Capitolo 24

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Pov's Chuck

È passata una settimana da quando mi sono svegliato e per fortuna mi sono rimesso immediatamente. I medici hanno detto che potevo tornare a casa.
"Buona giornata e grazie di tutto." Saluto i medici ed esco via dall'ospedale andando incontro a mio padre che mi aspetta poggiato alla limousine.
"Non immagini quanto sia felice." Mi abbraccia. Io però non ricambio, non ho dimenticato il male che ha fatto a me e mia madre.
"Prima di tornare a casa devo fare una cosa."

Ed eccomi qui, davanti la sua tomba. Ho il cuore a pezzi per quello che è successo... Ho perso mia madre e non potrò vederla mai più..
Scoprire che è morta mentre io ero in coma fa malissimo.
Mi inginocchio davanti la tomba.
"Mamma... Mi manchi così tanto.. mi dispiace, per colpa mia non abbiamo potuto passare del tempo insieme.. avrei voluto che andasse diversamente." Chiudo gli occhi immaginando di averla accanto.
"Sai ti ho portato i tuoi fiori preferiti.. è un peccato che tu non possa sentire il loro profumo."
Una lacrima cade sulla mia guancia.
"Perché è tutto così triste? Perché quando sembro trovare serenità in un attimo mi crolla il mondo addosso?.."
Rimango fermo a guardare la sua fotografia. Era così bella..

Tornato in hotel trovo Blair ad aspettarmi a braccia aperte.
"Finalmente!" Mi stringe forte a se.
Sorrido ricambiando l'abbraccio.
"Dovevo salutare mia madre."
Mi accarezza il viso.
"Mi dispiace davvero tantissimo per Elizabeth..."
Cerco di trattenere le lacrime.
"Dai adesso non pensiamoci più, sono tornato a casa e voglio godermi questa giornata."
"Hai ragione."
Saliamo di sopra per poi entrare nella suite.
"Che strano essere di nuovo qui."
La camera è stata ripulita, ricordavo di aver fatto un casino con le bottiglie spaccate.
Mi volto verso di lei che sembra fissare un punto indefinito. È nel suo mondo.
Da quando mi sono svegliato l'ho vista diversa, è spenta non più lucente come una volta.
È dimagrita e spesso nonostante faccia caldo mente dicendo di aver freddo e si copre le braccia.
So il perché, ho sentito tutto quando mi parlava ma non ho mai toccato questo tasto durante le nostre conversazioni. Non voglio farla soffrire, voglio vederla sorridere.
"Blair." Richiamo la sua attenzione.
"Si?"
"Vieni qui." Si siede accanto a me sul letto.
"Va tutto bene?"
Accenna un sì con la testa ma i suoi occhi dicono il contrario.
Ho deciso, dobbiamo parlarne non può continuare così.
"Non va tutto bene, lo leggo dai tuoi occhi."
Abbassa lo sguardo.
"Blair adesso sono con te, per qualsiasi cosa io ci sono."
"Sto bene davvero."
"Allora perché copri le tue braccia in continuazione? Perché quando mangi corri subito in bagno?"
Vedo i suoi occhi bagnati.
"Io voglio aiutarti, non sopporto l'idea che tu soffra. Ti prego.."
Le prendo le mani e le bacio delicatamente.
Poi lentamente alzo la manica del suo vestito ma me lo impedisce.
"Ti prego.. non voglio."
"Blair."
Le riprendo il braccio e alzo la manica.
Ha le braccia piene di tagli.. mi si spezza il cuore..
Molti sono stati fatti da poco, lo si vede dal colore.
"Perché lo fai?"
"Non è niente.."
Abbassa la manica alzandosi di scatto.
"Hai detto che avevi bisogno di me, perché allora mi impedisci di aiutarti?"
Si volta guardandomi con le lacrime agli occhi.
"Perché non puoi.."
"Sì che posso. Io non ti sto giudicando, voglio solo che torni la vera Blair, quella con gli occhi pieni di luce, con il sorriso più belli del mondo.. la Blair di cui mi sono innamorato."
La avvicino a me e la stringo forte tra le mie braccia.
La lascio sfogare piangendo sul mio petto.
Le bacio la fronte e le accarezzo la schiena.
La prendo in braccio portandola in bagno.
"Permettimi di aiutarmi."
Prendo il disinfettante e dopo averle alzato le maniche pulisco le sue ferite per poi baciarle.
La guardo dritta negli occhi.
"Hai me al tuo fianco, non dimenticarlo mai. E se il dolore ti sembra troppo difficile da sopportare, prima di perdere il controllo, pensa che io sono Chuck Bass e che ti amo."
Poso le labbra sulle sue per poi abbracciarla forte.
"Ti amo anch'io."
La bacio si nuovo, con più foga. Desideravo baciarla con tutto me stesso.
Le sue dita stringono i miei capelli. Avvicino la mia intimità alla sua premendo contro il suo ventre.
Dalle sue labbra esce un piccolo gemito che mi fa ardere dentro.
Vorrei farla mia in questo momento... Ma cerco di trattenermi.
Lei non è come le altre, voglio che sia speciale.

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Cosa ne pensate del capitolo?❤️

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