CAPITOLO XXXXIII

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Jungkook non riusciva a crederci, Jimin era davanti ai suoi occhi!

Si alzò subito dal letto e andò verso di lui,ma purtroppo quando si avvicinò si rese conto che non c'era nessuno

"JIMIN! JIMIN TI PREGO! RITORNA CON ME" stava urlando disperato

Cominciò a prendere tutto ciò che gli capitava davanti, libri, lampade, penne, cornici e scaraventò tutto per terra

Diede calci e pugni all'armadio, al muro, provocandosi ferite sulle nocche oramai rosse per il sangue

"JIMIN! TORNA DA ME!"

Jungkook non si rendeva conto di come stava urlando, forse aveva addirittura svegliato i vicini, ma a lui non importava, non importava più nulla oramai

"Jimin... io ti amo" si accasciò a terra, dove si trovavano le polveri del corpo, e ricominciò a piangere bagnandole

Rimase così per diversi minuti fin a quando non si sentì sfiorare la spalla

"Kookie..."

Jungkook non si girava, credeva che fosse tutto parte della sua immaginazione, non voleva più piangere

"Kookie... sono io"

Ancora non si girava,era solo frutto dell'immaginazione secondo lui

"Ragazzino!"

Il ragazzo si girò di scatto e quasi non riusciva a crederci

Il suo piccolo Angelo era lì, davanti ai suoi occhi

"J-Jimin... sei tu?" chiese incredulo

"Si... sono io"

Jungkook si gettò subito tra le sue braccia, lo teneva stretto a se

"Non ci credo, sei qui!" disse piangendo per la felicità

"Si....sono qui"

Il ragazzo cominciò ad accarezzare i capelli lunghi e corvini del più piccolo per cercare di tranquillizarlo

"Com-com'è possibile? Tu er-eri morto!"

Jimin era morto, ma ciò che Jungkook non sapeva era che la sua dichiarazione, l'accettazione del suo amore e il pianto disperato sulle polveri del ragazzo, non erano state altro che delle prove...

Prove che dimostravano quanto il più piccolo tenesse all'angelo, prove che dimostravano che oramai Jungkook era diventato di nuovo un umano e non era più un fantoccio privo di emozioni

I Serafini, i Cherubini e i Troni avevano organizzato tutto...

Volevano dare un'opportunità non solo a Jungkook, ma anche  Jimin

Purtroppo lui era diventato un angelo troppo presto, infatti era il più piccolo fra tutti

La sua vita gli era stata strappata con forza, aveva si e no due mesi quando arrivò da loro

Col tempo capirono che la dolcezza di Jimin, ma anche il suo carattere peperino, potevano far sciogliere un cuore di ghiaccio, proprio come quello di Jungkook

Li avevano messi alla prova entrambi, e avevano ottenuto ciò che volevano

Jungkook era ritornato a vivere ed era  riuscito a provare anche il sentimento più importante per l'essere umano, l'amore

Questo però, aveva permesso al piccolo angelo, che però oramai non era più tale, a vivere proprio come un ragazzo normale

Loro avevano capito dell'amore che entrambi provavano l'uno per l'altro, solamente che c'era bisogno di una piccola spinta, un piccolo aiuto per Jungkook

E ciò che avevano fatto, anche se era stato doloroso, era servito... anche perché, mancavano ancora due giorni prima della scadenza del secondo mese, e oramai erano stanchi di vedere come i due ragazzi non si fossero ancora dichiarati a vicenda

Questo era servito, parecchio, perché in quel momento Jimin era diventato umano, poteva vivere finalmente la sua vita e rimanere per sempre tra le braccia di Jungkook

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Mi volevate uccidere vero? Ora cosa pensate?

𝖄𝖔𝖚𝖗 𝕬𝖓𝖌𝖊𝖑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora