alla fine venni anche trascinato dal parrucchiere da Jimin, che continuava a ripetere quanto secondo lui sarei stato bene con un altro colore di capelli. Era convinto che avrei dovuto valorizzare e mettere in mostra il mio candido viso, in qualche modo.
Ero titubante all'idea, eppure dopo varie proteste da parte sua, riuscì a convincermi. Così svariate ore dopo, mi ritrovai a fissare insistentemente il mio riflesso nello specchio del bagno, cercando di metabolizzare l'idea del mio nuovo colore, scelto rigorosamente da Jimin.
Si trattava di un bellissimo grigio perla, le mie ciocche erano così lucide da risplendere anche con la semplice luce della lampadina. L'unico problema, era che proprio non riuscivo a vedermici. Non perché non mi piacessero, bensì perché con i miei semplici e comunissimi capelli corvini, mi risultava decisamente più semplice mimitizzarmi tra la mischia e passare inosservato. Un semplice ragazzo come me, che avrebbe solo voluto essere notato il meno possibile, da lì in poi sarebbe stato come una torcia, in mezzo al buio più profondo.
«Taehyung sbrigati, altrimenti arriveremo tardi! non puoi nemmeno immaginare la fila che ci ritroveremo a fare, se continuiamo di questo passo. Sei ancora in tuta, dai muovi quel bel sedere!» sentì Jimin protestare dalla mia stanza, mentre ancora abbastanza scombussolaro, entrai in doccia.
*****
Qualche ora dopo...
desiderai ardentamente tornare a casa.
tutte le mie buone intenzioni che riguardavano il vestirmi nel modo più normale possibile, crollarono come una montagna di mattoni impilati male. Mi ritrovai ad uscire di casa vestito come un piccolo lampioncino.
Jimin mi aveva fatto indossare una camicia di raso di color indaco lucido, che ricadeva delicatamente sul mio corpo, in modo elegante e soave. Le gambe invece erano coperte da un paio di pantaloni di finta pelle, che fasciavano le mie gambe dando un'immagina sexy, ma non troppo. Al mio orecchio era attaccato un bellissimo orecchino pendente, che ricadeva delicatamente, sfiorando di tanto in tanto il mio candido collo. Mentre i miei occhi avevano preso momentaneamente un colore azzurrino, grazie alle lenti a contatto che Jimin mi aveva fatto indossare per farmi sembrare più angelico.
era tutto così nuovo per me, non ero abituato ad ambienti simili. Troppe persone sfacciate ed ubriache, troppe luci psichedeliche che mi causavano solo un forte mal di testa, ma sopratutto troppa puzza d'alcool e sudore.
«fanculo, Jimin.» ripetei per la milionesima volta, continuando a guardarmi in torno con un espressione disgustata.
«oh avanti Taehyung smettila,dovresti solo ringraziarmi. Sei uno spettacolo questa sera e vedrai che ci divertiremo.» disse in uno sbuffo.
«mi. Sento. A. Disagio.» continuai.
«ti basterà bere due bicchierini, almeno sarai più sciolto e potrai iniziare a divertirti. Ti piace questa parola? Da questa sera ti insegnerò anche il significato.» disse, prendendosi palesemente gioco di me, rivolgendomi un risolino ironco, facendomi sbuffare, contrariato.
«okay, okay. Come dici tu...» dissi, alzando poi gli occhi al cielo.
Che la serata abbia inizio...
*****
«a-avevi d-detto solo d-due...» dissi, terminando la frase con un singhiozzo.
evidentemente quei "due bicchierini" erano stati sottovalutati. Avevo più alcool in corpo che sangue. Non capivo più nulla e mi regevo in piedi a stento. Il mio corpo si era completamente fuso con il divanetto su cui ero seduto -o meglio, sdraiato-. Jimin continuava a farneticare parole sconnesse e senza alcun senso, probabilmente stava messo anche peggio di me.
Ad un tratto si alzò barcollando e mi prese per una mano, trascinandomi in pista, il tutto sotto le mie lamentele di protesta. Non so precisamente che mosse stessi faceno, ma ad un certo punto iniziai a sentire una forte adrenalina colpirmi e inziai a muovere i fianchi in modo sensuale. Se fossi stato anche un minimo più sobrio non mi sarei minimamente azzardato a fare una cosa simile, non ne avrei avuto il coraggio. Eppure in quel preciso momento mi sentì libero.
Mi sentì libero di osare, libero dalle catene che mi ero costruito nell'arco degli anni, mi sentì diverso, una persona completamente nuova che il giorno dopo si sarebbe completamente dissolta nel nulla. E lì per lì non mi importò nemmeno di come avrei dovuto fare per tornare a casa a fine serata. Persino i miei pensieri presero a sfumare, i miei movimenti non ne volevano sapere di cessare e così diventai man mano il padrone della pista.
Ad un tratto sentì qualcuno afferrarmi per la vita, un caldo fiato impestato d'alcool, prese a soffiarmi sul collo, provocando brividi lungo tutta la mia schiena, portandomi a sospirare. Mi voltai, continuando muovere sensualmente i fianchi, ritrovandomi poi il volto di Jeon Jungkook davanti. Mi sarebbe stato impossibile non riconoscerlo, nonostante l'alcool in corpo, lo avrei riconosciuto anche da bendato. Quegli occhi così belli ed intensi, quello sguardo così penetrante che ogni giorno mi causava grandi fitte allo stomaco, mozzandomi il respiro.
E lì, completamente in balia del momento, quasi non mi resi conto quando mi ritrovai completamente attaccato al sul corpo, muscoloso e possente. Nonostante tutto il male che mi infliggeva ogni giorno, mi sentì protetto tra le sue braccia, così decisi per una volta di fregarmene. Il giorno dopo mi sarei sicuramente preso a schiaffi da solo, quello era certo, eppure decisi di non dirgli della mia vera identità. Decisi di fingermi un'altra persona che sarebbe sicuramente stata apprezzata più del mio vero me stesso, lui mi odiava quindi cosa ci avrei mai potuto guadagnare, rivelandomi? assolutamente nulla. Per quella sera, mi sarei fatto cullare dalle sue braccia, accarezzare dalle sue delicate mani e ammirare da quelle splendide pozze nere.
«ci siamo già visti da qualche parte, hai un viso conosciuto o sbaglio?» disse jungkook, guardando le mie labbra che si trovavano così vicine alle sue, da rendermi difficile persino respirare.
Facendo il finto pensieroso, dissi semplicemente. «no, non credo di averti mai visto.» e gli rivolsi un sorriso provocatorio, per poi leccare le mie labbra.
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Angolo a casoOkay scusate, questo capitolo è un po più corto dei precedenti, ma ho preferito dividere la serata in più parti per rendere al meglio.
Se volete sapere com'è vestito taehyung, c'è l'immagine ad inizio capitolo.
Detto questo vado a dormire,notte notte.💕
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dark dream || KookV
Fanfiction[COMPLETA] [Trama] Taehyung viene continuamente preso in giro da Jungkook e non capisce il motivo del suo comportamento sempre rude e maleducato. Insieme ai suoi due amici, Min Yoongi e Kim Namjoon, Jungkook si diverte a rovinare le giornate di Ta...