CAPITOLO XXIV

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Jimin

"J-Jungkook" sussurai vedendolo

Era in un sudicio bagno di quella maledetta discoteca,con una ragazza a fare... ciò che stava facendo, mentre io lo stavo cercando dappertutto temendo per lui

Ho visto come stai bene

Sentii una strana senzasione agli occhi, come se fossero pieni di lacrime e guardandomi poi allo specchio dopo essermi girato da quella scena orribile, mi accorsi che era così

"Jimin!" gridò lui

Mi voltai guardandolo inorridito, puzzava tantissimo di alcol e... quella ragazza

Guardai anche lei male, anche se non ne avevo motivo, mi facevano pena, tutti e due

"Vattene!" le urlò, la poveretta... perché si, per essere caduta nelle grinfie di quel mostro era solo una poveretta, uscì di corsa nonostante fosse ubriaca fradicia

"Jimin... guardami" disse avvicinandosi

"Non ti azzardare ad avvicinarti e a toccarmi" lo guardai schifato

"Jim-"

"Mentre tu eri qui a fare il deficiente, sai dov'ero io? A cercarti in questo posto infernale, pieno di gente, sai cosa ho provato quando non ti ho visto con gli altri? Lo sai?"

Non disse nulla, rimaneva in silenzio non guardandomi negli occhi

"Certo che non lo sai, perché tu non hai mai provato preoccupazione, tristezza, dolore per qualcuno, no?"

Non rispondeva, non ce la faceva neanche ad alzare lo sguardo

"Forse è meglio che me ne vada, vedo che ci sei riuscito benissimo a diventare di nuovo un essere...
vivente, neanche umano, vivente, perché per come ti sei comportato sei tutto tranne che umano"

"Jimin ascolt-" tentò di dire lui

"No, tranquillo, ora me ne vado, tolgo il disturbo" dissi con un voce roca

"Jimin ma che dici? Io-"

"Niente Jungkook, niente, è meglio così "

"Jimin! No ti prego!"

Mi voltai e me ne andai

Perché ero così ferito? Perché?
Vederlo con quella ragazza mi ha fatto male, molto male

Forse ho sbagliato, non avrei dovuto reagire in quel modo, ma così mi sentivo di fare

Sarà stato il mio attaccamento a lui, il mio volere di vederlo felice, ma non so perché mi ero legato a lui sempre di più

E non dovevo, perché primo, ero solamente l'angelo che lo doveva sorvegliare e secondo perché me ne sarei andato dopo i due mesi

Allora perché mi sento così? Perché ho un nodo in gola che non scende? Perché vorrei solo piangere? Perché l'ha fatto?

PERCHÉ? PERCHÉ?

Delle calde lacrime cominciarono a scendere sul mio viso, non riuscivo più a controllarmi, ero scoppiato io in quel momento

Lo avevo rimasto lì, mi aveva anche rincorso, ma mi ero reso invisibile anche a lui

Non volevo guardarlo negli occhi, non  volevo affrontarlo, perché in fondo era vero, non ero nessuno per dirgli tutto ciò...

Mi cercò dappertutto ma non trovandomi tornò a casa, da solo, a piedi

Nonostante tutto io lo seguivo, lo seguivo volando in cielo con le mie piccole e preziose ali bianche, perché comunque, non volevo gli facessero del male

Quando entrò in casa fui più tranquillo, ma io non feci la stessa cosa, continuai a volare nell'oscurità della notte, senza una meta precisa... volevo solamente dimenticare

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Doppio aggiornamento!
Che ne dite?

Al prossimo capitolo
Un bacino ❤️

𝖄𝖔𝖚𝖗 𝕬𝖓𝖌𝖊𝖑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora