9. Fumo bianco

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AHAHAHAHAH

Il furgone adesso, è un parco giochi. Ora una montagna russa. E adesso un oceano pieno di pesci strani.

I miei occhi inizia a farmi gli scherzi, mentre in bocca continuo a tenere la sigaretta preparata gentilmente dal mio "fratellone".

《Accidenti... è davvero buona questa... sigaretta...》dico continuando a tenere gli occhi socchiusi, sbuffando il fumo bianco dalle narici e dalla bocca. Murdoc inizia a ridere non appena sente la mia affermazione. 《Ahahahah, sigaretta?! Ma no! È una canna, Stuart! Ahahahah, mi fai morire...》strilla il più grande, continuando ad aspirare la sostanza che stiamo fumando. Io lo guardo con occhi rossi e umidi di lacrime. Lo guardo mentre tiene fra le labbra la sua canna, sbuffando il fumo dalla bocca in modo gentile e aggraziato. Entrambi fissiamo le nuvole bianche che escono dalla bocca del più grande. Appena raggiungono una certa altezza però, svaniscono nel nulla.
《Dimmi, non ne avevi mai provata una prima, vero?》mi chiede Murdoc, girandosi verso il sottoscritto. 《Già... è la mia prima volta... ihih》ridacchio, aspirando nuovamente dalla mia canna.
《Si vede...ehy, senti... la tua prima volta con una ragazza, invece, quando è stato?》continua Murdoc, incuriosito sempre di più a proposito della mia vita privata. 《Ehm... diciamo che non ho mai avuto una ragazza, ahahah... forse è il colore dei capelli che non attira...》dico, cercando di sviare il discorso il più in fretta possibile. Murdoc, rimane a guardarmi con occhi quasi sorpresi per la mia risposta. 《Mi stai dicendo che... Non hai mai avuto una ragazza?》insiste Murdoc, continuando ad aspirare la sua canna. 《S-sì... è così...》rispondo in modo incerto, abbassando lo sguardo in direzione dei miei piedi. Ad un tratto, sento una mano che mi tocca una coscia. Irrigidendomi, alzo lo sguardo lentamente per osservare meglio la scena. 《Tranquillo, c'è ancora tempo... sei giovane, hai ancora tutta la vita davanti...》sussurra Murdoc, avvicinandosi sempre di più a me, con quei suoi occhi rossi e lacrimanti, identici ai miei.
I nostri sguardi si incrociano, per poi cadere sulle labbra dell'altro. Nessuno dei due fiata.

La luce del sole ormai è svanita quasi del tutto, e fuori ha smesso anche di nevicare.
La cabina del furgoncino, nel mentre, si è riempita di fumo bianco che quasi ci impedisce di vedere al di là dei nostri nasi.
Murdoc però, sembra non volersi fermare e continua ad avvicinarsi a me.
Io non so che fare, riesco solo a guardare il ragazzo che si avvicina sempre di più al mio viso.

《EHY! CHE STATE FACENDO!?》.

Ad un tratto, una voce maschile, interrompe il silenzio che si era creato nel furgoncino. Murdoc si volta velocemente in direzione del suono, mentre io cerco di rintracciare con gli occhi, l'uomo che ci ha appena scoperti.
《Scappiamo!》grida Murdoc, afferrandomi per un braccio, per poi uscire insieme a me, dalla cabina del furgoncino.
Iniziamo così, una corsa frenetica in direzione di qualcosa o di qualcuno che ci possa salvare. 《Vieni! Entra qui dentro!》dice il più grande, lasciandomi davanti ad una macchina parcheggiata nella discarica. È un auto d'epoca, sembra essere una Camaro. Ha un fanale anteriore rotto e sullo sportello del guidatore, ci sono diversi buchi che interrompono la vernice nera opaca della carrozzeria, dovuti ad una possibile collisione con dei proiettili.

Velocemente, sia io che Murdoc, entriamo nell'auto. Il più grande inizia a cercare qualcosa, nello sportellino del cruscotto. 《Eccole!》esulta Murdoc, sventolando in aria delle chiavi arrugginite.
In men che non si dica, il ragazzo inserisce quest'ultime nel quadrante del cruscotto e, dopo un paio di tentativi, la macchina si accende. L'uomo che ci sta dando la caccia nel mentre, si sta avvicinando sempre più a noi, in compagnia di due cani al guinzaglio che non vogliono smettere di abbaiarci contro. Ma, con una manovra veloce e schietta, Murdoc riesce a salvarci le penne.
Sgommando, l'auto inizia a percorrere velocemente il deposito di auto vecchie, in direzione della recinzione della discarica, oltrepassandola con grandissima facilità, creando così, un buco enorme nel bel mezzo di essa.
《WOHOOO!》urla Murdoc, esultando per la fuga riuscita.
Io mi metto a ridere per tutta l'adrenalina che ho in corpo.
《Ce l'abbiamo fatta! Siamo salvi!》urlo anch'io, esultando.
Entrambi ridiamo fino a perdere il fiato: sia io che lui, siamo euforici per quello che è appena successo.
Una volta usciti dal deposito, Murdoc s'immette su di una strada poco illuminata, desertica, che porta al centro di Crawley.

Spingendo l'accelleratore a tavoletta, raggiungiamo casa mia in men che non si dica.
Una volta "parcheggiata" l'auto lungo la via, sia io che Murdoc scendiamo dalla vettura per raggiungere casa mia.
《È stato fantastico! Dovremmo rifarlo!》dico con voce euforica, con ancora le gambe tremolanti per l'adrenalina. Murdoc ride sentendo le mie parole, mentre ci avviciniamo in direzione del portone di casa. Appena inizio a cercare le chiavi per aprire il portone, vengo anticipato da qualcun'altro: mio padre. Con occhi sospettosi, aprendo l'uscio con fare schietto, l'uomo sovrasta le nostre figure con la sua ombra immensa e soffocante. Sia io che Murdoc smettiamo di ridere immediatamente, formando sui nostri volti un'espressione seria e preoccupata al tempo stesso.
《Allora?》ringhia mio padre, rimanendo sulla soglia del portone, appoggiando i suoi pugni sui suoi fianchi. 《C-che cosa..?》chiedo innocuamente, con un filo di voce. Mio padre aggrotta le sopracciglia, continuando a tenerci sotto tiro, con quelle sue pupille pungenti. 《Dove eravate finiti? Tua madre stava iniziando a preoccuparsi... e tu Stuart, lo sai che questo non va affatto bene.》ruggisce mio padre. Sia io che Murdoc non rispondiamo, iniziando a tremare per la paura. Ma per fortuna, la figura di mia madre appare sulla soglia del portone, schiodando i piedi di mio padre dal pavimento, in modo da farci entrare in casa. 《Suvvia caro, sono ragazzi...》ribatte la donna, prendendoci i giubbotti, per poi riporli sull'attaccapanni.
《Su, andatevi a lavare le mani: la cena è quasi pronta.》mi sorride mia madre, accarezzandomi il viso con il suo solito tocco gentile.

Call Me By Your Name ~Studoc Fanfiction// GorillazDove le storie prendono vita. Scoprilo ora