CAPITOLO XXXXIV

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Jimin

Non riuscivo a credere di essere davvero davanti al mio Kookie...

Ero convinto di essere morto, ma dopo tutto quel dolore che provai e dopo la mia scomparsa,quelli della prima gerarchia mi avevano spiegato tutto

Quei cambiamenti che si stavano intravedendo in me, erano dovuti al fatto che man mano stavo diventando un umano

Umano... era strano dirlo, anche perché non avrei mai più avuto le mie preziose ali, ma la cosa che più mi interessava in quel momento, era stare con il mio ragazzino

Era ancora buio quando andai da lui, stava piangendo sulle mie ceneri, non l'avevo mai visto così disperato

Avevo provato a chiamarlo più volte, ma non si girava, probabilmente pensava fosse tutto frutto della sua immaginazione, ma alla fine si era arreso  e mi ha visto

Era bellissimo, anche se aveva il volto completamente stanco e ricolmo di tristezza, ma fortunatamente, questa scomparve dopo che capì che ero davvero lì, con lui

"Non te ne andare mai più... t-ti prego" mi ripeteva tra i singhiozzi

Sembrava un bambino, mi abbracciava e teneva la testa nell'incavo del mio collo

"Kookie... non me ne andrò mai più, te lo prometto"

"Chim... io t-ti amo" mi disse guardandomi negli occhi

Non potevo crederci, stava succedendo davvero...

"Kookie... anche io ti amo" gli dissi sorridendogli

La verità era che mi ero innamorato di lui già da parecchio tempo, e quel piccolo bacio che gli diedi quando era in coma, era stata una conferma finale per me

Lui sorrise mostrando i piccoli denti a coniglietto, sembrava davvero un bambino, poi mi abbracciò di nuovo, questa volta però stringendo me tra le sue braccia

Rimanemmo così per un po', poi si staccò da me e cominciò a guardarmi con quei suoi occhioni, mi sentivo un po' in imbarazzo

La stanza era completamente buia, l'unica fonte di luce era quella piccola lampada che era accesa sul comodino di fianco a noi

"Cazzo..." sussurrò

"Che c'è Kookie?" gli domandai confuso

"Hai i capelli neri adesso... sei ancora più sexy" disse poi

Diventai rossissimo dall'imbarazzo, sapevo di avere i capelli più scuri, ma non pensavo che avrebbe reagito così...

Poi mi cominciò ad accarezzare la guancia con la sua grande mano e dopo un po' ricominciò a parlare

"Gli occhi...anche loro sono scuri adesso...mi vuoi far morire Jiminssi?"

Scoppiai a ridere, era troppo buffo come pronunciava il mio nome in quel modo

"Yah Ragazzino! Ricordati che io sono più grande di te" gli dissi dandogli un colpetto sul braccio

"Ma qui, tra noi due, sembri tu il più piccolo" mi disse ghignando

"D'accordo hyung"

Mi guardò e fece un piccolo sorriso, poi si avvicinò ancora di più

I nostri visi erano così vicini, c'era solamente una piccola distanza, che però fu annullata dopo un po' da lui

Le nostre labbra si toccarono

Era una sensazione bellissima, anche perché in quel momento, era voluto da entrambi

𝖄𝖔𝖚𝖗 𝕬𝖓𝖌𝖊𝖑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora