Jeff
Mi sentivo di troppo, in quella situazione.
Linda aveva fatto da scudo all'amica con il suo corpo, e improvvisamente mi sentii in colpa per tutti gli sguardi d'odio che le avevo rivolto.
Volevo farle capire che lei non era l'unica, per Bianca.
Ma ora non lo avrebbe mai capito, perché non sarebbe arrivata a fine giornata.
-Linda... L-Linda! - le grida di Bianca erano strazianti. La chiamava, mentre questa restava ferma ai suoi piedi, gli occhi che fissavano il soffitto. -Ti prego... No... Linda guardami! -
La sua voce era roca, spezzata dal pianto.
-Hey... ci sono ancora... - la ragazza pronunciò queste parole con calma, mentre il suo volto si bagnava delle lacrime della sua amica. -Sono ancora qui... non piangere. -
-Noi... Noi troveremo qualcuno! Qualcuno che possa aiutarti! ... Non chiudere gli occhi... non addormentarti, ti prego! -
-... Bianca. -
I loro sguardi si incrociarono.
-... Che c'è? -
-Non cacciarti nei guai. - poi si girò verso di me. -E giuro che se provi a toccarla... Dì addio ai tuoi gioielli di famiglia, perché tornerò indietro dall'oltretomba solo per questo. -
Mi costrinsi a sorridere.
-Giuro. - dissi con amarezza.
Bianca continuò a piangere, cercando di stringere la sua mano, mentre la sua stretta si fece ancora più debole. Insieme alle sue parole.
-... Bianca, ho bisogno di dormire... -
-No... Linda, non puoi... -
-Sono stanca. Chiuderò solo un attimo gli occhi... Te lo assicuro... - replicò mentre le sue palpebre iniziavano a farsi pesanti. -Solo... un attimo...-
Chiuse gli occhi.Bianca gridò ancora, per la disperazione.
Chiamò Linda, la pregò di svegliarsi, di tornare da lei.
È morta... È morta, cazzo! Urlare non servirà a niente!
Mi costrinsi a guardare il suo assassino, rannicchiato a terra contro la parete.
-Come può un uomo essere capace di uccidere la sua stessa figlia, senza aver alcuna reazione? - gli domandai con odio.
Mi avvicinai, le dita strette attorno al coltello.
-Ammettilo, ora sei anche tu un assassino! -
Mi guardava, l'espressione troppo simile a quella della figlia.
-Ammettilo! - conficcai il coltello nella piaga sulla sua gamba, facendolo sanguinare ancora.
L'uomo gridò, poi iniziò a tossire sangue.
-Un piccolo prezzo da pagare... Per potervi distruggere dall'interno. - sussurrò con la voce roca affogata dal liquido cremisi.
-... Non sei tanto diverso da noi, che consideri feccia. -
Gli pugnalai lo stomaco.
-Fa male, vero?! - urlai sputandogli in faccia tutto il mio odio.
Lo pugnalai ancora.
-Vero?! -
Ma venni interrotto dalla voce fredda di Bianca.
-Fermati.-
Mi girai a osservarla, temendo di aver capito male.
-Lascialo stare. La polizia lo troverà, e capiranno che è stato lui ad ucciderla. Andiamo. -
Sul volto dell'uomo comparve un sorriso tremante.
-Sì, vai! Vai dalla tua amica. Non penserete che mi arresteranno, vero?!- scoppiò a ridere per poi doversi interrompere a causa di un improvviso conato di vomito. -...Se è morta... La colpa è solo vostra. -
Guardai l'uomo, poi guardai il volto di Bianca, inespressivo. Temetti che mi avesse dato la colpa di non essermi sacrificato io, al posto di Linda, che fosse irrimediabilmente arrabbiata con me. Ma quando arrivai al suo fianco, sentì la sua mano stringersi alla mia, tremante e fredda, per poi lasciarla subito andare.
Lanciai un ultimo sguardo all'assassino della ragazza più coraggiosa che io avessi mai conosciuto, prima che il pugnale di Bianca andasse a conficcarsi nel suo cranio con forza, spargendo altro sangue ovunque.
-Dovevo farlo. -spiegò con voce tremante. -Scusa.-
Cercai ancora la sua mano e gliela strinsi di nuovo, prima di lasciarla libera.
-Non ti devi scusare, hai fatto la cosa giusta. -
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-ℂ𝕣𝕖𝕖𝕡𝕪𝕙𝕠𝕦𝕤𝕖- revelation
Horror"Chi sono? Da dove vengono? Alcuni possono essere considerati umani, ma altri no. Ma la vera domanda è: esistono davvero? È una cosa che in molti continuano a chiedersi. La loro natura è sconosciuta. Le uniche fonti che abbiamo non possono neanche e...