Capitolo 35^

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Taehyung pv

«tae!» sentì la voce di Minho, non feci in tempo a voltarmi che sentì le sue braccia circondarmi e stringermi.

Appena si allontanò, prese subito ad osservarmi da capo a piedi, i suoi occhi presero quasi a luccicare e riportando gli occhi nei miei, disse. « Dio Tae, sei bellissimo questa sera. O meglio, lo sei sempre, ma sta sera ti sei proprio superato. Sei magnifico.» e sul suo viso si stampò un timido sorriso.

«tutto merito di Jimin.»dissi, per poi indicare il mio amico che nel frattempo ci aveva raggiunto.

«ah non è vero, per renderti bello ho comunque bisogno di una buona base, e poi a te non manca niente. Sei solo un po' stupido, ma in fondo ti voglio bene, dai.»disse Jimin sdrammatizzando e mettendo sù un sorriso.

«mh, si jimin ha ragione.»disse minho, - coalizzandosi insiame al mio amico- contro di me, per poi scoppiare a ridere.
Mi girai di scatto, rivolgendogli una finta occhiataccia. «ah si? Benissimo, non penso tu voglia stare con uno stupido, quindi vai pure.» dissi per poi incrociare le braccia, girarmi verso l'entrata della casa immensa ed iniziare a camminare verso essa.

Non feci in tempo a fare due passi, che subito venni preso per un braccio, da Minho, e tirato indietro. Finì per sbattere contro il suo petto, i nostri visi vicini, potevo sentire il suo respiro infrangersi con il mio. Sarebbe stata una cosa romantica se solo avessi provato almeno un briciolo delle sensazioni che provavo con Lui...

Ad interrompere il momento fu Jimin, che come sempre mi salvava da momenti pressoché imbarazzanti. Prese a tossire in modo decisamente finto, giusto per far separare Minho da me.

«allora, che facciamo? entriamo? Oppure vogliamo restare tutta la sera qui?»disse il mio amico,  ridacchiando leggermente.

«o-oh, certamente, andiamo.»Minho ancora frastornato dal momento precedente, scosse la testa, decisamente troppo piena di pensieri.

«bene, andiamo allora!»e con questo, Jimin mi prese per la manica della camicia e mi trascinò dentro, in mezzo alla mischia di persone, impegnate a ballare e a bere, incuranti delle altre persone intorno a loro.

****

Jungkook pv

Li vidi, i loro sguardi intrecciati.
Notai come i loro occhi sembravano bramarsi e non riuscì a reggerlo.

Non desideravo altro che sprofondare in litri e litri di cemento fresco, sparire nel terreno e non riaffiorare più.

Non avevo neanche intenzione di andarci, a quella festa , eppure essendo organizzata da uno dei miei due migliori amici, non potei fare altro che accettare.

Non che non mi piacessero le feste, per carità, ma solo l'ipoteca idea di poter vedere taehyung, il mio taehyung, insieme ad un altro per tutta la sera, non mi ispirava affatto.

Vero, ovviamente non ci sarebbero stati solo loro due, ed è anche vero che vederli era più un ipotesi che un dato di fatto - visto la grandezza della casa in questione - ma anche notarli con la coda dell'occhio, di sfuggita, abbracciati e stretti l'uno all'altro, mi faceva scoppiare ogni organo presente nel corpo.

Ed appunto avevo più che ragione.

Le sue mani poggiate sui suoi fianchi, dove un tempo regnavano le mie.
Le sue labbra, a pochi centimetri dai miei cuscinetti dolci, preferiti.
I suoi occhi, immersi nel mio lago scuro, in cui tanto mi piaceva annegare e perdermi.

dark dream || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora