Capitolo 10^

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Ancora frastornato e ferito, mi alzai dal freddo pavimento del bagno e mi sciacquai il viso al lavandino, per poi rinfrescarmi anche i punti colpiti.

mi sarebbe un nuovo un livido sulla guancia che avrei dovuto coprire con il fondotinta di mia madre, prima che essa tornasse da lavoro. Se mai avesse dovuto vedere anche solo per sbaglio il mio viso in quelle condizioni, sarebbero stati guai. Era sempre stata molto protettiva nei miei confronti e aveva sempre voluto un bene dell'anima, ero il suo piccolo bimbo.

non sembrava essersene accorto nessuno in famiglia, mio padre era fin troppo impegnato per soffermarsi sul mio aspetto fisico e mio fratello Seokjin era sempre impegnato con l'università, quindi le poche volte che si trovava in casa, era impegnato o con lo studio, oppure riposava.

Mia madre invece essendo più libera, spesso si era ritrovata a chiedermi il motivo per cui zoppicassi, e lì mi ero ritrovato spesso a mentire inventando scuse su scuse come "sono semplicemente caduto, stai tranquilla mamma." oppure "ho preso una semplice storta, tranquilla" e puntualmente lei sembrava crederci dicendomi di fare attenzione.

Mi spezzava il cuore mentirle, ma è l'unica soluzione che mi veniva in mente.
Non avrei mai dirle la verità, avrei rischiato di accumulare il suo stress e l'avrei fatta sentire in colpa, per via del trasferimento e non me lo sarei mai potuto perdonare.

****
Alla fine decisi di non presentarmi a lezione e di entrare direttamente nell'ora successiva.

Continuai a pensare alle parole di Jungkook, e non riuscì comunque a comprendere il suo comportamento.
Un momento prima sembrava detestarmi, un momento dopo sembrava intento ad aiutarmi, per poi smentirsi da solo.
Nel mentre che aspettai il suono della campanella, andai alle macchinette per prendere una bottiglietta d'acqua e un pacchetto di wafer.

Per colpa dell'accaduto, non ero riuscito neanche a fare merenda, e per questo sentivo un buco nello stomaco. Dovevo mangiare.
Scartai il pacco di biscotti e iniziai a gustarli, in silenzio.
Ad un tratto, perso tra i miei pensieri non mi resi conto della figura robusta dietro le mie spalle, che si avvicinava al la mia figura, nel più estremo silenzio. Venni afferrato per un braccio e voltato con facilità. Mi spaventai per lo scatto improvviso, ma quando capì chi fosse, mi tranquillizzai.

«Jinnie, che cosa ci fai qui?!»esclamai felice di vederlo, ma guardandolo in maniera confusa. Non mi sarei mai aspettato di vederlo qui.

«Dio, taehyung che cosa diavolo hai fatto in faccia?»

Cazzo...

«oh... N-nente, sono scivolato in palestra, durante educazione fisica, ed ho sbattuto contro dei pesi. Tranquillo sto bene.» nascosi le mani tremanti dietro la schiena, per non far vedere il mio nervosismo.

Jin mi guardò un po incerto cercando di capire se stessi mentendo oppure no, per poi annuire semplicemente.

«okay. Per rispondere alla tua domanda, sono qui per riprenderti. Mamma si è dimenticata di avvisarti che oggi saremmo andati a trovare la nonna, non si sente molto bene, quindi andremo da lei e staremo per tutta la settimana a Taegu. Se non si riprenderà entro la fine della settimana, vadranno cosa fare. Probabilmente rimarremo per più tempo,non so dirti altro.»

«O dio, cosa ha la nonna?» domandai preoccupato.

«da quello che mi ha detto mamma, ieri ha avuto un capogiro mentre scendeva le scale, questo l'ha fatta sbilanciare e cadere, quindi ora è a letto con la gamba gonfia che le impedisce di camminare. Il dottore le ha detto di stare a riposo e di non fare sforzi. Noi andremo lì per tenerla sotto controllo ed aiutarla.»disse con sguardo dispiaciuto.

dark dream || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora