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Linda

Mi abbandonai su uno dei letti a baldacchino della camera, rimuginando su quello che mi aveva detto Bianca.
-Siamo delle prigioniere, neanche fossimo in guerra! Noi gli abbiamo aiutati, e ci hanno ricompensato così?!- strepitava la ragazza castana facendo avanti e indietro per la stanza.
-Aspetta un secondo.- le chiedo io, fissando la seta rossa tesa sopra la mia testa. -Mi puoi confermare che lui non ti ha fatto niente?-
-Cosa...-
-Giuri che non ti abbia toccato nemmeno con un dito?- continuai io, girandomi verso di lei.
Vidi il suo volto riempirsi di incredulità appena si rende conto a cosa mi riferivo, ma la sua espressione venne presto spazzata via dall'imbarazzo.
-Bianca... che cosa...-
-Mi ha preso un polso! Niente di ciò che credi!- ribatte lei.
-E in che situazione, se posso sapere?-
-Mi aveva spinta, sono quasi caduta ma mi ha ripreso in tempo.-
-In che senso ti aveva spinta?!-
-Santo cielo, Linda!-
-Ok ok, la smetto.-
Bianca tirò un respiro profondo.
-Non sei preoccupata per la nostra situazione?- mi chiede con un moto di insicurezza.
-Sì, sono preoccupata, ma sono più in pensiero per te.- Mi alzai dal letto e mi avvicinai lei. -Promettimi che qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa Jeff ti faccia, tu me lo dirai, ok? E che non lo difenderai?-
-Prometto.- disse esasperata. -Comunque ora sono stanca, vado a dormire.- e si diresse nella stanza accanto.
-Non sdraiarti nel letto a destra, c'è una strana macchia piuttosto sospetta.- le dissi prima che scomparisse dietro la porta.

Le stanze che ci avevano affidato erano poco ammobiliate, ma c'erano almeno due letti a baldacchino di seta rossa e un armadio gigantesco per camera, i mobili sembravano quasi in stile vittoriano, ma dubito che risalissero veramente a quell'epoca.
Le due camere erano coleggate tra loro da una porta in mogano cigolante, e ogni volta che veniva aperta produceva cigolii sommessi e fastidiosi.
Tende scure coprivano le finestre dai vetri opachi, evitando che anche un solo spiraglio di luce potesse entrare per illuminare la stanza.
Mi sdraiai sul letto comodo, e appena la mia testa si posò sul morbido cuscino, caddi in un sonno profondo.
Venni risvegliata di soprassalto dal cigolio della porta, e quando aprì gli occhi per vedere la figura di Bianca ritrovandomi invece a guardare tutt'altra persona mi stupii molto, e presto lo stupore venne sostituito dal panico, e lanciai un grido di terrore.

-ℂ𝕣𝕖𝕖𝕡𝕪𝕙𝕠𝕦𝕤𝕖- revelationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora