CAPITOLO XII

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Jimin

"A che stai pensando?" domandò Jungkook

Dopo quella sera passarono circa due settimane, ma in quei giorni non c'era stato alcun cambiamento

Jungkook continuava ad essere quel ragazzo freddo e antipatico. Avevo cercato di fargli fare amicizia, ma niente, se si avvicinava qualcuno lo allontanava con i suoi modi sgarbati, dicendo continue parolacce

Non sapevo cosa fare, come comportarmi, perché andando avanti così non sarei riuscito a portare avanti il mio compito

Non mi dispiaceva per le ali e neanche perché sarei potuto morire, il motivo era che volevo veramente vedere quel ragazzo felice, farlo ritornare a vivere, perché si, mi ero affezionato molto a lui

Nonostante non mi trattasse un granché, nonostante mi chiamasse in continuazione nano e nonostante mi facesse qualche dispetto, gli stavo cominciando a volere bene...

"A niente Jungkookie" risposi guardando a terra

"Dai, andiamo a casa" annuii seguendolo

Mentre stavamo camminando per i corridoi della scuola vidi un ragazzo, era grossissimo, aveva dei muscoli enormi... Se mi avesse solo sfiorato probabilmente sarei morto all'istante

"Woo ma chi è quello?" domandai al ragazzo vicino a me

"Chi?" chiese lui

"Quello, ha dei muscoli enormi, non ne avevo mai visti di così"

Jungkook guardò nel punto in cui gli avevo indicato,poi distolse lo sguardo guardandomi male

Ma che ho fatto?

"È Wonho, il capitano della squadra di rugby" mi rispose continuando a camminare senza aspettarmi

"Jungkookie aspettami" gli urlai

"Non è colpa mia se ti sei incantato" sussurrò ancora guardandomi male

"Lo conosci? È un tuo amico?" gli chiesi

Magari sarebbero potuti diventarlo, così avrebbe cominciato ad avere amici, non so...

"No, perché ti interessa?" mi domandò scocciato

Nel frattempo eravamo arrivati a casa, quel giorno le lezioni erano terminate più tardi, quindi aveva mangiato a scuola, infatti andò a metteresi subito sul divano

"Eh?" dissi io non capendo

Questo non sta bene

"Lascia stare" mi disse poi

"Te l'ho chiesto perché magari potresti cominciare ad avere qualche amico, dato che non ne hai nemmeno uno"

"Ancora con questa storia? Ti ho detto che sto bene così"

"Si ma non puoi rimanere sempre da so-"

"Basta, finiscila, non puoi dirmi ciò che devo fare, hai capito?"

Mi disse quelle parole con un tono, non so... troppo cattivo

Mi aveva ferito, alla fine io volevo solamente aiutarlo

"Scusami se cerco di aiutarti" gli dissi con ironia

"Nessuno ha chiesto il tuo aiuto, io di certo non ti ho detto di venire qui a farmi da sorvegliante, chiaro?"

Mi stava facendo veramente male e non sapevo neanche io il perché, in fondo è solo un ragazzino antipatico e maleducato

"Guarda che neanche io volevo venire, mi hanno mandato, chiaro?" gli dissi poi io

Alla collera si stava aggiungendo la rabbia, non sapevo più come controllarmi

"E allora perché non te ne vai?" mi disse ad un certo punto lui urlando

Stavo per rispondergli male,ma poi feci un grande respiro e cercai di calmarmi

"Sai che c'è? Me ne vado, hai ragione, ho cercato di aiutarti, di farti provare un minimo di emozioni in queste due settimane che sono trascorse, ma tu niente, mi hai solamente trattato male, ma va bene così, però ricorda Jungkook che andando avanti così rimarrai da solo, ancor di più di come lo sei ora "

Detto ciò, lo guardai per un'ultima volta negli occhi, lui non disse nulla, così mi girai e me ne andai

Ora voglio proprio vedere come farai senza di me

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E così il nostro angioletto se n'è andato... Cosa farà ora Jungkook?

Per scoprirlo dovete leggere il prossimo capitolo😊

Un bacino❤️

𝖄𝖔𝖚𝖗 𝕬𝖓𝖌𝖊𝖑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora