29. Lacrime

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《Cazzo... sono già le sei... devo andare Murdoc, mia madre mi aspetta per cena... e domani ho scuola...》dico guardando l'orario. 《Ehy, aspetta...》il ragazzo mi ferma, afferrandomi un braccio. Alzo lo sguardo e noto che i suoi occhi mi stanno supplicando di rimanere. 《Ti prego... rimani insieme a me sta sera... ci penso io alla cena》
《Ma come faccio..? Domani ho scuola... Murdoc, mi piacerebbe tantissimo rimanere con te sta sera ma proprio non posso...》ribatto sfiorandogli la mano rimasta ancora aggrappata al mio braccio.
《Avanti, chiama tua madre e dille che stai qui sta sera. A scuola ti posso sempre accompagnare io, ho la macchina.》continua Murdoc, cercando di convincermi a rimanere. E alla fine cedo.《E va bene... ma domani mi devo svegliare presto... niente ore piccole... intesi?》 dico avvicinandomi al più grande. 《Va bene, te lo prometto. Sarò buono come un gattino.》ridacchiando, mi da un bacio sulle labbra.《Ora va a chiamare tua madre.》mi sussurra, continuando a fissare le mie labbra sottili.《Va bene.》Allontanandomi dal ragazzo, entro in casa per raggiungere il telefono fisso. Prendendo in mano la cornetta, digito il numero di casa mia e, dopo un paio di squilli, la donna risponde. Le dico che dopo scuola sono andato da Caley e poi da Murdoc, e siccome quest'ultimo è a casa da solo, vorrebbe che restassi con lui anche sta sera a dormire. La donna sembra essere dalla mia parte. Con un semplice "va bene" mi da il permesso di rimanere. Felice di come l'abbia presa, ringrazio mia madre e le do' la buonanotte, poi chiudo la chiamata.
Ritorno in giardino, dove Murdoc sta sfogliando la raccolta di poesie di Oscar Wilde che mi ha regalato.
《Ha detto che va bene. Anzi, mi è sembrato strano che non mi abbia fatto la solita predica del tipo: "Stuart ricordati che domani hai scuola! Non puoi distrarti così, è l'ultimo anno questo!"》dico sospirando, ritornando a sedermi sulla sedia fredda di fronte al più grande.《Beh, meglio così allora! Ehy, ti va una pizza?》mi chiede Murdoc, chiudendo il libro rimettendolo al suo posto. Annuendo, accetto la sua proposta.

Trascorsi una ventina di minuti dopo che Murdoc ha chiamato la pizzeria, il nostro ordine arriva.
《Ok, sta a sentire: "La notte della cometa", "Zombie Nightmare", "The Dead Next Door" e "Zombie Holocaust". Quale vuoi vedere?》
Sta sera, serata a tema film sugli Zombie, quelli che adoro di più. Mentre apro il mio cartone della pizza, lancio uno sguardo di sfida al più grande che tiene in mano le quattro videocassette che ha appena citato.
《Fammi vedere il più orribile e terrificante fra tutti.》dico, portandomi le braccia al torace.《E Zombi Nightmare sia!》eccitato, Murdoc infila la videocassetta nel videoregistratore. Dopo qualche secondo di standby, il film comincia. Murdoc, prendendo fra le mani il cartone della sua pizza, torna sul divano accanto a me.
Entrambi iniziamo a guardare lo schermo del televisore con occhi attenti e curiosi.

