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Bianca

Faceva male. Molto male.
Ma non solo dolore fisico, anche... non so spiegarlo.
Quando Jeff si diresse verso di me con quel coltello, provai una fitta nel petto, era doloroso vederlo in quel modo.
I suoi occhi... Dio... sembravano inchiodarmi al terreno ancora di più.
Provai a mantenere la calma, ma la voce non mi usciva, e quando riuscii a parlare di nuovo non seppi fare altro che insultarlo.
"Bastardo"
...L'avevo chiamato bastardo, e poi ancora mostro. Non ho saputo fare altro tranne insultarlo, sputargli in faccia il mio odio.
Sì, perché è quello che facevo sempre. Non mostravo dolore, afflizione o altro, riuscivo solo a esprimere l'odio con le parole.
Ma poi, quando iniziò a sfiorarmi in quel modo, quando quella lama gelida come il ghiaccio iniziò a incidermi sulla pelle, quello mi provocò ancora più dolore. Perché con quei semplici e leggeri graffi esprimeva tutta la sua voglia di causarmi sofferenza, torturandomi lentamente e con insistenza.
Questo era l'orrore che provavo.
Dopo, semplicemente, mi sentì confusa.
Quello che mi sussurrò mi mandò in completa confusione.
"Stai al gioco."
Lo disse con una naturalezza sorprendente, senza neanche una traccia del sadismo che si leggeva prima nei suoi occhi.
Allora feci l'unica cosa che mi venne in mente: acconsentire.
Gridai appena sollevò il coltello, gridai e chiusi gli occhi, mentre sentivo la sua presa allentarsi per poi staccarsi completamenteda me.
Quando gli riaprii, lui era solo pochi metri più distante, ricoperto da macchie di liquido cremisi, mentre fissava un corpo steso a terra davanti a lui.
Linda era ancora ai piedi dell'albero, ricoperta dal sangue, con un'espressione di puro terrore sul viso.
Jeff prese per un braccio il cadavere dello sconosciuto, si voltò verso di me e mi fece cenno di seguirlo, mentre si addentrava tra i fitti cespugli ai lati della minuscola radura.
Aiutai Linda ad alzarsi, e lei rimase in silenzio, come se stesse ancora elaborando ciò che era accaduto.
Seguimmo Jeff per un paio di metri, fino a raggiungere un uomo raggomitolato tra le foglie secche, che si stringeva una spalla insanguinata.
L'uomo mugolava dal dolore e dalla paura, mentre fissava Jeff che si avvicinava, con noi al seguito.
Un coltello fuoriusciva dalla piaga nella sua articolazione, e doveva fare molto male.
Jeff scagliò il corpo davanti all'uomo, che fissò inorridito il cadavere per poi tornare a guardare l'assassino.
-Era il tuo compagno?- chiese in modo freddo.
Il suo volto lasciava trasparire solo odio. Nessuna traccia della pazzia di prima, solo odio e freddezza.
-S-sì...- biascicò l'uomo.
Jeff strappò il coltello dalla sua spalla ferita, si accovacciò a fianco al corpo, e senza smettere di fissare lo sconosciuto, infilzò con forza la schiena del morto, esattamente nello spazio tra una vertebra e l'altra.
Poi rigirò il coltello, e la sua spina dorsale si piegò su se stessa, emettendo un'orribile scricchiolio e un rumore di ossa infrante.
-Era tuo amico?- chiese ancora, privo di emozione.
L'uomo ormai in lacrime si portò una mano alla bocca, per non vomitare, e annuì.
-Che cosa eravate venuti a fare?-
-S-solo... solo delle foto... Abbiamo ricevuto u-una soffiata... secondo cui questo bosco fosse la vostra... la vostra "base".-
Jeff rigirò ancora il coltello nella schiena del cadavere, provocando altri sussulti.
-In quanti lo sanno?-
-Nessuno! Te lo giuro, nessuno sa che siamo qui! Vivevamo entrambi da soli, e n-non abbiamo parlato a nessuno dei nostri piani. Abbiamo portato alcune fotocamere, ma nient'altro, nessun cellulare, niente!-
Poi lo sguardo dell'uomo si spostò su di me e Linda, studiandoci.
-Queste ragazze...- chiese. -Le hai rapite? Prima le stavi davvero per uccidere?-
Jeff staccò il coltello dal corpo, poi afferrò la spalla sanguinante dell'uomo, affondando le dita nella piaga.
-Questi non sono affari tuoi.- rispose.
Si preparò a dargli il colpo di grazia, per poi essere di nuovo fermato.
-Aspetta! Ti prego, voglio sapere!-
-Tu non saprai proprio niente.- replicò Jeff, e tra le urla dell'uomo disse: -Torna a dormire.-

-ℂ𝕣𝕖𝕖𝕡𝕪𝕙𝕠𝕦𝕤𝕖- revelationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora