Epilogo^

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«o avanti, ma dove diavolo è finito?»gesticolai in preda al nervoso.

Jungkook era in ritardo, che strano.
Lo stavo aspettando da ormai quasi un'ora, avevamo un appuntamento al ristorante alle venti e ormai si erano fatte quasi le ventuno. Assurdo.

Non riusciva ad essere puntuale nemmeno il giorno del nostro anniversario, erano la bellezza di ben cinque anni di fidanzamento e convivevamo da due anni.

Presi il telefono e lo chiamai.

«risponde la segreteria telefonica del-»

«ma non è possibile. Ha staccato da lavoro due ore fa!»

Avevamo deciso di incontrarci direttamente al ristorante dopo il lavoro , proprio per evitare di fare tardi, e invece...

Dopo altri dieci minuti, sentì la porta aprirsi e vidi entrare Jungkook, con il fiatone e la fronte impregnata di sudore.
Ispezionò velocemente con lo sguardo, tutto il locale in ansia, fino ad arrivare a me.

Lasciò un sospiro di sollievo e sorrise, camminando nella mia direzione.

«hey amore, scusa il ritardo ma è successo un casino a lavoro e- Tae, cos'hai? »disse, guardandomi attentamente.

«Mezz'ora fa ho chiamato Jimin, e sai cosa mi ha detto? Che sei uscito da lavoro ben due ore e mezza fa insieme a Yoongi. Quindi, dove sei stato? >dissi.

Jungkook sbarrò gli occhi e impallidì.
«n-non ti fidi di me?»

Lo guardai male. «mi hai lasciato qui per un'ora, da solo ad aspettarti. Vorrei una spiegazione, preferibilmente vera, dopo cinque anni di relazione.»incrociai le braccia al petto.

«avanti Tae, possiamo evitare di litigate per una sera? Per favore, ordiniamo che sto morendo di fame.»cercò di cambiare discorso.

«Jungkook, se non mi dici immediatamente dove sei stato in tutto questo tempo, ti giuro che mi alzo e me ne vado e addio anniversario. Da quando hai iniziato questo tuo nuovo lavoro mi sento come se fossi invisibile, torni sempre tardi e ci vediamo si e no due ore al giorno, tempo in cui siamo entrambi stanchi morti e parliamo a malapena. L'unica sera che avevamo per noi e a cui tenevo tanto, tu hai deciso di presentarti tardi raccontandomi una cazzata e rovinando tutto. Quindi esigo una spiegazione plausibile.»

Jungkook sbuffò. «dio quanto sei insistente, Tae! Possiamo almeno parlarne dopo a casa? Non voglio intraprendere un tale discorso in mezzo a tutta questa gente.»

Mi alzai di scatto. <perfetto, andiamo.>

Jungkook mi prese per mano e mi strattonò, per farmi sedere di nuovo.
«non ci provare. Ho fatto i salti mortali per venire a questa cazzo di cena, quindi ora ti siedi e ceniamo. Quando avremo finito sarai libero di alzarti e a casa parleremo con calma. Non rovinare questa serata per le tue paranoie.»sussurrò con tono intimidatorio.

Strattonai il mio polso dalla sua presa, guardandolo male. «va bene, mangiamo. Ma non ti aspettare che finisca qui. Mi stai nascondendo qualcosa ed io lo scoprirò.»

*****

«cristo taehyung! Ma la vuoi smettere di ignorarmi? Rispondi, sto cercando di migliorare questa serata per entrambi! Se sapevo che sarebbe stato così, me ne sarei rimasto volentieri a lavoro invece di perdere tempo a litigare con te! »si innervosì.

«come se passassi veramente del tempo con me, se iniziassi a vivere in ufficio non cambierebbe quasi nulla.» ed era vero, ci vedevamo di rado ormai.

dark dream || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora