CAPITOLO XXVI

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Jungkook

Correvo, correvo, correvo a più non posso, non mi importava nulla in quel momento, volevo solamente dimenticarlo

trovarlo

Le lacrime continuavano a scendere sul mio viso, oramai non vedevo neanche più dove stavo andando

Era da tanto tempo che non piangevo, quasi non ricordavo cosa si provasse ad avere delle gocce calde e salate che ti scorrevano sul viso

Negli anni della mia adolescenza, nessuno era riuscito a farmi piangere, a farmi diventare così debole, eppure lui...

Lui l'aveva fatto

Lui che con un solo singolo sguardo era riuscito a farmi sentire una nullità, a farmi sentire una merda e a dir la verità non sapevo neanche io il motivo

Perché ha reagito così? Perché io sto reagendo così?

In fondo non era la prima volta che facevo una cosa del genere, non mi ero mai sentito così... in colpa

La cosa che non mi sapevo spiegare però era la sua reazione

Mi era sembrata troppo strana, come quella volta che Hoseok mi venne addosso abbracciandomi

Lui pensava che non lo stessi guardando, ma no, vidi tutto

Come potevo non farlo, da quando era venuto, ogni singola cosa si collegava a lui, mi era impossibile non ammirare la sua bellezza

Bellezza però non derivata dal suo essere angelo, era bello lui, lui e basta

Con i suoi morbidi capelli biondi, con gli occhioni azzurri e con quelle labbra che sembravano dei boccioli

Quella volta, vidi come il suo tenero viso divenne d'un tratto imbronciato, allarmato...

E non so perché ma ero  felice in quel momento, non so, ma mi piaceva la sua reazione quando qualcuno mi si avvicinava troppo

Nonotante stessi correndo a più non posso, non riuscivo a dimenticarlo, anzi, mi veniva ancora di più in mente

Chissà cosa starà facendo... Starà bene? Starà male? Mi starà pensando? Se ne sarà andato?

Alla mia ultima domanda, cominciai a piangere ancora di più, non riuscivo ad immaginare un Jungkook, senza il suo angioletto

Come avrei fatto senza di lui?

Da quando era arrivato, la mia vita era cambiata del tutto

Me ne ero reso conto, avevo perfino degli amici che sembravano volermi bene

Io, Jeon Jungkook, che per anni ha evitato il contatto umano, ha degli amici...

Era stato tutto grazie a lui, mi stava cambiando, cosa che io inizialmente non volevo

Continuavo a correre senza una meta precisa

All'improvviso dinanzi a me, vidi una luce, anzi,  più luci

Erano forti, quasi ti accecavano

Rimasi a guardarle, non riuscivo a fare niente, ero paralizzato

Dopo qualche secondo mi resi conto che era una macchina

La mia testa mi diceva di spostarmi, ma il mio corpo non reagiva

Fin a quando sentii un urlo straziante, era il suo, quello del mio angelo e poi subito dopo... buio

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Vi aspetto al prossimo capitolo amori

Un bacino ❤️

𝖄𝖔𝖚𝖗 𝕬𝖓𝖌𝖊𝖑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora