《Murdoc, aspetta!》pianto le punte delle scarpe nella neve, cercando di fermare la corsa del ragazzo.
Murdoc si volta a guardarmi con occhi perplessi. 《Ti fidi di me..?》mi chiede.-In verità non lo so...-
《Mh-mh...》mugolo incerto. Appena il ragazzo sente la mia specie di "approvazione", sul suo viso gli si forma una smorfia maliziosa davvero spaventosa.
《Bene! Allora non fare altre domande e seguimi!》. Murdoc aumenta il passo, mentre la neve inizia a cadere più velocemente.
Cercando di tenere il passo del più grande, non faccio domande, pur avendone parecchie in testa.
Ad un tratto, arrivati in un vicoletto buio che costeggia la strada principale, Murdoc ci si fionda dentro. Con il polso imprigionato nella mano nervuta dell'altro, sono costretto a seguirlo. Ho paura, sento dei brividi che iniziano a percorrere la mia schiena, mentre Murdoc avanza in direzione dell'unica luce presente in fondo al vicolo che stiamo percorrendo. 《Ehy, Cody!》grida il ragazzo di cui sono prigioniero. 《Oh oh! Canaglia! Che fine hai fatto? Ti hanno preso i piedi piatti, finalmente?》ridacchia il ragazzo che, evidentemente, conosce parecchio bene Murdoc.
《Nah, non mi hanno preso e non mi prenderanno mai, ne puoi stare certo!》risponde Murdoc, arrivando davanti al suo amico, continuandomi a trascinare con sé. 《E lui chi è?》chiede il ragazzo a me sconosciuto, indicandomi. Murdoc si volta per sorridermi, mentre io cerco riparo dietro alla sua ombra. 《È il mio fratellino adottivo, mi ha salvato la pelle da morte certa.》appena Murdoc finisce di parlare, il mio cervello inizia a dare i numeri.-Ha detto veramente che io sono il suo...-
《Fratellino adottivo? Salvato da morte certa? Ehy bello, ma che sta succedendo?》chiede perplesso questo "Cody", tanto amico di Murdoc.
《Sì, storia lunga. Un giorno ti racconterò. Senti, qui abbiamo bisogno di divertirci un po'... sai, i fratelli maggiori devono insegnare ai più piccoli come ci si diverte oggigiorno...》ammicca Murdoc, abbassando il tono di voce. Io continuo a guardare i due con occhi sgranati e confusi.
Dopo che Murdoc finisce di parlare, Cody sembra aver capito cosa intendesse il mio "fratellone". Lo vedo mettersi una mano nella tasca del suo giubbotto di jeans, cercando qualcosa al suo interno. Poi, dalla sua giacca, tira fuori un sacchetto trasparente, di plastica, contenente della roba strana. È un qualcosa di granulare, spesso e ha un colore verdognolo.
《Grazie amico!》prima che Murdoc possa afferrare la bustina, Cody ritrae la mano con scatto felino, iniziando a guardare Murdoc con un ghigno malefico. 《Sono venti sterline, fratello.》dice Cody, mostrando il palmo della mano a Murdoc. Quest'ultimo, sbuffando, tira fuori dalla tasca del suo giubbotto, la banconota un po' stropicciata, corrispondente alla cifra richiesta. Una volta fatto lo scambio, Murdoc mi riprende per il polso, ricominciando a camminare velocemente. 《M-murdoc...? C-che cosa c'è in quella bust-》non riesco a finire la frase che il più grande si volta in fretta verso di me, per tapparmi la bocca con una mano. 《Shh! Lo scoprirai quando arriveremo al mio nascondiglio segreto...》mi risponde Murdoc, abbassando il tono di voce.
Con occhi sgranati, guardo il più grande senza dire una parola. 《Ora seguimi e non fiatare, per favore...》conclude Murdoc, ricominciando a camminare. Io lo seguo, costretto dalla sua mano ossuta che non ha intenzione di lasciare il mio polso.Dopo un paio di isolati percorsi, finalmente arriviamo al nascondiglio di Murdoc: la discarica di auto arrugginite. 《Questo è il tuo nascondiglio..?》chiedo, con voce bassa. Murdoc non mi risponde, iniziando a camminare lungo la rete che circonda il posto. Io lo seguo, incuriosito. Poi, lo vedo che si ferma proprio davanti ad un punto della recinzione metallica. C'è un enorme buco scavato nella terra sotto alla rete.