Dopo aver finito le nostre pizze, Murdoc raccoglie i cartoni e li appoggia sul pavimento della stanza.
《Vieni qui...》allungando un braccio, mi prende stretto al suo petto, stringendomi le spalle con un braccio. Rimaniamo in quella posizione per tutta la durata del film, fino ad arrivare verso i titoli di coda. Ma Murdoc non ce la fa a trattenersi. Sento la sua mano scendere lungo la mia schiena, fino ad arrivare sul mio didietro.《Murdoc...》sospiro.《Lo so, lo so... niente ore piccole... ma non sto facendo niente, sto solo... toccando!》ridacchia guardandomi dall'alto verso il basso. Sorridendo anch'io, allungo il collo per raggiungere il suo viso e dargli un bacio sulle labbra, ma l'altro sembra non volersi staccare così in fretta. Rapisce le mie labbra e la mia lingua in un bacio intenso, che dura qualche minuto. Poi, la mano di Murdoc si intrufola nei miei pantaloni, fino ad arrivare ai miei boxer.《Mi piaci con quella divisa addosso...》sussurra Murdoc staccandosi un istante dalle mie labbra. La sua mano intanto, è già arrivata alle mie parti intime. Sento le gambe tremare e il battito del mio cuore che accellera.《M-murdoc... T-ti prego...》sussurro, afferrando il polso della mano del più grande che sta girovagando lungo il mio membro, all'interno dei miei boxer. Poi, decido di lasciare stare la questione orario, andandomi a sedere a cavalcioni sull'altro. Senza staccarmi dalle sue labbra, gli prendo il viso fra le mani, stringendolo ancora di più alle mie labbra.《Non qui...》dice Murdoc, sentendo che alla fine, anche io sono disposto a farlo. Prendendo in mano il telecomando della televisione, il più grande spegne lo schermo che prima illuminava la stanza.
Prendendomi da dietro le ginocchia, rimanendo ben aggrappato al suo busto con le gambe, ci alziamo dal divano.
Murdoc inizia ad incamminarsi verso la sua stanza, portandomi in braccio sul suo letto. Non appena mi accascio sul materasso, entrambi ci togliamo gli indumenti, solamente di ingombro in questo momento. Li lanciamo per terra, dove capita, senza darci troppo peso su dove finiscono. Aggrappandomi al collo di Murdoc, ritorno a baciarlo sulle labbra ormai divenute rosso fuoco. Togliendosi i boxer, il più grande sale anche lui sul materasso. Io sotto mentre lui sopra.
Inumidendosi due dita con la saliva, Murdoc inizia a prepararmi. Ansimando leggermente, i miei occhi vanno a finire sul membro di Murdoc. Allungando una mano, decido di prenderlo e iniziarci a giocare. Prima una movimento manuale veloce, poi lo raggiungo con la bocca. Mentre faccio ciò, il più grande afferra la mia nuca, aiutandomi a fare il movimento più veloce.
《Oh sì... Stuart, ti amo da morire... mmh》ringhia il più grande, socchiudendo gli occhi per godersi il momento. Dopodichè, Murdoc decide che è giunto il momento che entrambi i nostri corpi si uniscano.
Lentamente, inizia a penetrarmi, prima piano poi più veloce. 《Stuart...》continuando a spingere, Murdoc incurva la schiena per metterci più forza. 《S-stuart...》ad un tratto, la sua voce inizia a farsi più fragile, quasi come se stesse per piangere. Facendo finta di niente, raggiungo le sue mani per afferrarle fra le mie. Gliele bacio sul dorso e, alzando gli occhi verso di lui, noto che Murdoc non sembra essere al cento per cento delle sue forze.
《S-stuart...》 poi, il ragazzo si accascia sul sottoscritto, iniziando a piangere disperatamente. 《Murdoc? Che succede?》 dico preoccupato, abbracciando il capo del più grande per consolarlo. 《T-ti prego... non dimenticarti di me...》 singhiozza il più grande, continuando a tenere la testa fra le mie braccia. Alzandomi sui gomiti, gli prendo il viso fra le mani. Noto i suoi occhi colmi di lacrime, rossi e tristi. 《Ma che stai dicendo? Come posso dimenticarmi di te?》 dico con voce perplessa. Il più grande, alzando gli occhi verso di me, inizia a guardarmi. 《N-non lo so... ma tu non lo fare, ti prego...》 poi, la sua voce sparisce in un singhiozzo disperato, pieno di tristezza che toglie al più grande la possibilità di parlarmi ancora. 《Oh Murdoc... non lo farò mai, te lo prometto.》Stringo forte le sue spalle al mio petto, appoggiando la mia testa su quella del più grande. Tutto questo è surreale per me: chi l'avrebbe mai detto che un ragazzo forte come Murdoc, sia così intimorito e spaventato dall'essere abbandonato? Forse mi sta nascondendo una fase del suo passato così crudele e orribile, che nemmeno lui in persona riesce a trovare il coraggio di raccontare quella parte di se stesso.

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//Raga, ma quant'è bello quel quadro? Io lo adoro!
Basta, ora me ne vado... ciao...//

Call Me By Your Name ~Studoc Fanfiction// GorillazDove le storie prendono vita. Scoprilo ora