento in cucina, lui come sospetthavo é già uscito. Allison mi sorride, sembra una persona solare: forse ci andrò d'accordo.
<<Buongiorno, cosa vuoi di buono per colazione? >>
Di solito mi servo da sola ma  lei lo fa per gentilezza.
<<Un caffé, per favore. >>
Lei prende una cialda e usa la macchinetta, niente caffettiera in questa casa. Me lo porge, io ringrazio cortesemente.
<<Hai piani per oggi? >>
<<Volevo andare alla biblioteca della mia scuola per prendere un libro, se ti serve una mano per qualcosa però rimando. >>
<<No tranquilla, vuoi un passaggio in macchina? Alle nove devo portare Lucy dalla pediatra, se vuoi ti diamo uno strappo. >>
<<No é una bella giornata, farò una passeggiata, grazie lo stesso. >>
<<Prego, bene allora  ti lascio il mazzo di chiavi di riserva così se arrivi prima puoi entrare, poi ne faremo realizzare uno anche per te. >>
È di buon umore, decido di affrontare subito un primo argomento spinoso, spero di avere il consenso.
<<La macchina la tenete in un garage? >>
<<Si cara. >> il suo volto ora  é confuso.
<<Ho dei risparmi, vorrei comprarmi una bici per andare a scuola e in giro nei giorni belli, ma mi serve un posto dove tenerla. >> lei ora mi guarda, non riesco a leggere i suoi pensieri quindi continuo a parlare.
<<Non dovrete pagare nessuna spesa di manutenzione, se si fora una gomma o cose simili pagherò io. >>
Finalmente dice qualcosa:<<Lisa  non ti mandiamo via se vuoi comprarti una bici, rilassati stavo  solo pensando: in garage c'é quella vecchia di Carl te la  possiamo regalare, é ferma da qualche anno ma rimetterla in condizioni di utilizzo costerà meno che prenderne una nuova, se non ti piace oggi stesso io e te andiamo e sceglierne una e pago io.>>
Ora sono io confusa, questo va oltre il loro dovere, già per il computer hanno speso come minimo  due assegni che lo stato passa per tenermi.
<<Grazie, guarderò la bici in garage allora.>>
<<Bene finisci il caffè, poi ti porto a vederla, ah oggi pomeriggio però andiamo a comprarti un casco  e vorrei prenderti anche qualche vestito nuovo. >>
Rimango ancora stupita: vestiti, casco, perché é così gentile?  <<Grazie ma non sei obbligata...>> lei mi ferma subito.
<<Ascolta Lisa non ti abbiamo adottata, ma vivrai con noi per almeno due anni  e se vuoi anche di più.  Per il periodo in cui resterai io ti tratterò come se fossi una  seconda figlia, non ti abbiamo presa per uno stupido assegno ma per darti una vita migliore ed é quello che abbiamo intenzione di fare. >>
Io rimango sono in silenzio per qualche secondo alle fine dico una sola semplice  parola:
<<Grazie. >> 

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