Capitolo 44^

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Taehyung pv

Due settimane dopo...

Stavo dormendo beatamente nel mio comodo letto, quando improvvisamente, sentì un forte peso su di me.

«buongiorno fiorellino! Non credi sia ora di alzarti?»sentì quasi urlare Hoseok, nel mio orecchio.

«mhh, Hobi levati, lasciami dormire...»mormorai io con la bocca impastata dal sonno.

«ti ha chiamato altre volte?»chiese lui sussurrando.

Mi svegliai improvvisamente del tutto, ascoltando quella domanda.

«si... Almeno altre dieci volte, questa notte. Verso le due però ho spento il telefono, la tentazione di rispondere era troppa...»mi alzai con il busto dal letto e fissai le coperte azzurre.

«mi dispiace, Tae... Per quanto può starmi sul cazzo, vedo l'amore nei tuoi occhi, ma vedo anche tanta sofferenza nello stargli lontano.»

Hoseok prese ad accarezzarmi una guancia, cercando di risollevarmi il morale.

«che ne dici di andare a fare colazione?sono due settimane che tocchi a stento il cibo, sei dimagrito molto. Sai, tua nonna è molto preoccupata, continua a chiedermi, cosa ti renda così triste.»

Ci pensai un po' su.
«beh, penso sia proprio il caso di mangiare qualcosa, non voglio che stia così in pensiero per me»sorrisi lievemente.

«dai, andiamo. »

*****

Jimin pv

Stavo cammiando tranquillamente per i corridoi, quando improvvisamente sentì chiamarmi dal fondo del corridoio.

Mi voltai incuriosito, ritrovandomi Min Yoongi poco più dietro di me, intento a sbaracciare.

«hey, Park! Ci si rivede, finalmente! Perché ho come l'impressione che tu mi stia evitando, ultimamente? Appena cerco di avvicinarmi, inizi a spollacchiare e poi scappi via. Puoi stare tranquillo, non ho intenzione di mangiarti.»

Merda!

«e-emh... Ma no, cosa vai dicendo? S-sono solo molto impegnato e- Devo andare assolutamente in classe, tra poco ho un compito importante, mi dispiace, ciao! »cercai di svignarmela con la scusa più banale dell'universo, ma prima di farla franca e correre via, sentì la sua mano afferrare il mio polso e trascinarmi con sé.

«Min, lasciami!»cercai di liberarmi, con scarsi risultati.

Ci ritrovammo davanti la porta di uno sgabuzzino, ormai fuori uso da parecchio per problemi di spazio, e mi ci fiondò dentro.

Accese la luce, abbastanza fioca, e ci ritrovammo con qualche centimetro a dividerci.
L'aria scarseggiava e subito iniziai a respirare in modo affannato, non so se per il poco ossigeno o se per lui.

«y-yoongi... Devo andare, fammi uscire. »sussurrai, perdendomi nei suoi occhi.

«Jimin, non dirmi cazzate, so benissimo che nella prossima ora hai buco. Ti ho cercato apposta.»disse, sussurrando sulle mie labbra.

Sentì il suo fiato, infrangersi sul mio ed il mio cuore, impazzire.

Sbarrai gli occhi e balbettai. «c-cos- c-come fai a s-saperlo?»

dark dream || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora