POV DI BEATRICE
La dottoressa ha detto che posso tornare a casa e infatti Claudio mi sta aiutando a chiudere il borsone e a lasciare questa stanza infernale.
"Sei pronta?" mi chiede sorridendo.
"Si, andiamo." gli dico e sorrido anche io.
Sono felice di lasciare finalmente quella stanza, non ne potevo più. Dovevo rimanere per forza a letto e non potevo muovermi... insomma, per chi mi conosce è una costrizione notevole.
"Mamma!" dico non appena la vedo.
"Amore mio, come stai?"
"Meglio, molto meglio."
"Guarda chi ti ho portato!"
"Chiaaaraaa! Vieni qui!" dico a mia sorella.
"Sta' attenta a non farle male però!" le dice mia mamma.
"Si, si mamma, stai tranquilla." risponde lei con una vocina tipica dei bambini piccoli.
"Bea! Come stai!? Mi tei mancata tanto!"
"Anche tu tesorino, Claudio perché non cucini tu stasera a casa di Bea?" gli chiede tranquillamente mia madre.
Lui mi guarda come se gli avesse appena chiesto la luna e gli cade il mio borsone a terra.
"Si, ti prego clacla ti peego" lo implora mia sorella, che avendo 4 anni è la dolcezza in persona.
"Va bene" ci sorride dolcemente.
"Perfetto! Bea, noi allora andiamo, volevo solo farti vedere Chiara. A che ora ci vediamo?"
"Alle nove meno un quarto?" propone Claudio.
"Si, va benissimo! Allora ci vediamo dopo!" dice mia madre, dandomi un bacio in fronte prima di prendere per mano Chiara e uscire dalla stanza.
"E così... ho conosciuto anche tua sorella. Carina, un tipetto molto sveglio per avere..." si blocca venendomi vicino.
"Quattro. Ha quattro anni." rispondo io.
"Ecco, per avere quattro anni." mi sorride e riprende il mio borsone da terra.****
"Claudio! Ma hai preso la mia macchina!" dico quasi urlando per lo stupore, non appena uscita dall'ospedale.
"Oui madame. Pensavo potesse farti piacere..."
"Tu sai il francese?" dico rapita dalla sua pronuncia e cambiando argomento.
"Oui, je connais le français, mon amour."
Rimango a guardalo mentre apre il portabagagli e ci mette il mio borsone.
"Cosa c'è?" ora è lui a guardare me.
"Io adoro il francese."
"Ah si?"
"Si."
"Bhe..." si avvicina lentamente a me "allora lo userò nei momenti più opportuni." e mi lascia un bacio in fronte.
Da quando, ogni volta che si avvicina, inizio a tremare, è sempre stato molto cauto e bada sempre a stare a particolare distanza da me.
Da domani infatti voglio andare in terapia. Gliene parlerò stasera quando saremo a letto, solo io e lui. Nel nostro. Di letto.
Per intenderci.
"Usalo sempre Claudio." gli dico dopo un po'.
"Nah, meglio utilizzarlo quando dico io." mi dice sorridendo.
"Forza, salga in macchina signorina."
"Sarebbe sempre la mia macchina, ti ricordo."
"Ma sempre tutte queste storie devi fare?"
dice posando tutto il peso su una gamba e il suo gomito sulla portiera che mi sta tenendo gentilmente aperta.
"Si." ribatto fiera, entrando in macchina.
«quanto mi piace quando fa così!» lo sento dire una volta chiusa la portiera.****
POV DI CLAUDIO
Sono le otto meno un quarto e sto aiutando Beatrice a prepararsi.
Per il rientro a casa le ho comprato un vestito meraviglioso, color Tiffany.
Arriva appena sopra il ginocchio, ha una scollatura a barchetta, la gonna è a godet e ha una fascia nera molto sottile in vita.
Ovviamente mi ha spiegato tutto la commessa, io ne ho solo visti un po' e chiesto le caratteristiche.
L'ho aiutata a farsi il bagno e a lavarsi i capelli ed ora glieli sto districando.
"Claudio..."
"Si piccola?" dico un po' distratto perché intento a toglierle un nodo senza farle male.
"Grazie per tutto quello che stai facendo per me."
"Non devi ringraziarmi, e lo sai." le sorrido allo specchio davanti a noi.
Vibra un telefono. È il suo.
"Che me lo passeresti per favore?" mi chiede.
Sul display leggo "mamma" e sorrido.
"Tieni..."
Mette in viva voce.
"Pronto mamma!"
"Ei amore, è un problema se arriviamo verso le nove? Chiara si è addormentata e la faccio dormire un altro po'."
"Certo mamma, tranquille! Ci vediamo dopo!"
"Va bene...potresti passarmi un secondo Claudio per favore?" chiede Annalisa dall'altra parte del telefono.
"Sei in viva voce mamma!"
"Ah... Emh, ciao Claudio! Volevo chiederti se potessi cucinare una pasta al sugo semplice per Chiara, non so cosa hai in mente, ma lei non mangia quasi niente..." dice lei.
"Va benissimo! Grazie per avermi avvertito!" la rassicuro anche perché ci avevo già pensato.
"Grazie a te! Ciao amore di mamma!"
"Ciao mamma..." dice Bea prima di riattaccare.
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Persa in quello sguardo
FanfictionBeatrice ha 19 anni, timida e un po sulle sue. Ha appena affrontato la maturità ed ora si accinge a godersi la sua estate da maturanda, o quasi. Vuole infatti diventare un medico e studierà per entrare a tutti i costi nella facoltà di medicina. Non...