Capitolo 17

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_Carl_
Il garage é aperto, dentro c'é Lisa con Allison, mia moglie sta ridendo, anche mia figlia sembra felice.
È la prima volta che la vedo veramente sorridere.
La vecchia radio é accesa, la musica rock  invade il garage, la mia bici é appoggiata all'angolo é pulita e monta un cambio nuovo, una seconda bici blu é rovesciata sul pavimento li vicino ci sono delle vecchie gomme, un sellino logoro, il mio vecchio cambio e degli stracci sporchi di grasso. Poi sparsi sul pavimento  ci sono il mio set di chiavi, dei cacciaviti, dello sgrassatore  e una mascherina. Cosa sta succedendo?
Posteggio la macchina di fuori, scendo ed entro nel garage l'espressione di mia figlia cambia, ora é intimorita non devo avere una bella faccia, mia moglie le si mette davanti: vuole proteggerla.
<<Ciao tesoro come stai? >>
Cambio espressione.
<<Bene, ma cosa sta succedendo? >> il discorso é piú lungo di quanto mi aspettassi.
<<Oggi Lisa mi ha chiesto il permesso di comprare una bici, le ho suggerito di usare la tua vecchia poi mi sono ricordata del cambio rotto, lei allora é andata da un suo amico dove ha comprato un nuovo cambio, il ragazzo visto la vicinanza al suo compleanno le ha regalato questa bici blu, io notando lo stato pietoso delle gomme e del sellino l'ho accompagnata a prenderne dei sostituti nuovi che le ho regalato per il compleanno. Quando siamo tornati lei ha acceso la vecchia radio e  ha iniziato a lavorare, é una maga visto che in due ore ha riparato sia la tua che la sua. >>
Io rimango muto per un minuto, assimilo lentamente ogni parola alla fine con un volto piú sereno le parlo: <<Grazie di avermi riparato la bici, se mi lasci due minuti mi cambio poi ti do una mano a finire la tua. >>
Le loro espressioni cambiano, Allison  sembra orgogliosa di me, quando stavamo scegliendo la ragazza aveva visto delle potenzialità in Lisa, mia moglie quasi la voleva adottare.
Mia figlia invece sembra stupita, forse non crede all'idea di un avvocato che la aiuti a riparare una bici.
<<Grazie ma ho quasi finito, devo solo rimontare la ruota davanti e gonfiarla, poi é pronta.>>
<<Va bene che ne dici di un test di prova su strada? >>
<<Si, ok. >> accena un sorriso.
<<Bene, entro a mettermi pantaloncini e t-shirt e arrivo. >>
<<Io preparo la cena, quando tornate spaghetti per tutti. >> Io e Allison  entriamo, lei rimane nel garage, continua il suo lavoro, il volto é rilassato, le piace quello che fa.
<<Sono contenta di come la stai trattando, sei un'uomo meraviglioso.>>
Poi mi bacia con passione, l'idea é stata sua, io l'ho appoggiata, devo ancora parlarle di chi é veramente quella ragazza.
Ho paura di come reagiranno tutte e due. Torno dopo 10 minuti, la ruota é montata, le gomme sono gonfie, la catena deve essere stata ripulita precedentemente, adesso ci sta mettendo del lubrificante  mentre la fa girare.
Mi vede, poi decide di tornare all'ultimo lavoro, solleva il dietro della bici e fa girare i pedali il meccanismo funziona bene ma deve stringere di piú un dado a destra, sto per parlare ma lei ferma la bici e si occupa del dado, chiunque le abbia insegnato ha fatto un buon lavoro.
<<È finita, partiamo? >>
Annuisco, lei allora si toglie la felpa e rimane in t-shirt, poi sostituisce le ciabatte con le scarpe. Annuncia:
<<Sono  pronta.>>
Stiamo percorrendo la via, il cambio nuovo é molto simile a quello vecchio, non salivo su questa bici da sei anni, ha fatto un buon lavoro, deve aver speso una fortuna per prenderlo.
<<Ti devo dare i soldi per la bici>>
<<Oggi  Allison prima di uscire mi ha dato dei soldi per le emergenze, ho usato quelli, tranquillo. >> Soldi per le emergenze, quanto le ha dato?
<<Quanto ti é costato? >>
<<Ne ho presi  due per 15 euro, l'altro però non andava bene, questo era buono, ma per sicurezza l'ho francato con le viti del tuo vecchio che erano meno usurate.>>
15 euro?! Va bene usato, però il prezzo che ha pagato é ridicolo, il tizio poteva essere suo amico ma mi sembra assurdo un prezzo simile, mi viene un dubbio.
<<Il tuo amico che lavoro fa? >>
La sua espressione facciale cambia, non é tesa ma imbarazzata alla fine parla,  capisco fin da subito che mi sta per dire  la verità.
<<Lavora nella discarica pubblica. >> Io faccio 2+2 non voleva dirmi la provenienza della sua bici e anche del mio cambio.
Rubare alla discarica é un piccolo reato, ma il ragazzo non deve esserr stupido, per portare via una bici deve comunque essersi fatto vedere, quindi é probabile che anche chi lavora con lui faccia lo stesso.
<<Questo spiega i costi irrisori. >>
Con mia sorpresa sto scherzando su un crimine.
Lei si tranquillizza, però il suo mezzo doveva fare schifo fine a poche ore fa inoltre il mio cambio é pulito e funziona alla perfezione.
<<Da chi hai imparato? >>
Ora sorride di nuovo, <<In  comunità ci sono delle bici preistoriche, l'altra primavera volevo usarne una ma ho capito che prima dovevo costruirmela dai rottami.
Gli amici che mi ero fatta mi hanno spiegato ogni cosa sulle biciclette, é una specie di tradizione che ci tramandiamo, é così che ho imparato.>>
Stiamo pedalando da cinque minuti, non ci sono piú abituato.
<<Bene funziona alla grande, ritorniamo indietro? >>
Lei sembra dispiaciuta ma tranquillamente dice:
<<Si, certo. >>
Suggerisco una scorciatoia, tre minuti dopo siamo nel garage di casa.

Nota autore:
Nomi revisionati fino a qui.

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