Bianca
Non sono morta.
È la prima cosa che ho pensato.
Sono viva, ho incontrato un mostro sanguinario, e ora mi sta portando in una gigantesca villa strapiena di assassini senza scrupoli.
Ma diciamo... che ero felice.
Il mio sogno si stava realizzando.
Slenderman andava veloce, a mala pena riuscivamo a mantenere il passo, figuriamoci memorizzare la strada.
Vedevo Linda arrancare al mio fianco, aveva il fiatone, ma non si fermava. E lo stesso facevo io.
Continuavamo a camminare nel fitto del bosco, direttamente nella tana del lupo.
Un lupo, con tanta compagnia.
Quasi non me ne accorsi quando vidi il grande edificio circa cento mentri più a nord, imponente e solido, ma talmente ricoperto dalla vegetazione da renderlo irriconoscibile dall'ambiente intorno.
Il gigantesco portone in legno era semi aperto, come un'orribile invito ad entrare.
Tutti i miei sensi andarono completamente nel panico, se si può dire. Il forte odore di sangue impregnava l'aria, rendendola pesante e faticosa da respirare. Il mio sguardo continuava a vagare dalle impronte di "animali" sconosciuti, che da quel che sapevo non potevano neanche essere definiti esattamente 'viventi', alle macchie scarlatte di origine sconosciuta che ricoprivano l'intonaco dei muri.
Ma la cosa più spaventosa, era quello che sentivo. O meglio, quello che non sentivo.
Silenzio. Solo silenzio.
Gli unici rumori che coglievo era lo scricchiolio delle foglie secche sotto i miei piedi, e la cosa non mi piaceva.
Sentì come una sensazione opprimente risalirmi dal cuore, raggiungendo i polmoni e bloccandomi il respiro, arrivardo poi alle gambe, bloccandole di colpo. Per ultimo, quell'orribile sentimento mi arrivò fino alla testa, attivando una vocina che non sentivo da tempo: "Scappa."
I capelli sulla mia nuca si rizzarono, e un brivido gelido mi risalì la schiena, come un avvertimento.
Per istinto, mi chinai in fretta, schivando di poco la lama lucente diretta verso il mio petto.
Tentando di rialzarmi scivolai sulle foglie secche e persi l'equilibrio, cadendo miseramente a terra.
Sentì un dolore lancinante dietro la testa quando sbattei il capo su un sasso piantato nel terreno, seguito da un liquido denso e caldo scorrermi lungo il collo.
Diversi pallini scuri offuscarono la mia visuale. Tentai di urlare dal dolore, ma una mano fretta mi strinse il collo, bloccando la fuoriuscita di un qualsiasi suono.
Sentì le forze abbandonarmi lentamente, le palpebre farsi pesanti e i muscoli rilassarsi. Una parte di me diceva "Dormi, lasciati andare." mentre l'altra cercava in tutti i modi di farmi rimanere sveglia e vigile, ma la cosa era complicata da attuare...
Appena le macchie scure smisero di ballarmi davanti agli occhi, riuscii a scorgere una figura innalzarsi su di me, senza che io però potessi distinguere i suoi tratti.
Prima di svenire completamente, udii una voce urlare qualcosa che non riuscì a cogliere, mentre un suono sordo ma ovattato mi annunciò la caduta di qualcuno affianco a me, attutita da un folto cespuglio di rovi.
Con l'ultimo pensiero che mi rimaneva pensai: "Ti prego, fa che Linda sia al sicuro. Ti prego..."
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-ℂ𝕣𝕖𝕖𝕡𝕪𝕙𝕠𝕦𝕤𝕖- revelation
Horror"Chi sono? Da dove vengono? Alcuni possono essere considerati umani, ma altri no. Ma la vera domanda è: esistono davvero? È una cosa che in molti continuano a chiedersi. La loro natura è sconosciuta. Le uniche fonti che abbiamo non possono neanche e...