Capitolo 42^

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Taehyung pv

«mmh- kook... Dai, devo studiare - ah...»cercai di concentrarmi e leggere quella maledettissima pagina di storia dell'arte, che da ormai dieci minuti, era diventata la mia più grande nemica.

«shh Tae, lo so che lo vuoi, altrimenti ti saresti già scansato. Non rifiutare il mio tocco, il tuo amico lì sotto è d'accordo con me...»sussurrò lui, nel mio orecchio, continuando la sua tortura sul mio collo, ormai pieno di segni.

Sospirai frustrato.

«kookie, domani ho-mhh... L'interrogazione, non posso arrivare impreparato... Sì collaborativo, ti prego. Tanto tra una mezz'oretta finisco...»sussurrai a stento, con la voce fioca e le gambe tremanti.

Quanto avrei voluto lanciare quel maledettissimo libro chissà dove, per fiondarmi addosso a Jungkook e lasciarmi fare qualsiasi cosa.

Jungkook sbuffò e si allontanò dal mio collo per buttarsi, come un sacco di patate, sull'altro lato del letto, guardando il soffitto bianco. «e va bene, ma sappi che tra mezz'ora, quel libro farà una brutta fine. »disse, con un broncio infantile che toccava terra.

Ed io non vedo l'ora. Pensai.
Subito scossi la testa, sconvolto dai miei stessi pensieri.

Ma cosa vado a pensare...

«va bene. Grazie, kook.»dissi sorridendo.

Jungkook mi rivolse uno sguardo confuso. «per cosa...?»

«beh- per essere così paziente... Non è da tutti, e poi per essere qui con me. Ho sempre il terrore che te ne vada via da me, infondo non sono così speciale come credi. »feci un sorriso tirato.

Jungkook si alzò con il busto e si girò verso di me, guardandomi intensamente negli occhi, prese le mie mani tra le sue e mi rivolse uno sguardo serio. «Taehyung, non dire cazzate. Punto primo, aspettare è il minimo che possa fare. Non merito neanche di starti affianco, meriterei di aspettare anche cento anni e non avrei neanche il diritto di lamentarmi.
Punto due, come potrei mai andarmene?! Trovando qualcuno migliore di te? Impossibile, non esite nessuno migliore di te, ed anche se fosse, i miei occhi sono perennemente accecati da te.
E punto tre, sei un grandissimo stupido se pensi di non essere speciale. Tae, la tua più grande qualità è quella di essere capace di essere incredibilmente bello sia all'interno che all'esterno, come ben sai, questa non è una qualità che hanno in molti. Cosa dovrei farmene di un ragazzo bellissimo, ma con un cervello grande quanto una nocciolina? Assolutamente niente. Ognuno ha i propri difetti, ma anche quelli, in te, risultano perfetti. Ed ora smettila di farti pippe mentai e studia quella benedettissima pagina, prima che prenda quel libro e gli dia fuoco!»disse lui per poi ristendersi e darmi le spalle.

Sorrisi e ripresi a studiare, cercando di finire il prima possibile.

****

«sai, mi sono dimenticato di dirti che la settimana prossima verrà una grande amica di mia madre a stare da me. Porterà anche i suoi figli, sono dei miei grandi amici d'infanzia. Non li vedo da ben due anni, ci siamo persi un po' di vista ultimamente, ma non vedo l'ora di rivederli, per questo motivo non penso che sarò molto presente, sai, vorrei passare un po' di tempo con loro, spero non ti dispiaccia... »disse kook, arrotolando una ciocca dei miei capelli tra le sue dita.

«certo che non mi dispiace, sono contento che rivedrai dei tuoi amici, magari potresti farli conoscere anche a me!»sorrisi, baciandogli la fronte.

«certamente, ne sarei molto felice!»disse lui, elettrizzato.

Eravamo entrambi nudi, sdraiati sotto le calde coperte, con i nostri corpi attaccati.
Alla fine il libro aveva fatto seriamente una brutta fine, o almeno, appena finita l'ultima pagina, jungkook lo aveva chiuso con forza e lanciato sul pavimento, seguito poi dai nostri vestiti.

dark dream || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora