Capitolo 14

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_Lisa_
Il pullman arriva alla mia fermata, io scendo e mi avvio verso l'abitazione di Ryan.
Il quartiere é nella norma, ci abita il ceto medio, niente di sensazionale.
Mi dirigo verso casa sua, oggi fa il turno di pomeriggio alla discarica, durante la mattina vende la merce della settimana.
Ufficialmente per questo potrebbe essere licenziato ma tutti quelli che lavorano con lui arrotondano così.
È un meccanismo ben oliato in cui tutti ci guadagnano.
La serranda del garage é aperta, entro. Lui é lì che mi aspetta, mi raggiunge e mi da un bacio sulla guancia.
<<Ehi ciao baby, come stai? >>
Indossa vestiti da lavoro e scarpe antinfortunistiche i capelli biondi sono coperti da un cappellino mezzo distrutto.
Io ho fatto in tempo a vederlo quando era ancora in comunità, Ryan se ne é andato dopo due mesi che ero dentro, nonostante il tempo limitato abbiamo stretto una forte amicizia.
È lui che mi ha insegnato come vivere bene li dentro, non lo ringrazierò mai abbastanza per questo.
<< Tutto ok, tu? >>
Giulia é con lui, mi raggiunge e mi salta letteralmente addosso.
<<Mi sei mancata.. >>
<<Ma non sono passati neanche due giorni.. >>
<<Non mi importa, non c'é gusto a pensare come far incazzare Collins se non ci sei tu a ricordarmi che mi crede già pazza. >>
<<Ma tu sei pazza.. >> le sorrido.
<<Questi sono dettagli.. >>
Il teatrino finisce subito, lui inizia a parlare.
<<Ragazze devo muovermi tra un'ora devo essere al lavoro, quindi che ne dite se iniziamo? >>
Giulia diventa seria, gli affari sono piú importanti.
<<Scusa Ryan  hai ragione, quanti computer hai trovato? >>
<<7 questa settimana, roba buona 3 hp, 2 Asus e tieniti forte 2 apple con caricatore. >>
Giulia ci rimane, gli Apple capitano raramente.
In 2 anni che l'attività é aperta ne abbiamo avuti solo 8 di cui solo il mio preso da lui, gli altri 6 nei mercatini in cui si recuperano anche la maggior parte dei pezzi di ricambio.
<<Devo chiamare Jack (uno dei riparatori) non so quanto possiamo pagarteli dipende da come sono all'interno, arriverà in 10 minuti.
Intanto controllo gli altri. >>
Lui l'accompagna al tavolo nell'altra stanza, pochi minuti dopo ritornano, <<Schermi intatti, esternamente messi bene, il problema se esiste deve essere interno, i caricatori aggiungono valore, gli hp: due sono molto vecchi ma ancora passabili, siamo sui 65 dollari. >>
<<Fai 80 e aggiungo un vaio della sony, funziona ma ha la batteria quasi andata però. >>
<<Ok ci sto, si gentile con il prezzo degli apple però e con lei chiaramente... >> con queste parole si gira e mi guarda:
<<Ci scometto che sei venuta per i cd.>>
Mi conosce bene, mi piacciono gli oggetti legati alla musica, possiedo 40 CD recuperati in giro negli ultimi anni.
<<Non solo, devo riparare una bici, mi servono dei pezzi di ricambio. >>
<<Meno male che ti sporchi ancora le mani, pensavo di vederti arrivare in limousine. >>
Ryan mi fa segno di seguirlo sul retro della casa, arriviamo ad un capanno, Giulia é curiosa e decide di seguirci, lui apre la porta.
<<Questi tre vanno bene per la tua bici. >>
Lo vedo indicare una scatola e ci rimango: una bici completamente intatta blu. Lui continua come se niente fosse.
<<Fanno 15 dollari, nella scatola ci sono 10 cd e  due cambi che dalle foto che mi hai mandato potrebbero andar bene per la tua bici, vedi tu quale utilizzare. >>
Sono sconvolta e inizio a balbettare come una deficiente.
<<Ma, ma, la bici varrà almeno una cinquantina di dollari in queste condizioni, cioé non ha neanche un filo di ruggine. >>
<<Cosa credi che mi dimenticavo? Domani compì 17 anni, davvero pensavi a zero regali con quello che mi hai fatto tu per il mio? No per i cd e la bici non voglio niente. >>
Mi ricordo il suo regalo, é stato semplice: appena si é diplomato gli ho sfogliato per un mese e mezzo gli annunci di lavoro e gli ho dato una mano a realizzare il curriculum, il giorno del suo compleanno ha fatto il colloquio per il posto alla discarica.
Giulia lo sta guardando come se ci fosse dell'altro.
<<Ah già, Giulia nella scatola ha lasciato un pacchetto di sigarette e una foto di lei nuda. Se mi lasci la foto non paghi nemmeno i due cambi. >> con questo ultimo commento si becca uno schiaffo sul coppino, io intanto ridacchio. Molte persone trovano il nostro modo di scherzare infantile, noi ce ne freghiamo: La vita é una sola ed é troppo corta per tenere conto del parere degli altri.
<< Grazie ragazzi.. >> li abbraccio, entrambi sono parte della mia famiglia. Guardo la bici non é tenuta troppo male, forse..
<<Secondo voi riesco a farla funzionare fino a casa, così non devo pagare l'autobus.. >>
Giulia é competitiva e la prende come una sfida.
<<Tesoro, noi tre abbiamo riparato quelle della comunità ti ricordi? Dammi 10 minuti e te la preparo per il tour de France. Ryan posso usufruire del tuo garage? >> lei ama andare in bici, quindi in comunità si é fatta le ossa su quelle scassate.
<<Prego, voglio vedere il grande maestro all'opera.. >>
La bici viene portata fuori, dopo 30 minuti ha le gomme gonfie, catena pulita e lubrificata, il sellino é da buttare troppo malconcio quindi é stato coperto da un sacchetto e da nastro isolante nero.
Io intanto ho pagato Ryan e ho sistemato i cd e i cambi nello zaino.
<<Ok, Le gomme sono da buttare ma possono resistere al viaggio, vacci piano, i freni sono buoni. >> mi abbraccia un'ultima volta.
<<Adesso vai, farai tardi, saluterò jack al posto tuo, non scomparire ti voglio rivedere a breve.>>
Faccio un cenno a Ryan e parto.
Il sellino é scomodo ma é regolato alla mia altezza, le gomme per grazia dvina reggono per tutto il  viaggio di ritorno, in 15 minuti sono a casa.
Lascio la bici e i due cambi nel garage, ci lavorerò oggi pomeriggio o questa sera.
Rientro in casa, ho ritardato, Allison é li ad aspettarmi.

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