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Eyeless Jack

Non riuscivo a smettere di pensare a quella ragazzina, e a quello che mi aveva detto.
"Per me è un onore incontrarti dal vivo! Sei in assoluto il migliore per me."
Ricordo anche cosa le ho risposto.
"Dovresti aver paura, hai davanti un vero mostro."
"Mostro? Io vedo solo un ragazzo che ha sofferto troppo."
Ero rimasto colpito dal suo coraggio, sembrava un'altra persona.
Appena era arrivata sembrava sperduta e spaventata, ma appena mi aveva visto sembrava essersi trasformata in una pallina di zucchero filato. Una pallina di zucchero filato molto coraggiosa.
"Si può sapere qual'è il tuo desiderio? La tua amica l'ha già espresso, ma tu?"
"Il mio si è già realizzato!"
"E che desiderio era?"
"Conoscerti."
Quella ragazza non smetteva di sorprendermi.
Anche se non mi ricordo neanche come si chiama.
-Forse era Lucia? ... Laura? Comunque era un nome italiano, credo. C'è gente strana al mondo.-
Dissi ad alta voce verso il soffitto della mia stanza.
Mi tolsi la felpa nera e la appoggiai su una sedia in un angolo della camera, affianco alla mia maschera.
Mi sdraiai sul letto in silenzio, e continuai a contemplare il soffitto.
Mi accorsi di essermi addormentato solo quando venni svegliato da un urlo soffocato proveniente dalla stanza affianco alla mia, quella occupata dalle due ragazzine nuove.
Non so neanche perché, ma venni preso dal panico. Mi alzai dal letto e mi infilai in fretta la felpa, uscì dalla camera ritrovandomi nel lungo corridoio da dove si affacciavano tutte le camere.
Sembrava che nessuno avesse sentito quel grido. Tutte le porte delle stanze erano chiuse, tranne una.
La camera di Jeff aveva la porta socchiusa, e dato che lui la chiudeva sempre a chiave pensai che se la fosse scordata aperta nella fretta di andare a vedere cosa fosse successo.
Mi avvicinai alla porta della camera dalla quale avevo sentito l'urlo, accostai l'orecchio al legno, e sentì una voce maschile e due femminili.
Non sentivo cosa dicevano, ma quando le voci si interruppero mi allontanai dalla porta, appena in tempo per sentire dei passi dirigersi verso l'uscita, e per poi ritrovarmi davanti Jeff, con un'aria piuttosto seccata.
-Che ci fai tu qui?- mi chiese gelido.
-È la stessa cosa che vorrei chiederti.-
Lui chiuse la porta e si girò di nuovo verso di me.
-Questa è la camera di Bianca, se stavi cercando quella di Linda è quell'altra.- disse accennando alla porta della camera alla sua destra.
Linda, ecco come si chiama...
-Scusa un attimo, ma a questo punto una domanda mi sorge spontanea, che ci facevi nella stanza di Bianca?-
Mi scrutò con odio.
-Controllavo cosa fosse successo, ho sentito un urlo e sono corso qui.-
-Perchè? Eri preoccupato per lei?-
Sapevo bene che provava una voglia matta di tirarmi un pugno, ma volevo saperne di più, anche se questo non era il modo migliore per ottenere informazioni.
-E se anche fosse? È la stessa cosa che sto pensando io visto che ti sei precipitato pure tu qui.-
Decisi di lasciare perdere, avrei saputo quello che volevo il giorno dopo.

-ℂ𝕣𝕖𝕖𝕡𝕪𝕙𝕠𝕦𝕤𝕖- revelationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora