CAPITOLO III

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Jimin

Quel ragazzo è molto strano, non mi faceva finire una frase, okay che  non è "normale" tutto ciò , ma fammi spiegare

Comunque penso che ci sia molto da lavorare, non sarà facile ma devo portare a termine il mio compito e in soli due mesi...

Non so bene come riuscire nel mio intento, magari devo prima conoscerlo un po' meglio, so il suo passato, ma non il suo presente

"Jungkook abiti da solo?" gli domandai mentre andavamo non so dove

"Si" rispose semplicemente

"Hai qualche hobby?"

"Ma che cazzo te ne frega?"

Questo ragazzino impertinente, maleducato, arrogante...

Jimin, calma

"Voglio solo conoscerti un po' meglio, sai com'è dovrò stare con te due mesi" dissi infastidito

"Due mesi?" mi chiese lui

"Si, due mesi"

"Dovrai stare qui, con me, a casa mia, per due mesi?" domandò di nuovo

"Esattamente, a meno che non cambi qualcosa prima"

"Che intendi?"

"Lo scoprirai" dissi io semplicemente

Mentre parlavamo arrivammo in una stanza dove c'era un divano con di fronte un televisore, al centro della stanza un tavolino in vetro

Devo dire che la casa è ben arredata, anche se è strano per essere di proprietà di un tale tizio, è piccola ma accogliente e poi ci sono molte foto

"Ti piace la fotografia?" gli domandai

"Si, quelle cornici che vedi sono tutte foto scattate da me" rispose guardandone alcune

"Sono molto belle"

"Mh" rispose lui non guardandomi

Mentre ne guardavo alcune, una in particolare attirò la mia attenzione

Ritraevano un bambino e una donna molto bella, dai lineamenti suppongo fossero Jungkook e sua madre...

Erano molto belli, lui aveva un sorriso davvero carino mentre lei lo teneva tra la sue braccia seduti su un prato.

Deve aver sofferto molto per la sua perdita

"Senti- all'improvviso parlò interrompendo i miei pensieri- ora metteremo delle regole, chiaro?"

"Delle regole?"

Ma che siamo a scuola?

"Sì, per prima cosa, non mi devi rompere il cazzo" disse

"Ma devi per forza usare un tale linguaggio?" domandai stizzato

"Seconda regola, fatti i cazzi tuoi"

Come non detto

"Terza regola, se porterò qualche ragazza a casa tu non mi disturberai"

Non lo reggo

"Quarta regola, non dirai niente di tutto ciò a nessun-" lo interruppi

"Genio, solo tu mi puoi vedere" dissi

"Davvero?" chiese dubitante

"Si Mr Regola - risposi scocciato da ciò che stava dicendo- non c'è bisogno che mi dici tutte queste cose, non siamo a scuola, io non sono un giocattolo e non mi puoi dire cosa posso o non posso fare, perché tutto ciò che deciderò sarà per il tuo bene, chiaro? "

Non sono mai stato così esplicito e severo ma con questo ragazzino serve tale atteggiamento

" Senti-" tentò di dire lui

" Jimin, mi chiamo Jimin, non rivolgerti sempre come un antipatico" lo guardai infastidito

" Già non ti sopporto" affermò lui

"Siamo in due" risposi io

"Ma gli angeli, come dici di essere tu, non dovrebbero voler bene a tutti?" disse con un ghigno

"Jungkookie, non siamo nelle fiabe, certo, il comportamento di un angelo dovrebbe essere quello, ma se gli umani sono antipatici, impertinenti, scorbutici e arroganti, non penso che possano mantenere una tale calma, non pensi?" risposi io con un sorrisetto

Caro Jungkookie, ti farò cambiare, sappilo

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Spero che vi piaccia
Al prossimo capitolo😊

                                                 Ily❤️

𝖄𝖔𝖚𝖗 𝕬𝖓𝖌𝖊𝖑Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora