dark dream || KookV

Capitolo 46^

Jungkook pv

Il giorno dopo...

Ero ancora sdraiato sul mio letto, taehyung continuava a rifiutare le mie telefonate, facendomi venire un esaurimento nervoso.

«come faccio a risolvere la questione, se non si degna nemmeno di rispondere?»mi misi le mani nei capelli, tirandoli.

Lanciai il telefono dall'altra parte del letto e affondai la testa nel cuscino.
Non lo chiamerò più mi sono stancato, è sempre la stessa storia ed io non ce la faccio a continuare così. Non faccio altro che inseguirlo, è un tira e molla continuo.
Ma poi ha davvero senso? Io lo amo si, ma forse non siamo fatti per stare insieme...

Mi addormentai con una massa di pensieri negativi a navigarmi in testa. Non scesi neanche a mangiare, non avevo fame, in verità la fame mi era passata da quando se n'era andato, ma questo era un altro paio di maniche.

A svegliarmi fu il continuo suonare del campanello, erano ormai le quattro del pomeriggio ed in casa non c'era nessuno. Erano tutti usciti per questioni private apparte yugyeom che dal nostro litigio cercava ogni scusa per starmi lontano ed uscire il più tempo possibile.

Mi alzai senza voglia dal letto e con lentezza, mi avvicinai alla porta d'ingresso al piano inferiore. Senza neanche vedere chi fosse, aprì la porta e per poco non mi venne un infarto.

«t-taehyung? che cosa ci fai qui?»chiesi incapace di dire altro.
Le mani mi tremavano e non avevo il coraggio di guardarlo in faccia ma lo feci comunque.

«hai finito di chiamarmi?»chiese lui.

Ah...

«si... S-scusa.»abbassai lo sguardo sui miei piedi.

Non ha neanche senso cercare di spiegarmi, ormai.

«sei venuto qui per dirmi questo? Potevi anche dirmelo per messaggio, avrei capito.»sentì i miei occhi inumidirsi.

Non devo piangere, no.

«non sarebbe stata la stessa cosa. Volevo vedere con i miei occhi se realmente stavi male come mi hanno detto, sai non si sa mai. »disse con tono freddo.

Sentì il cuore in gola.

È qui per ridere di me.

Alzai lo sguardo incrociando i miei occhi, pieni di lacrime, con i suoi, freddi e senza emozioni. Non è il mio taehyung...

«bene, mi hai visto. Sto di merda ed ora che hai soddisfatto la tua vista, te ne puoi anche andare. Tornatene a Daegu ed io tornerò da Yugyeom, tanto ti ho tradito no? Che ci fai qui? Vattene via e lasciami in pace!»ormai avevo iniziato a piangere come un bambino.

Le mie parole non erano affatto coerenti con il mio aspetto esteriore ed interiore,eppure volevo che se ne andasse non riuscivo a sopportare il suo sguardo accusatorio.

Cercai di chiudergli le porta la in faccia, ma il suo piede mi impedì di farlo. La riaprì ed entro in casa spintonandomi.

«non ti azzardare a parlarmi così, jungkook. Tutto questo casino è successo per colpa della tua testa vuota! Cosa ti costava venire da me e dirmi di non trovare più il cellulare? Sei sparito dalla faccia della terra per tre giorni, come pensi che abbia potuto prenderla? Per non parlare di quella sera in discoteca. Cristo jungkook io ero lì, ho visto tutto e non sto parlando del bacio, palesemente ricambiato, ma parlo soprattutto del modo spinto in cui stavate ballando, di come ti sussurrava nell'orecchio! mi hai preso per un deficente per caso?! Togliendo il fatto che era tutto un piano di Yugyeom, la cosa che mi ferisce di più è che tu ci sei stato! >mi urlò in faccia gesticolando.

e lui come fa a sapere queste cose?

«c-chi ti ha detto queste cose?»

«ha importanza? Davvero ti preoccupa più questo? Io ho una voglia incredibile di prenderti a testate e a te preoccupa più questa cazzata?»si avvicinò minaccioso.

«n-no... È solo che avevo deciso di lasciar perdere e non dirti più niente, lasciare semplicemente stare. Magari saresti stato meglio senza un coglione simile al tuo fianco. »abbassai lo sguardo.

«infatti non ho detto che ti perdonerò, sono troppo arrabbiato e stanco.»disse.

«anche io sono stanco,eppure quando sto insieme a te sento che ne vale la pena, ma forse dovremmo prenderci una pausa. »sorrisi sconfitto, guardandomi le mani.

«c-che?!»taehyung alzo lo sguardo.

«non facciamo altro che litigare, sono mesi che ci molliamo per ogni stupidaggine ed io non ce la faccio più. Mi fa male dirlo ma penso proprio di aver raggiunto il limite, una pausa farà bene ad entrambi.»

«non mi aspettavo che la conversazione prendesse una piega del genere, ma forse hai ragione, potremmo provare a stare lontani per un po' e vedere come va, magari stando lontani riusciremo a controllare di più i nostri sentimenti. »

Bene.

«Quindi è deciso?»

«si.» eppure il suo sguardo diceva il contrario.

«beh, allora ci si vede in giro...»dissi avvicinandomi alla porta per aprirgliela.

La sua mano mi fermò per il polso. «aspetta Jungkook... Posso avere un ultimo bacio? Tutto questo mi fa pensare che non avrò un'altra occasione per farlo...»sussurrò con gli occhi lucidi.

Non risposi, perché effettivamente, era il mio stesso presentimento. Mi avvicinai semplicemente con il viso, feci sfiorare i nostri nasi e congiunsi piano le nostre labbra.
Da semplice bacio a stampo qual'era, diventò un miscuglio di passione e lacrime, stavamo entrambi piangendo e il bacio divenne salato, sentivo le sue lacrime sulla mia lingua e desiderai affogare in quegli occhi in tempesta che tanto amavo e che tanto desideravo vedere.
Quando ci staccammo sentì ogni muscolo del mio corpo tendersi.

Era arrivato il momento.

«non sono più così tanto sicuro, sai?»sussurrò lui, appoggiando la fronte alla mia.

«sono convinto che ci farà bene.»dissi io, con la voce tremante.

«io no. Sono quasi certo che questo sia un addio e fa male saperlo. »pianse.

«taehyung se parti già pessimista come pretendi che possa andare bene? Proviamoci, se vedi che non funziona, torna da me ed io non esiterò a stringerti tra le mie bracccia. Okay? Ho bisogno di provarci.»cercai di rassicurarlo.

«s-si, ma non voglio altre persone in mezzo alla nostra relazione, pausa o meno, sono stato chiaro?»disse severo.

«si, sei stato chiaro.»dissi.

«bene, adesso quindi me ne dovrei andare...?»

«si...»dissi a malincuore.

«okay, ci si vede...»e così uscì da casa mia, senza guardarsi indietro.

Spero vada bene.

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