《Ok, entro prima io e tu mi segui.》dice Murdoc, sicuro di riuscire a farmi fare una cosa simile. 《Cosa?! No, non se ne parla! Non possiamo farlo! È un reato, stiamo entrando in una zona a noi vietata! Non voglio finire in prigione a soli sedici anni!》inizio a lamentarmi. 《Smettila di piagnucolare ed entra dentro quella dannata recinzione!》la voce soffocata di Murdoc mi fa intendere che sono costretto a farlo, altri menti sono dolori per me.
Lentamente, guardandoci entrambi le spalle ripetutamente, iniziamo a strisciare sui gomiti, passando sotto la recinzione, sporcandoci i giubbotti di terriccio fangoso, misto neve.
Una volta arrivati dall'altra parte della recinzione, sia io che Murdoc cerchiamo di non farci vedere dal personale che lavora nella discarica, andandoci a nascondere dietro a delle carcasse arrugginite. 《Vieni, seguimi.》. Murdoc mi fa strada, cercando di stare il più possibile nascosto dietro alle vetture disossate da qualsiasi cosa. Velocemente, camminiamo furtivamente dietro alle auto abbandonate: sembriamo due agenti segreti che devono inseguire il nemico.《Ok, siamo arrivati.》. Entrambi, ci fermiamo davanti ad un furgoncino arrugginito, senza pneumatici e con qualche sedile ancora integro, più o meno.
Forzando la portiera anteriore della vettura, Murdoc mi fa entrare nel furgoncino abbandonato a se stesso, per primo.
《Ok, ora siamo al sicuro.》dice il più grande, chiudendo velocemente la portiera della vettura.
Il sole sta iniziando ad abbandonare la scena, lasciando posto sempre più alle nuvole colme di pioggia ghiacciata.《Allora, mi dici cosa c'è dentro a quella bustina adesso?》chiedo, mentre mi sistemo il giubbotto, sporco di terriccio sui gomiti. Murdoc mi sorride in modo malizioso, tirando fuori dalla tasca del suo giacchetto, la famosa bustina misteriosa. 《Qui dentro, ragazzo mio, c'è il divertimento di cui ti parlavo prima. Ora ti insegno come si fa, tranquillo.》conclude Murdoc, iniziando a sistemare gli "attrezzi da lavoro"sul cruscotto del furgoncino. Osservandolo all'opera, mi incuriosisco sempre di più, guardando Murdoc con occhi interessati. Lo vedo sbriciolare quella "sostanza" su di un velo di carta sottilissimo, aggiungendo poi una specie di cilindretto bianco in una estremità della sua opera. Lo guardo chiudere il tutto, arrotolando il sottilissimo velo di carta, formando un cilindro lungo qualche centimetro, per poi concludere il suo capolavoro con un'arricciata dell'ultima estremità di quella "sigaretta" strana.
《Ecco qui, questo è per te.》dice, porgendomi la sigarettina. Io, senza fare domande, la prendo fra le mani, iniziandola ad esaminare con gli occhi. Nel mentre, Murdoc ne fa un'altra simile alla mia, così ognuno ha la sua.¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤
Angolo autriceMi scuso per il ritardo dei capitoli ma sono tutti scritti al momento, e prima di pubblicarli, li rileggo un paio di volte per essere sicura che non ci siano errori. Insomma, è un procedimento lungo e faticoso 😅.
Giovedì e Venerdì sono stata a Lucca, per questo non ho potuto mandare avanti la storia, comunque spero che vi stia piacendo fino a questo punto ;3 ma la storia si farà più interessante a mano a mano che si andrà più avanti, ve lo garantisco :D.
Detto ciò, buona domenica a tutti!
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Call Me By Your Name ~Studoc Fanfiction// Gorillaz
FanfictionUn ragazzo di soli sedici anni si ritrova con un inaspettato sentimento, mai provato prima: amore per un altro ragazzo: un vagabondo di vent'anni. La famiglia non aiuta ma solo quella particolare "amicizia" con il più grande, lo distoglie dalla real...