-27-

107 9 10
                                    

Bianca

Mi massaggiai il ginocchio ferito. Sanguinava copiosamente attraverso lo strappo nei jeans, ma non quanto altre vecchie ferite che mi ero fatta da bambina cercando di imitare mio fratello sullo skate.
Mi rialzai con un po' di fatica, e mi appoggiai per un secondo a Jeff appena sentii che mi girava la testa.
Appena la vista smise di appannarsi mi guardai intorno.
Ero riuscita a saltare fino sul tetto della centrale di polizia, anche se non era andata abbastanza bene.
Avevo preso la rincorsa, ma avevo calcolato male le distanze, e finii per rischiare di saltare troppo in là di dove sarei voluta atterrare. Jeff aveva detto che mi avrebbe preso, ma non credo che per "prenderti al volo" intendeva "venir letteralmente travolto da una ragazzina in volo mentre cerco di prenderla per evitare che finisca cinque metri più in là".
O almeno non era nella sua lista dei desideri.
Mi guardai di nuovo il ginocchio, e lo piegai per vedere se non mi facesse troppo male per muoverlo, e capii di poterlo sopportare.
Guardai Linda, che intanto era atterrata lì vicino con molta più grazia di me, e le feci un cenno con la testa facendole capire che era tutto a posto.
-Riesci a camminare?- mi chiese Jeff.
-Sì, è tutto ok.- e per dimostrarlo mossi qualche passo in direzione della porta che portava dal tetto ai piani inferiori dell'edificio, seguita subito da loro due.
J

eff diede un'occhiata alla serratura che chiudeva la porta, poi prese il coltello e la colpì con forza, e la porta si aprì lentamente con uno scricchiolio.
Le scale buie scendevano verso l'oscurità, e un brivido mi attraversò la spina dorsale.
-Come pensavo, hanno fatto saltare l'elettricità.- disse lui.
Dovevano aver manomesso anche l'impianto d'emergenza perché non c'era traccia di luce lungo tutta la rampa di scale.
Jeff iniziò a scendere, e Linda lo guardò dubbiosa, poi mi rivolse uno sguardo esasperato e lo seguì.
Io fui l'ultima a scendere, e per ultima cosa guardai la città dall'alto, le migliaia di luci che non venivano mai spente, gli edifici grigi e le strade trafficate, poi mi immersi nell'ombra, lasciando che il buio mi inghiottisse e mi schermasse la vista, dandomi un senso di cecità e claustrofobia.

-ℂ𝕣𝕖𝕖𝕡𝕪𝕙𝕠𝕦𝕤𝕖- revelationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora