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Jeff

Se lo sguardo potesse uccidere, io sarei probabilmente già morto.
L'occhiataccia che mi lanciò Linda quando io e Bianca tornammo nel soggiorno sembrava capace di fulminare un elefante.
Linda si diresse verso l'amica, che aveva ancora la faccia leggermente sconvolta dopo la notizia che le avevo dato.
Forse non avrei dovuto usare la parola 'prigioniere', forse era meglio 'semplici ospiti'. Ma dopotutto dovevano capire il tipo di situazione in cui si trovavano!
Non è assolutamente colpa mia.
Ma un po' mi sentivo in colpa per come ci era rimasta Bianca.
No no no, aspetta, non mi starò davvero preoccupando per quella ragazzina?! Non devo pensarci più.
Le vidi che parlavano, e ogni tanto Linda mi mandava ancora delle occhiate omicide.
Ma che avevo fatto di male questa volta?
Smisi di chiedermelo, dopotutto, sono solo ragazze, non esiste essere vivente al mondo in grado di capirle.
-A che stai pensando?-
Liu mi prese di sorpresa, non l'avevo visto.
-A niente. O almeno, niente che ti interessi.-
-Lo so che stai mentendo, devo ricordarti che siamo cresciuti insieme?-
Mi girai verso di lui.
-Ti ricordi... di quella volta? Quando è iniziato tutto?-
Il suo sgruardo divenne cupo.
-Lo so che ti ricordi di loro. Keith, Troy e Randy, non ti suonano familiari?-
Liu chiuse gli occhi e sospirò.
-Come potrei scordarmi di loro? Anche volendo, non ci riuscirei.- disse appoggiandosi con le spalle al muro di fianco a me.
-E ti ricordi anche di come ho reagito io. Li affrontai con la forza. Forse non ne avevo il motivo, ma mi sentivo in dovere di proteggerci da loro.-
-Ma quei tempi sono passati.- replicò lui in modo freddo.
Sospirai.
-Hai ragione, sono passati, e io non mi dovrei più sentire responsabile di nessuno, eppure...- respirai profondamente e mi girai verso Bianca, che stava ancora parlando con Linda.
Liu seguì il mio sguardo, e quando capì a chi mi riferivo vidi un'espressione di sorpresa farsi largo sul suo volto.
Si girò verso di me, e poi di nuovo verso Bianca.
-Jeff, che diamine stai dicendo?-
-So a cosa stai pensando, e non è come credi. Io non...-
-Lei ha tredici anni!-
-Quindici, in verità, ma ti ripeto che non è come credi! È vero, ci avrò parlato per due minuti, ma è come se lei... Mi ricordasse qualcuno.-
Liu rimase in silenzio.
-È innocente e ignara della cattiveria che può causare una persona, ma allo stesso tempo è forte e determinata. E se posso dire... È esattamente come eri tu alla sua età, almeno da quel che ricordo.-
Decisi di non incrociare il suo sguardo, temevo l'espressione che ci avrei trovato impressa.
-O forse come eravamo entrambi. Solo due ragazzini che si erano immischiati in qualcosa più grande di loro, fuori dalla loro portata, e che alla fine, hanno pagato le conseguenze delle loro azioni.- presi un attimo di pausa per far sbollire le emozioni che stavo provando: Imbarazzo, paura e rabbia. -E ogni volta che la guardo, mi sembra di vedere una sorta di sorellina minore, una da proteggere. Anche se solo poche ore fa ho cercato di ucciderla.-
Rimanemmo in silenzio entrambi per qualche secondo.
-Eppure adesso le stai mostrando la parte peggiore del mondo, lasciando che lei resti qui, tra assassini e mostri cannibali. Questo lo sai, vero?- chiese lui.
Il tono della sua voce era accusatorio.
All'inizio pensavo che forse rivelargli tutto mi avrebbe aiutato a calmarmi, a reprimere le mie emozioni, ma mi accorsi di aver fatto invece un grande errore.
-Lo so.- risposi in un sussurro.
-Lo sai vero che alla fine lei morirà per essersi messa in mezzo a cose che non la riguardano?-
In quel momento decisi di non rispodere, pensando a ciò che aveva appena detto.
-Sai anche che rischi di trasformarla in un mostro se agisci così? Devi convincere Slenderman a farla ritornare indietro, solo così sarà al sicuro. Tenerla con te sarebbe solo un atto di egoismo.-
-Lo so.-
-Anni fa non sei riuscito a proteggere noi, e fallirai anche questa volta. Pure questa volta non riuscirai a proteggerla dalla crudeltà della vita, e perderai anche lei. Se davvero pensi che dovrebbe essere protetta, non devi startene con le mani in mano a guardare come va a finire.-
Mi costrinsi a guardare il pavimento, in silenzio.
-Lo sai, vero?- insistette Liu, con rabbia.
Feci un sospiro profondo.
-...Lo so.-

-ℂ𝕣𝕖𝕖𝕡𝕪𝕙𝕠𝕦𝕤𝕖- revelationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora