CAPITOLO X

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Jungkook

Quel nano malefico mi aveva fatto proprio incazzare con l'acqua

Ma angelo dove? Forse è più un demone

Però devo ammettere che non mi era dispiaciuta la colazione, soprattutto per come ha chiamato la cioccolata,mi aveva fatto ricordare mia madre...

A causa di quel bastardo l'ho persa e sempre a causa sua sono diventato così, senza emozioni, incapace di provare alcun tipo di sentimento...

Dopo aver finito di mangiare mi andai a finire di preparare per poi andare in quella maledetta scuola

"Nano, io devo andare a scuola" lo avvisai

"Lo so, vengo con te" mi disse sorridendo

"Scordatelo"

Non poteva venire con me

"Certo" continuò lui

"Assolutamente no, te lo puoi scordare"

"Come pensi che ti possa aiutare se non vengo con te? Devo osservare un po' di cose" mi disse lui andando verso la porta

"Andiamo?"

Che cazzo

"Dai muoviti che fai tardi"

Lo sorpassai dandogli uno sguardo di fuoco, aprii la porta e uscii

Lui mi seguì e all'improvviso cominciò a parlare

"Che anno fai?"

"Che ti frega?" risposi acido

"Dai Jungkookie vedrai che sarà divertente con me vicino, allora?"

"Il terzo"

"Hai degli amici?" mi chiese poi

"Ma perché non ti fai gli affari tuoi nano?" risposi incazzato

"Come sei antipatico" mi guardò male

"Non ho bisogno di amici, contento?"

Nel frattempo eravamo arrivati, la scuola distava circa dieci minuti da casa mia, entrai, o meglio, entrammo, anche se nessuno poteva vederlo tranne me, e mi avviai verso la mia classe camminando per i corridoi, lui mi seguì

Fortunatamente non c'era tanta gente quindi arrivai senza alcun problema nella mia aula

Non bussai,entrai direttamente dato che era ancora un po' presto e non c'era mai nessuno a quell'ora, camminai verso il fondo della classe ed occupai l'ultimo banco

"Ma perché ti siedi così indietro?"

"Ma perché non stai un po' zitto, nano?" gli dissi

Si stava arrabbiando, il viso era quasi rosso

"Se vuoi ti puoi sedere, tanto nessuno osa avvicinarsi" dissi prendendo posto

"Come mai?" domandò curioso

"Osserva"

Stavano cominciando ad entrare alcuni ragazzi ed uno di loro si avvicinò a noi, o meglio, a me

"Scusa, il posto è libero?"

Era un ragazzo non molto alto, forse un po' di più del nano, aveva i capelli rossi e un sorriso che mi faceva innervosire solamente

Che cazzo hai da sorridere a prima mattina?

"Il posto è libero, ma non rompere il cazzo e siediti da un'altra parte" gli dissi con uno sguardo gelido

Lui mi guardò un po' male e se ne andò

Il nano nel frattempo era rimasto a guardare, si era soffermato  su quel ragazzino

"Visto?" gli dissi ghignando

"Ma sei proprio un antipatico, in fondo voleva solamente sedersi qui, l'hai trattato malissimo" mi disse arrabbiato

"Gli ho solamente detto di sedersi da un'altra parte, nano, ci sono tanti posti, ora stai zitto perché mi prendono per pazzo se vedono che parlo da solo"

"Non sei pazzo, sei un antipatico, arrogante e scorbutico, ragazzino" continuò ancora arrabbiato

"Zitto" gli sussurai dato che in quel momento era entrata quella vecchiaccia della professoressa

"Quanto è brutta" sussurai

"Ma perché ha quella faccia? Sembra che non abbia mai sorriso in vita sua" disse poi il nano

"Probabilmente è così" dissi  io

"Allora è la faccia che avrai tu, tra poco" girò lo sguardo verso di me e sorrise maleficamente

"Vai a fotterti" lo guardai male

"JEON? Cos'ha da parlare, da solo poi" gridò all'improvviso quella specie di donna

"Porca puttana" sussurai

"Non dire le parolacce " mi sgridò pure quel nano vicino a me

Hanno rotto tutti e due

"Niente prof" risposi cercando di contenermi

"Ascolta la lezione invece di parlare"

Si girò e approfittando di ciò gli lanciai tre palline di carta in testa

Nessuno se ne accorse perché stavano appiccicati ai libri sui banchi

"Non puoi fare così" disse il nano

"Se ora non stai zitto, farai una brutta fine"

Non poté rispondere poiché la professoressa cominciò a piegare con quella sua voce stridula e irritante,così gli feci il segno del silenzio con l'indice sulla bocca e non disse più nulla

"Antipatico" borbottò

Mentre stavo fingendo di ascoltare quella noiosa lezione, all'improvviso si alzò e cominciò a camminare per l'aula, si mise vicino alla professoressa e anche se era un nano la superava di molto

Lo guardai male, doveva stare fermo e lui anche se si accorgeva dei miei sguardi non mi dava retta

Fortunatamente la campanella dopo due ore suonò, come avevo fatto a sopravvivere con quella vecchia non lo so, anzi, forse si, la seconda ora l'avevo trascorsa a dormire, molto semplicemente

"JEON la prossima volta che vuole dormire si accomodi fuori" mi disse ancora quella donna marcando il mio cognome

"Senz'altro" le dissi porgendole uno dei miei sorrisi falsi

Era allibita, non si aspettava che la rispondessi,ma doveva imparare anche lei com'ero fatto, non mi importava nulla di quello che mi dicevano, se una cosa la voglio fare, la faccio, se no, non la faccio

Prese la sua borsa e poi uscì dalla classe

"Simpatica la tua prof" disse il nano ridendo

"Tantissimo,la prossima volta cerca di stare fermo e non andare in giro, grazie" gli dissi poi

"Ma mi stavo annoiando" si imbronciò lui

Sembra un bambino quando lo fa

"Cazzi tuoi, ora andiamo, devo andare in un'altra classe, muoviti"

Mi seguì borbottando alle mie spalle

"Perché non ti scusi con quel ragazzo? Guarda è lì" mi disse indicando il punto dove si trovava insieme a due altri ragazzi

"Mai, andiamo ora"

Detto questo mi avviai non permettendogli di dire nulla più

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Cuoricini vi è piaciuto il capitolo? Spero di sì, al prossimo❤️

Un bacino ❤️

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