CAPITOLO VII

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Jungkook

Era da tanto tempo che non venivo al mare e grazie al nano ci ero ritornato

Mentre stavamo guardando il panorama mi fece una domanda

"Vuoi vedere una cosa?"

"Cosa?" domandai io

"Rispondi Jungkookie, si o no?" disse lui

"Se non mi dici cosa non rispondo" contestai io

"Uffa come sei noioso, te la faccio vedere lo stesso"

All'improvviso si alzò e dalla sua schiena sbucarono le ali

Non potevo ancora crederci, erano meravigliose, bianche ed enormi

Poi cominciò man mano ad allontanarsi dalla sabbia per iniziare a volare avanti e indietro

Rideva, sembrava un bambino

"Ti piacciono Jungkookie?" mi chiese continuando a sorridere

Dovevo ammettere che era davvero carino

"Ma se qualcuno ti vede?" domandai, dimenticandomi che solo io potevo

"Jungkookie ricordi? Nessuno mi può vedere, tranne te, allora, ti piacciono?" continuò ancora

"Si, ora sembri un vero angelo, nano" dissi io

Smise di volare e venne verso di me

"Queste però non sono così belle" affermò lui

"Lo sono invece"

Mi uscirono queste parole senza averci neanche pensato

"Grazie Jungkookie, ma le Ali Supreme  sono molto più belle e un po' più grandi" continuò lui

"Ali Supreme?"

Non ci stavo capendo un granché

"Si, quelle della prima gerarchia, ricordi?"

"A me piacciono così" dissi poi io

Perché ho detto così?

"Come sei gentile Jungkookie, facciamo passi in avanti" disse lui sorridendo

Mi dispiace, ma no

"Andiamo ora si è fatto tardi"

"E va bene" mi disse lui con un broncio

"Andiamo a piedi, non ho voglia di prendere l'autobus"

"Ce la fai a camminare ragazzino?" mi chiese

"Guarda i miei muscoli e ripetimi poi se ce la faccio oppure no" affermai ghignando

"Non ci tengo, grazie" rispose lui scocciato

"Guarda che ci perdi tu eh" continuai

Si stava arrabbiando

"Ragazzino muoviamoci ora" cominciò a camminare superandomi

Dopo circa dieci minuti arrivammo

"Sto morendo di fame" dissi all'improvviso

"Quindi?" domandò lui guardandomi

"Quindi ora orndino una pizza" affermai prendendo il telefono

"Lo sai che ti fa mal-"

"Zitto nano, sto chiamando"

Mi voltai dalla parte opposta alla sua e feci il mio ordine, quando finii la telefonata sentivo che stava borbottando

"Che dici?" domandai con un sopracciglio alzato

"Niente" rispose lui

Mi avvicinai di più per cercare di intimorirlo

"Che hai detto?" gli chiesi ancora

"Ti ho detto niente" insisteva lui

Mi avvicinai ancora di più, i nostri volti erano ad un palmo di distanza, ma a quanto pare non aveva paura, anzi, mi stava sfidando, lo capii dagli occhi, erano diventati di un colore più scuro

"Te lo ripeto di nuovo, cosa hai detto nano?"

"Che ti fa male mangiare sempre quella roba e che sei un antipatico e arrogante" disse poi lui

Non riuscii a rispondere che il campanello suonò, segno che era arrivata la pizza

Pagai il fattorino e mi diressi in cucina per mangiarla

Lui rimase in salotto mentre io consumai il mio pasto  in pochissimo tempo per la fame che avevo

Successivamente lo raggiunsi in salotto e vidi che stava guardando un programma in tv

"Si è fatto tardi, io vado a dormire, tu che vuoi fare?- gli domandai- dormi o?"

"No, rimango in piedi e vado in giro per la città stanotte, che dici? Anche io dormo, ragazzino" rispose seccato

"Cosa ne so io" gli dissi guardandolo male

"Dove dormo?" mi chiese lui

"C'è una stanza per gli ospiti, dormi lì e  prima che tu possa dire qualcosa, non è stata una scelta mia, già era presente quando arrivai" gli dissi riferendomi alla stanza

"Come immaginavo" rispose lui

"È di fronte alla mia , se ti serve qualcosa, non chiamarmi, notte" gli dissi non lasciandogli il tempo di dire nulla che entrai nella stanza

"Quanto sei antipatico" urlò da dietro la porta per poi sbattere quella di cui  sarebbe diventata camera sua

Sorrisi

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Anche un altro capitolo è finito

Vi sta piacendo la storia? Spero di si

Alla prossima

Un bacino ❤️

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