dark dream || KookV

Capitolo 33^

«quindi cosa ti ha detto Jin?» chiese Jimin camminandomi affianco, per il corridoio scolastico.
«ha accettato senza obiettare troppo, strano ma vero.»

«Non pensavo sarebbe stato così facile.» dissi, fiero di essere riuscito a convincere mio fratello in così poco tempo.

«non  hai detto niente al tuo ragazzo, vero?»chiese per poi guardarmi male.
«non c'è bisogno che glie lo dica io. Sai, è un grande amico di mio fratello.»dissi sorridendo in modo ironico.

Jimin sbuffò alzando gli occhi al cielo. «uffa... Non mi importa, anche se dovesse venire, tu ballerai comunque con me.»

« Jimin, non posso scaricarlo così!»dissi spazientito.
« Tae, da quando ti sei lasciato con jungkook ed hai conosciuto Minho, non mi consideri più. Sei cambiato troppo e non te ne rendi neanche conto, sorridi raramente ed io sono preoccupato per te, Tae. È vero non hai più pianto, ma da un mese a questa parte non ti ho neanche più visto felice. Felice davvero.»disse lui con sguardo serio.

«jimin, non dire cazzate.»dissi io con tono duro, innervosendomi.

«non sto dicendo cazzate. Non ti riconosco più, ti stai tenendo tutto dentro e prima o poi scoppierai. I tuoi occhi sono spenti e tristi e io lo vedo. Tae io ti conosco e so che non stai bene, lo percepisco e tu puoi dire che non è vero e mentire a te stesso ma in fondo sai che sto dicendo la verità. »disse guardandomi intensamente negli occhi.

Basta.

«cosa vuoi che ti dica, eh?! Okay, forse sono cambiato come dici tu, è vero! Ed è vero anche che il motivo di questo cambiamento sia lui, mi manca Jimin e non puoi immaginare quanto. Mi manca ogni giorno, ad ogni respiro. Non amo Minho e probabilmente mai lo farò e tu non sai quanto vorrei cambiare questa cosa. Tu non sai quante volte io mi sia svegliato nel bel mezzo della notte, gridando dopo aver sognato per l'ennesima volta di essere deriso dalla persona che amo e posso garantirti, che non e una bella sensazione! »dissi con tono, forse un po' troppo alto.

« Tae ti capisco, ma non puoi pretendere che tutto si risolvi solamente nascondendoti dietro ad una maschera. »disse per poi andarsene e lasciarmi solo con i miei pensieri.

E che cosa dovrei fare?

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Jungkook pv

Quel giorno aveva qualcosa  di strano, lo capì dai suoi lineamenti facciali, dalle sue spalle contratte e basse, dalla sua camminata così goffa, -più goffa del solito- dal colorito troppo pallido della sua pelle e dai suoi capelli, sempre perfettamente lisci ed ordinati, in quel momento, scompigliati ed appiccicati alla fronte.

Sembrava così pensieroso e triste, come se avesse appena realizzato qualcosa di terribile. Faceva male vederlo così, ma per una volta sapere che la causa del suo malessere non ero io, un po' mi rallegrava. Pensai egoisticamente: magari quel bimbo dalla faccia molle ha fatto qualche cosa di sbagliato, magari non è così perfetto come vuole far credere.
Ma poi mi ricredetti immediatamente, si sta comunque parlando di Taehyung, il ragazzo che amo più della mia stessa anima. Come potrei mai augurargli un male simile? In ballo c'è la sua felicità e sé per essere realmente felice ha bisogno di lui, a me sta bene. Se  Minho dovesse fare qualcosa di sbagliato, ci andrebbe in mezzo anche la sua felicità ed io non posso permetterlo. L'importante è che lui sia felice, il resto non conta.

E con questo pensiero a martellarmi la testa, lo seguì con lo sguardo.
Quel giorno non c'era nessuno ad attenderlo al cancello e la cosa più strana fu non vedere Jimin al suo fianco. Solitamente quando Minho non passava a prenderlo, faceva il percorso fino a casa con il suo amico, eppure quel giorno taehyung era completamente solo.

Senza farmi vedere, iniziai a seguirlo, non perché fossi uno stalker psicopatico, ma semplicemente per assicurarmi che arrivasse a casa sano e salvo. Non sembrava stare bene e pensare che sarebbe potuto succedergli qualcosa per strada, sicuramente non mi rassicurava.

A metà percorso infatti tentennò nel continuare, sembrava stesse per svenire, quindi mi avvicinai con il cuore in gola. Avevo così paura che si potesse far male, così prima che cadesse lo presi da dietro, sorreggendolo, stringendogli le braccia intorno al bacino.

Subito il calore del suo corpo mi pervase, mi era mancato così tanto averlo vicino, che quasi mi misi a piangere per le forti emozioni.

Il suo forte profumo di vaniglia misto alla fragola mi arrivò come una pugnalata dritta al cuore, dio, quanto mi è mancato...pensai.

Subito mi ripresi, quando lo sentì mugolare.
Lo presi in braccio e percosi il resto della strada verso casa sua.
Arrivato davanti casa, presi le chiavi dalla sua tasca dei pantaloni, sorreggendolo con un solo braccio per poi infilare le chiavi nella toppa ed aprire il portone che richiusi successivamente con un calcio.

Percosi le scale velocemente, per poi entrare in camera ed appoggiarlo sul letto.

Mi sembrò di vivere una sorta di déjàvu, ma quella volta finì tutto per il meglio. Questa volta non mi avrebbe perdonato.

Non mi avrebbe dato un'altra possibilità, non la meritavo.

Notai quanto fosse dimagrito, quanto fosse cambiato. Non stava affatto bene e questa cosa mi fece preoccupare in un modo stratosferico.

È tutta colpa mia.

L'ho rovinato.

È colpa mia.

Lo avrei dovuto lasciare libero fin da subito.

Perché sono così?

Cos'ho di sbagliato?!

Non l'ho mai meritato e mai lo meriterò.

Guarda come si è didotto per colpa mia...

Non potei fare altro che addossarmi tutta la colpa, perché in fondo era vero, ero stato io a ridurlo così.

Lo cambiai e gli misi un pigiama largo, preso dall'armadio, poi andai al piano inferiore e gli preparai velocemente una cioccolata calda, pulì tutto e poi glie la portai in camera, l'appoggiai sul comodino e scrissi su in foglietto trovato sulla scrivania.

Scusa per tutto, ancora.
Ho fatto quello che dovevo, ma come ben sai - ormai da troppo- mi manca il coraggio per restare e guardarti negli occhi. Non lo merito.
Riprenditi e mangia.
Tuo per sempre,
Jungkook.

Lo guardai per un'ultima volta, poi presi le mie cose e me ne andai, con un triste sorriso ad incorniciarmi le labbra.

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