Pov's Blair
Dopo aver fatto una doccia veloce ed essermi cambiata ho chiesto a Chuck di fare una passeggiata insieme. Nonostante è da un po' che siamo qui a Manhattan non siamo mai stati in giro insieme.
"Sono pronta."
Mi avvicino a Chuck che intanto sta guardando il contenuto della busta.
"Tutto ok?"
"Si, andiamo?" Sorrido e lo seguo di sotto alla limousine."Arthur fermati qui."
Chuck fa fermare il suo autista davanti un parco per poi scendere.
"A New York il tuo posto preferito era il parco, volevo farti sentire un po' a casa."
Sorrido. Quando vuole sa essere davvero dolce.
Entriamo dentro il parco.
È bellissimo, il cinguettio degli uccelli è molto rilassante e il rumore dell'acqua che scorre mi fa provare pace.
È mattina presto e non c'è quasi nessuno a parte una coppia con due bambini che giocano.
"Ti piace qui?"
"Sì, moltissimo."
Mi mancava passare del tempo con lui.
Mi fa cenno di sedermi su una panchina accanto a lui.
"È tutto così tranquillo qui."
Mi volto per guardarlo.
"Vorrei che fosse tutto più facile.."
"Chuck.." gli stringo la mano.
"Il suo arrivo mi ha scosso molto. Me la sono presa con tutti. Ho il vizio di allontanare chiunque mi sta accanto." Abbassa lo sguardo e ritrae la mano.
Non so cosa dirgli... Non so cosa potrebbe farlo stare meglio.
"Ehy, tu sei Chuck Bass. Niente e nessuno può abbatterti."
Fa un sorrisetto per poi tornare a guardare il vuoto.
"Sono Chuck Bass, ma non importa a nessuno."
Mi alzo e mi abbasso davanti a lui per fargli guardare i miei occhi.
"A tuo padre importa, ai tuoi amici importa.."
"Mio padre... Mio padre non mi ha mai dato un abbraccio, non mi ha mai detto che era fiero di me. Non è mai venuto alle recite scolastiche, non mi ha mai detto ti voglio bene."
Gli prendo le mani stringendole.
"Non significa che non ti vuole bene. Magari non riesce ad esprimere i suoi sentimenti."
"No. Io non interesso a nessuno. Se dovessi scomparire nessuno si preoccuperebbe più di tanto. A nessuno importerebbe di me."
Lo stringo ancora più forte avvicinando il mio viso al suo.
"A me sì, a me importa. Mi sentirei malissimo. Ho bisogno di te..."
Poggia la sua fronte sulla mia.
Sento il suo respiro caldo sulle mie labbra. Sta per baciarmi quando si blocca non appena il mio cellulare suona.
Si allontana di scatto ritraendo le mani dalle mie.
Mi alzo e rispondo senza neanche guardare chi è.
"Pronto?"
"Blair! Come stai?"
"Ciao Nate, sto bene grazie."
Non appena ha capito che parlassi con Nate il suo sguardo è cambiato, adesso è severo, spento. È molto infastidito.
"Mi manchi davvero molto."
"Anche tu mi manchi."
Poso il mio sguardo su Chuck che si è alzato e sta andando via.
"Allora?"
"Ehm? Cosa? Scusa Nate devo andare adesso. Ti richiamo più tardi."
Chiudo in fretta e corro verso di lui.
"Chuck! Chuck aspetta."
Non si ferma.
"Chuck ti prego!'
Si volta di scatto.
"Cosa cazzo vuoi?"
"Perché ti comporti in questo modo?"
"Io non ti capisco! Non capisco proprio come tu possa dire a Nate che ti manca dopo tutti quello che ti ha fatto! Non capisco come tu abbia potuto perdonare un mostro del genere."
"Io gli voglio bene, non lo farà mai più."
"E come fai ad esserne così sicura? Come puoi fidarti di lui?!" Alza il tono della voce.
"In ogni caso non sono affari tuoi Chuck. Non sta a te decidere con chi posso e con chi non posso stare!"
Si avvicina.
"Ti ha violentata due volte Blair! Ti ha fatta finire in ospedale! Non è abbastanza?!"
"Tu che punti il dito contro Nate sappi che neanche tu sei un santo. Tu usi le ragazze per fare sesso e poi buttarle vie senza alcun scrupolo."
"Io non le violento! Loro si buttano fra le mie braccia."
"Sai che c'è? Hai proprio ragione! Se scomparissi faresti un favore a tutti!"
Solo dopo aver pronunciato quelle parole ho capito ciò che avevo detto. Non dovevo dirglielo...
I suoi occhi sono rossi come se stesse per piangere.
Cerco di avvicinarmi per scusarmi ma mi urla contro.
"Vattene! Prendi le tue cose e tornate e da dove sei venuta!"
"Chuck ti prego.."
"Vattene!!"
Le lacrime si fanno strada sul mio viso. È tutta colpa mia... Mi sento una merda.
Prendo la mia borsa e corro via prendendo un taxi.Pov's Chuck
"Sai che c'è? Hai proprio ragione! Se scomparissi faresti un favore a tutti!"
Quelle parole furono come una coltellata alle spalle. Rimango lì immobile un attimo. Le parole mi rimbombano nella testa. I miei occhi bruciano. Nessuno è mai riuscito a farmi sentire così con una semplice frase.
Vorrei prendere qualcosa a pugni, urlare.
Si avvicina.
"Vattene! Prendi le tue cose e torna da dove sei venuta!"
I suoi occhi sono disperati. Non m'importa. Ti odio.
"Chuck ti prego..."
"Vattene!!"
Sta piangendo ma non insiste. Prende la sua borsa e corre via.
Rimango lì da solo a fissare il vuoto.
Se scomparissi faresti un favore a tutti.
Quella frase continua a rimbombare nella mia mente.
Do un punto ad un albero per poi tornare sulla mia limousine e andare da Zack e Matt. Ho bisogno di bere. Ho bisogno di dimenticarla per sempre. Di dimenticare tutti.
Stai tranquilla Blair. Non mi vedrai più.~~~~~~~~~
Cosa ne pensate di quello che è appena successo?
Volevo ringraziarvi di nuovo per il sostegno che mi avete dato.❤️
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Ti ho aspettata 2
RomanceSEQUEL DEL PRIMO LIBRO DI "TI HO ASPETTATA." Se non l'hai ancora letto corri a farlo.❤️ -COMPLETA- A Manhattan le cose sembrano più difficili. Chuck non riesce ad esprimere i suoi sentimenti e ad aprirsi con Blair, a stento si parlano. Dopo un pes...