Jimin
Era un giorno come tutti gli altri, si poteva percepire una grande serenità, tutto sembrava andare per il verso giusto, fin a quando qualcosa cambiò.
Mentre leggevo tranquillamente uno dei miei libri, sentii una voce che mi diceva di andare nella Stanza Suprema, un luogo dove erano riuniti coloro che appartenevano alla prima gerarchia, i Serafini, i Cherubini e i Troni.
Ero stupito poiché era molto strano ricevere una tale comunicazione, tuttavia posai il mio adorato libro e facendomi coraggio, andai.
Non appena entrai però non vidi ciò che mi aspettai, poiché tutti sapevano che lì si trovavano i Supremi, ma io non vidi nessuno, era tutto buio.
"Park Jimin" sentii d'improvviso, questa voce mi mise un po' di terrore poiché era molto cupa e profonda
"Oramai sono centotretatré anni che sei un Angelo e appartieni alla terza gerarchia, sappiamo che hai molte potenzialità " continuò
"Abbiamo un compito per te" disse un'altra voce sempre molto cupa
"Dovrai andare sulla Terra e prendere sotto tua custodia un giovane ragazzo, Jeon Jungkook"
Cosa?
"Dovrai cercare di aiutarlo, di proteggerlo da sé stesso e di riportarlo sulla retta via" continuò
Non riuscivo a dire nulla, non potevo credere a ciò che mi stavano dicendo, scendere sulla Terra?
"Se ciò accadrà potrai ricevere le Ali Supreme e unirti a noi, alla prima gerarchia"
Non ci posso credere
"Ma se ciò non accadrà, vetrai privato delle piccole ali che possiedi e morirai" disse poi
Perdere le ali? Morire?
Provai a dire qualcosa, ma per lo stupore, la gioia e la paura allo stesso tempo, quasi non riuscivo
"M-ma p-perché io?" dissi con voce molto, molto bassa
"Come già detto, sappiamo che hai delle potenzialità, sei l' Angelo più piccolo qui, ma nonostante questo, ti seri rivelato essere molto più capace di altri, anche quelli della seconda gerarchia, quindi dovrai fare ciò che ti diciamo"
"Questo è il ragazzo di cui ti occuperai"
All'improvviso si materializzò una sorta di vetro su cui era rappresentata la figura del ragazzo
Aveva uno sguardo molto strano, sembrava non provare alcuna emozione, come se fosse assente...
"Cosa dovrò fare esattamente?" chiesi poi
"Ti porteremo lì, vivrai con lui e dovrai cercare di aiutarlo, di fargli provare di nuovo emozioni che ha dimenticato, ha avuto un passato tormentato, ha perso la madre a causa di suo padre violento e successivamente si è ucciso" disse uno di loro
"Vivere con lui? Ma non vorrà mai" dissi poi io
"Questo è il primo compito, devi farti accettare"
"Ma-"
"Niente ma" rispose all'improvviso un altro facendomi sobbalzare
"Devi fare ciò che ti abbiamo detto"
"Va bene, farò del mio meglio" risposi
"Bravo piccolo Angelo... Un'altra cosa, non potrai usare i tuoi poteri angelici sulla Terra, le ali le potrai utilizzare se ti va, ma per il resto sarai come un comune mortale"
"Quindi-" cercai di dire io
"Quindi non potrai incantarlo con i tuoi occhi" rispose poi
Sarà più difficile di quanto pensassi senza i miei poteri
"Quando comincerò?" chiesi poi
"Ora"
"O-ora?"
"Vai Park Jimin, porta a termine il tuo compito, avrai due mesi per fare ciò"
E fu così che un vortice mi risucchiò portandomi nel pianeta chiamato Terra
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𝖄𝖔𝖚𝖗 𝕬𝖓𝖌𝖊𝖑
FanfictionDove Jimin è incaricato di far ritornare a vivere Jungkook "𝐽𝑖𝑚𝑖𝑛 𝑛𝑜! 𝑇𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑔𝑜"