26. Nel capanno

89 8 1
                                    

È ormai passata una settimana dalla sentenza e ora sembra che la mia famiglia abbia raggiunto un equilibrio. Io e Murdoc ci siamo continuati a sentire e a vederci. Ogni notte passata insieme a lui mi sembrava di stare in paradiso.
Ma ormai, le vacanze invernali stanno finendo e io devo tornare a scuola.

....

《Devi tornarci per forza a scuola?》
Siamo stesi sul prato nel retro di casa di Murdoc. Sono le ultime ore che posso passare insieme a lui in libertà totale. 《Lo so Murdoc, dispiace anche a me... purtroppo devo andarci. Ma questo è l'ultimo anno, poi ti prometto che quest'estate staremo insieme tutti i giorni, tutte le ore che vorrai. Resisti per altri cinque mesi, nei fine settimana ci possiamo vedere però. Ti va?》dico giocando con i fili d'erba del prato. Murdoc continua a guardare le nuvole che stanno correndo nel cielo azzurro, coprendo ogni tanto i raggi del sole. 《Se non riuscissimo a rivederci in questi cinque mesi, ti prego... non dimenticarti di me.》Mi volto a guardare il ragazzo ma lui non fa lo stesso, continua a fissare il cielo. 《Murdoc, ma che stai dicendo? È ovvio che non ti dimenticherò... insomma, io ti... amo》dico con voce sincera. Murdoc sorride. 《Ti amo anche io Stu...》 poi, si avvicina al mio viso. Mi prende il labbro inferiore con i denti ma senza stringere, baciandomi poi dolcemente. Allungo le mani per prendergli il volto, salendo sul suo bacino a cavalcioni. 《Vorrei che qusti momenti non finissero mai...》mi sussurra all'orecchio, per poi scendere e iniziare a baciarmi il collo. 《Anch'io...》 dico con voce sottile. Poi, prendo i lembi della maglietta di Murdoc per togliergliela di dosso. Lui fa quello che voglio, lasciandosi andare. Mi tolgo la maglietta anche io poi, ci alziamo in piedi. Continuando a cercare le sue labbra affamato, passo dopo passo, andiamo a finire vicino alla casetta degli attrezzi che c'è in giardino. Murdoc apre la porta, ma senza staccarsi dalle mie labbra. Chiudendo velocemente il battente alle nostre spalle, ci stacchiamo per qualche istante dalle labbra di ognuno. 《Dove lo vuoi fare..?》mi chiede il più grande, avvinghiandomi il bacino con entrambe le mani, portandosi il mio corpo ancora più vicino al suo. Guardandomi attorno, cerco di trovare un posto perlomeno, comodo. Poi, noto una lunga asse di legno massiccio che si regge su due pilastri di cemento armato, proprio nel bel mezzo della casetta di legno. Con gli occhi, inizio a fissare la tavola, colma di oggettistica per il giardinaggio. Murdoc segue il mio sguardo, andando a posare gli occhi sul banco da lavoro. 《Ok》dice con aria maliziosa, poi incamminandosi verso il banco, sposta tutti gli oggetti che ci sono sulla superficie del mobile, facendo cadere qualche barattolo di vernice sul pavimento. Appena il ragazzo finisce, mi metto a sedere sul tavolo, mentre Murdoc rimane in piedi davanti a me. Ci baciamo di nuovo, prima sulle labbra poi scendo sul suo collo e poi sul petto. Scendo con le mani fino ad arrivare verso i suoi pantaloni. 《Sei così duro...》dico ansimando per l'eccitazione. Murdoc mi sorride eccitato. 《Avanti, slacciami i pantaloni...》 mi dice, continuando a guardarmi con sguardo malizioso. Faccio come mi dice e, aprendo il bottone dei suoi jeans, inizio a liberare il suo membro. Con le mani inizio a toccare la punta del suo sesso, poi scendo e con le dita inizio a fare il caratteristico movimento su e giù. Alzo lo sguardo puntandolo sulle sue pupille nere. Murdoc rimane fermo, cercando di trattenere qualche gemito ma ogni tanto gliene scappa uno. 《Sei bellissimo...》dico soffiando sulle sue labbra, avvicinandomi sempre di più al suo viso. Murdoc mi sorride, ha le gote leggermente rosse per l'eccitazione, e tiene ben saldo il suo labbro inferiore fra i suoi denti. Accarezzandomi il viso, mi guarda e mi bacia, tenendo fra entrambe le mani la mia nuca. Appena ci stacchiamo da ognuno, mi sdraio quasi del tutto sul bancone, appoggiandomi sui gomiti. 《Oh, vedo che sei impaziente...》 Guardandomi nelle pupille, Murdoc si abbassa verso di me, iniziandomi a togliere i boxer. Scendendo con le mani lungo la sua schiena, arrivo sulle sue natiche sode. 《Murdoc, sbrigati... ti voglio ora...》 dico soffiando soavemente sulle sue labbra. 《Non credi sia meglio... prepararti..?》 mi chiede il più grande, alzandosi da me. 《No, non ce n'è bisogno... non ce la faccio ad aspettare...》 dico, portandomi una mano sul viso, sentendo che i battiti del mio cuore si sono fatti più veloci. 《Sicuro..? N-non voglio farti male...》 ribadisce insicuro l'altro. Sorridendo compiaciuto da quella sua preoccupazione nei miei confronti, mi avvicino alle sue labbra. 《Ti voglio dentro di me ora... non posso aspettare un secondo di più...》 sussurro al suo orecchio. Sorridendo maliziosamente, Murdoc mi bacia dolcemente. Poi torniamo alla posizione iniziale. Murdoc con un po' di saliva si lubrifica per entrare dentro di me poi, con un colpo di reni, fa la sua entrata. Carne contro carne, i movimenti iniziano a farsi più veloci e sempre più intensi. Il piacere è alle stelle ormai e nessuno dei due riesce a trattenere i gemiti striduli e aggressivi allo stesso tempo.
《Mi piace possederti...》ruggisce Murdoc, continuando a muoversi dentro di me. Sorridendo, cerco di ribattere ma i gemiti di piacere me lo impediscono. Poi, entrambi raggiungiamo l'orgasmo. Murdoc viene dentro di me, mentre io vengo fra i nostri corpi nudi e leggermente sudati per la fatica. Prendendo un fazzoletto di carta, mi pulisco il ventre, mentre Murdoc esce dalla mia cavità.《Mi piace farlo con te nei posti più strani...》dico, rimettendomi i boxer e gettando nel pattume il fazzoletto sporco del mio liquido. Murdoc, rivestendosi in fretta, si avvicina al mio viso, lasciandomi un bacio sincero sulla guancia. 《E io adoro scoparti, amore...》 appena il ragazzo finisce di parlare, entrambi ci fermiamo.《Amore?》dico con espressione leggermente incredula. 《A-ah ehm...》 Murdoc non sa cosa dire, sembra essere quasi imbarazzato dalla situazione che si è appena creata.
《Tranquillo, nessun problema... mi sta bene se mi dai qualche nomignolo.》dico, porgendogli un sorriso gentile e sincero, continuandomi a rivestire.

Call Me By Your Name ~Studoc Fanfiction// GorillazDove le storie prendono vita. Scoprilo ora