Capitolo 14

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Rimaniamo abbracciati così a lungo che che sento di non volermi più staccare. Mi mancava tutto di lui. La sua voce, i suoi occhi, le sue braccia, il suo calore... Stare tra le sue braccia dopo tutto questo tempo è come stare in paradiso.
Si asciuga le lacrime e si schiarisce la voce.
"Blair davvero, devi andartene."
"Perché? Perché non mi vuoi?.." non ho neanche pensato alla domanda che ho appena fatto ma in fondo voglio sapere proprio questo.
"Blair ti prego."
Cerca di farmi alzare dalle sue gambe ma spingo mettendo forza.
"No. Perché non mi vuoi? Cos'ho di sbagliato?"
Poggia la sua fronte sulla mia chiudendo gli occhi.
"Non hai niente non va. Sei perfetta, sei diversa dalle altre."
"E allora perché non mi vuoi.."
"Io non ti merito. Non merito nulla.. sono solo un bastardo."
"Guardami negli occhi."
"No."
"Chuck guardami."
Apre gli occhi incastrandoli nei miei.
"Non dire mai più una cosa del genere."
"Alza lo sguardo al cielo per poi riabbassarlo.
"Voglio stare da solo. Per favore. Ho bisogno di tempo."
"Perché? Cos'è successo?"
Chiude gli occhi sollevandomi dalle sue gambe e facendomi sedere sul divano.
Si alza e prende un bicchiere di whisky.
"Non mi va di parlarne."
"Per favore."
"Non adesso. Ti prego."
"E va bene." Sbuffo.
Finisce il bicchiere riempiendolo di nuovo ma mi alzo togliendoglielo dalle mani.
"Che stai facendo."
"Non è un po' troppo presto per una sbornia?"
"No. Ridammelo."
"No. Perché ti rifugi nell'alcol?"
"Perché mi fa dimenticare per un attimo i miei problemi."
Mi avvicino a lui.
"Dev'esserci qualcos'altro che ti possa distrarre."
Mi guarda dritto negli occhi alternando lo sguardo anche sulle labbra.
"No, proprio nulla."
Mi avvicino ancora di più rendendo quasi nulla la distanza tra i nostri corpi."
Non ho il controllo di quello che sto facendo. I miei ormoni sembrano come impazziti.
Le nostre labbra si sfiorano ma non si baciano.
"Blair..."
Sto per baciarlo ma mi interrompe.
"Blair ti prego..." Mi fa spostare.
Mi allontano da lui abbassando gli occhi.
"Mi dispiace." Dico mentre mi risiedo sul divano.
"Ho qualcosa che non va.." non riesco a trattenere le lacrime e mi sento una stupida nel piangere per queste cose.
"No Blair." Si siede accanto a me asciugando le lacrime con le sue dita.
"Per favore, ho bisogno di stare da solo non è colpa tua."
"Voglio sapere cos'è che ti fa stare così male."
Abbassa lo sguardo senza dire una parola.
Solo adesso noto un bicchiere rosso per terra e capisco che si è tagliato la mano tirandolo. Doveva essere parecchio nervoso.
"Si tratta di tua madre?"
Dalla sua espressione capisco benissimo che è così.
"Avete parlato, non è vero?"
Mi guarda negli occhi. Potrebbe benissimo stare in silenzio, i suoi occhi mi parlano.
Mi rialzo avvicinandomi.
"Cosa ti ha detto? Perché è tornata?"
"Lei non mi avrebbe mai abbandonato. Erano solo bugie."
"Cosa stai dicendo?"
I suoi occhi ritornano lucidi.
"È stato mio padre. È tutta colpa sua. Lui le ha vietato di vedermi..."
Sono davvero senza parole. Mi sarei immaginata di tutto ma non questo. Lo lascio sfogare.
"Ha buttato via tutti questi anni... Adesso è troppo tardi..." Una lacrima scende sul suo viso.
Gli stringo la mano.
"Ti sbagli, non è troppo tardi. Avete un sacco di anni per stare finalmente insieme."
Lascia la mia presa in modo brusco.
"No!" Alza la voce.
"Non c'è più tempo! Lo capisci?!" Non l'avevo mai visto così nervoso.
Butta un altro bicchiere per terra facendomi saltare in aria dallo spavento.
"Chuck calmati.." butta per terra tutto ciò che trova bicchieri, bottiglie di alcool, sedie. Ho davvero paura.
"Chuck ti prego!" Continua ad urlare e a gettare tutto.
Mi avvicino cercando di fermarlo ma tira una bottiglia rotta verso la mia direzione.
Non si accorge di avermi appena tagliato il braccio. Urlo per il dolore. È pieno di scheggie.
Si blocca sentendo gridare e si mette le mani in testa.
"Che cazzo ho fatto..." Corse verso il bagno tornando con la cassetta per le medicazioni.
"Mi dispiace... Ti prego.. perdonami."
Cerca qualcosa con cui medicarmi ma è talmente nervoso che gli tremano le mani.
Lo blocco.
"Chuck guardami." Alza il viso verso il mio.
"Calmati non è nulla."
"Non è nulla? Ti ci vorranno dei punti il quel braccio."
"E allora? Non è niente di grave. Non l'hai fatto a posta."
"Ti ho fatto del male..."
Poggio la fronte sulla sua.
"Non l'hai dato du proposito. Per favore non darti la colpa in questo modo. Voglio sapere però cos'è che ti fa agitare così tanto."
Abbassa lo sguardo per poi finalmente parlare.
"Mia madre sta morendo."
Ora capisco... Per questo diceva che era troppo tardi...
"Ha un cancro al cervello.."
"Mio dio..." Lo stringo forte a me.
"Mi dispiace davvero tantissimo... Non immaginavo una cosa del genere... Stalle vicini Chuck.. passa con lei più tempo possibile.. non è mai troppo tardi per recuperare il tempo perduto."
"Mi sento così solo... Non riesco ad affrontare tutto questo.."
"Sì che puoi invece. E sai perché? Perché tu non sei solo. Tu hai me. Ti prometto che ti darò forza e che non ti lascerò mai da solo."
Mi prende la mano intrecciando le sue dita alle mie.
"Io non ti merito..."
Le nostre labbra sono ad un millimetro di distanza. Sento il suo calore.. il suo profumo..
"Chuck..."
"Cosa.."
Sfioro le sue labbra.
"Baciami.. ti prego.."
Schiude la bocca sfiorando le mie labbra e provocandomi brividi ovunque.
Il solo tocco con le sue labbra mi fa impazzire..
Non resisto più. Ho bisogno che lui mi baci..
"Ti prego Chuck."
È un secondo.
Le sue labbra sono sulle mie e finalmente posso assaporare la sua bocca.
Le sue labbra sono calde e morbide.
È un bacio lento, un bacio pieno di desiderio, di nostalgia.
Mordo dolcemente il suo labbro facendolo avvicinare di più.
Mi solleva da terra e senza mai smettere di baciarmi si stende sul suo letto con me sopra.
Quello che provo con Chuck non lo provo con nessun altro.
Il mio corpo è pervaso dai brividi e la mia mente è totalmente assente.
D'ora in poi seguirò soltanto il mio cuore.

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Ieri non ho potuto aggiornare..☹️
Finalmente il bacio tanto atteso è arrivato! Felici?❤️

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