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Bianca

Mi guardai i piedi.
Che cosa volevo, veramente?
Il mio desiderio...
-Voglio imparare a combattere.- risposi al pavimento.
Nella stanza calò il silenzio. Mi aspettai che scoppiassero tutti a ridere, invece c'era solo silenzio.
Quando rialzai il capo, vidi che tutti stavano guardando me, anche Linda mi osservava incuriosita e allo stesso tempo... impaurita...?
Un brivido mi passò lungo la schiena, e a quel punto desiderai di non aver mai detto una cosa simile.
Stavo per dire che non importava, che stavo scherzando e che non volevo assolutamente nulla, quando Slender acconsentì.
-Va bene.- disse tranquillo.
-Cosa?- ribattei. -No ma io... Non volevo veramente dire... Fa niente!- dissi guardandomi intorno.
Colui che riconobbi come Liu, mi osservava impassibile dall'alto capo della stanza, il volto deturpato dalle cicatrici aiutava a dargli un'aria seria, ma gli occhi... Avevano uno strano luccichio sinistro. Sembrava stesse cercando di vedere cosa mi stesse passando per la testa.
-Per me va bene.- continuò Slenderman. -Però sceglierò io chi ti farà da tutore.-
Jeff in quello stesso istante si rialzò da terra, ancora parecchio confuso, mentre si massaggiava la testa.
Slender si girò verso di lui, poi ritornò a fissare me. Avrei giurato che avrebbe sorriso, se avesse avuto una bocca.
Lo implorai in silenzio, sperando che le voci secondo il quale lui sapesse leggere il pensiero fossero vere.
"Ti prego, chiunque ma lui no. Non lui!"
Senza distogliere lo sguardo da me, disse: -Jeff, che ne dici di diventare l'insegnante di Bianca?-
-Cosa?- disse lui, confuso e un po' irritato.
-No, aspetta! Ho cambiato idea! Io non...-
-Ormai ho deciso.- ci interruppe Slenderman. -Voi due farete coppia per un po', magari riuscirà anche a insegnarti qualcosa, quel cretino.-
E si allontanò.
-Hey! Cretino a chi?! E in che senso "Faremo coppia"?! Io non voglio starci con questa ragazzina!- sbraitò lui.
Io invece rimasi in silenzio, e involontariamente incrociai lo sguardo di Linda. Mi guardava in modo strano, e passava lo sguardo da me a Jeff, e ogni volta che si spostava su di lui, sembrava che il suo odio aumentasse.
Ritornai a guardare il pavimento. Che diamine avevo combinato?!
Guardai Jeff mentre si passava le dita tra i capelli, completamente esaurito. Tirò un sospiro rassegnato, e si voltò verso di me.
-Ho come l'impressione che dovremmo sopportarci a vicenda per un po' di tempo. - disse lui, riprendendo il suo tono beffardo.
Alzai gli occhi al cielo, pregando di poter tornare indietro per rimediare al mio fatidico errore, ma oramai il danno era fatto.
Lui si infilò le mani nelle tasche della felpa e si diresse verso una piccola porticina in un angolo del soggiorno. La aprì, ed entrò a passo sicuro.
Io invece rimasi ferma sulla soglia, ad osservare le strette scale buie che portavano chissà dove. Non riuscivo a smettere di chiedermi cosa mi avrebbe atteso laggiù.
Quando mi girai a guardare tutte le altre persone che affollavano il soggiorno alle mie spalle, decine di paia di occhi distolsero lo sguardo, facendo finta di niente.
Prima di scomparire nell'oscurità, Jeff si voltò verso di me, e quando vide che ero ferma all'imboccatura delle scale, non cercò neanche di trattenere uno dei suoi soliti sorrisi sarcastici.
-Che c'è? Hai paura?- mi chiese. -Giuro che non ti sfiorerò nemmeno con un dito, stai tranquilla.-
Era palesemente una bugia.
-Quando smetterai di mentire?-
-E quando tu inizierai a fidarti delle persone che ti stanno attorno?- mi rispose a tono.
-Quando le persone che mi stanno attorno non saranno dei killer sanguinari pronti a farmi fuori alla prima occasione.-
Ormai sembrava essere diventata una gara a chi scherniva meglio l'altro.
Lui sospirò divertito e mi diede le spalle, continuando a scendere lungo la buia scalinata seguito poi a ruota da me, sempre meno sicura di quello che stavo facendo.

-ℂ𝕣𝕖𝕖𝕡𝕪𝕙𝕠𝕦𝕤𝕖- revelationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora