Jeff
Spalancai la porta della stanza di Bianca.
Linda alzò lo sguardo dal libro che aveva preso dalla libreria al piano di sotto.
"Guida all'amputazione delle dita"
Sapevo che l'aveva preso solo per far finta di aver qualcosa da fare, probabilmente per non dar l'impressione che stesse facendo la guardia alla sua amica, in modo che lei non avesse strane idee quali cercare di venirmi a trovare di soppiatto per parlare.
Ma questa volta ero venuto io.
-Ce ne andiamo.- annunciai alle due ragazze.
Bianca era sdraiata nel suo letto, mi guardò stupita per pochi secondi.
-Stai scherzando, vero?!- disse Linda. -Slenderman ha detto...-
Non la lasciai continuare. -So cosa Slender ha detto, e non mi interessa. Io vado.-
-Non ti aspetterai che noi ti seguiremo dopo che hai tentato di ammazzarci per due volte, giusto?!-
-Non ho detto che dovete seguirmi. Io vi riporterò a casa vostra, e poi continuerò la missione da solo.-
Bianca si sedette sul bordo del letto.
-Ma non pensate che... se Slender avesse voluto lasciarci andare, l'avrebbe già fatto...?- azzardò a disagio.
La guardai. Aveva ragione.
Le avrebbe riportate a casa molto prima della missione, se non avesse avuto altri piani in serbo. E non mi piaceva per niente l'idea di un secondo fine nella missione.
Sapevo che lo stavano pensando anche Bianca e Linda, sui loro volti c'era preoccupazione.
-Probabilmente vi tiene ancora qui perché se fosse stata tutta una balla, avrebbe potuto interrogarvi al suo ritorno, ma credo che lo potrà fare anche da casa vostra. Non gli costerà niente venirvi a trovare un paio di volte. E proprio per questo ora vi riporterò a casa.- risposi.
Bianca si fece più decisa.
-E se noi non volessimo tornare a casa?-
Linda esitò un attimo, ma poi annuì.
-Non abbiamo niente da perdere. Se anche morissimo durante la missione, non ci ricaveremo più di tanto a sopravvivere.- continuò.
Sospirai.
-Non funziona così. La vostra famiglia, i vostri genitori, loro...-
Bianca scattò in piedi, interrompendomi.
-Mio padre lavora nella polizia, stessa cosa quello di Linda. Non sono mai a casa e una volta il mio si è pure scordato del mio compleanno, rimanendo a lavorare facendo gli straordinari. Mio fratello è morto in un incidente, e da quel giorno mia madre mi guarda come se fosse tutta colpa mia!- Bianca fece una pausa. -E secondo te noi vogliamo tornare a casa?-
Linda annuì ancora, poi parlò anche lei.
-Quando hai due genitori la cui vita si destreggia tra il lavoro e l'occuparsi di tuo fratello minore, ti accorgi che non c'è più tanto spazio per te.-
Si guardarono a disagio, sembrava che non fossero abituate a rivelare certe cose ad altre persone, e io mi sentii un po' in colpa a dover far loro questo, ma non volevo che rischiassero la vita.
Senza volerlo, mi ero davvero affezionato a loro. A Linda un po' meno, ma è uguale.
-Pensate davvero di potercela fare?- chiesi infine.
Bianca sorrise.
-Dopo tutte le lezioni che mi hai dato, credo di essere almeno capace a impugnare un'arma.-
Le guardai mettersi in piedi davanti a me.
-Noi veniamo. Ci potrai anche chiudere a chiave qui dentro, ma usciremo comunque. Anche a costo di pedinarti fino alla stazione di polizia.-
Sospirai, stringendomi nelle spalle.
-E va bene. Ma alla fine tornerete a casa, che lo vogliate o no.-
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-ℂ𝕣𝕖𝕖𝕡𝕪𝕙𝕠𝕦𝕤𝕖- revelation
Horror"Chi sono? Da dove vengono? Alcuni possono essere considerati umani, ma altri no. Ma la vera domanda è: esistono davvero? È una cosa che in molti continuano a chiedersi. La loro natura è sconosciuta. Le uniche fonti che abbiamo non possono neanche e...