Capitolo 12

85 2 0
                                    

Stella

"Tu sei felice di ciò?" chiesi a Roberto continuando a guardare il soffitto.
"Per mio padre che si scopa tua madre?"
Mi voltai con il viso guardandolo male
"Beh si, è una bella donna... Non ci trovo nulla di male. Ma non essere gelosa, sei più figa te" chiarì sarcastico
"Io non mi riferivo a quello. Intendevo se sei felice di vivere qui, con me e mia madre"
"Certo! Stai scherzando? Poter ascoltare loro due che fanno sesso è stimolante per il mio cazzo" disse toccandosi.
"Mi fai schifo" dissi piano quasi sussurrando
"Solo perché non prendi un pene da tempo e quindi dici così"
"Cosa ne sai?" chiesi irritata
"Sei stata detenuta fino ad ora e non credo che là dentro si scopi"
Lui non sa nulla di come si vive lì, Roberto è immerso in un mondo fantastico e quasi innocente. Io non ho affatto bisogno di un uomo da trombare, io necessito di carne umana da mangiare. Il mio desiderio è folle ma potente, quest'emozione supera di gran lunga il mio istinto sessuale. Non ho più provato amore, non so neanche che cosa sia.
"Si... Hai ragione" mento con le lacrime del mio vissuto negli occhi.
"Visto? Che ti dicevo. Mi chiedo solo perché mio padre abbia urlato il tuo nome"
"Non lo so" tagliai corto mentre sentimmo una discussione accesa tra Carl e mia madre. La porta di camera nostra si spalancò improvvisamente rivelando il padre di Roberto, si avvicinò al mio letto, mi afferrò per i capelli e mi trascinò fuori dalla stanza. Suo figlio rimase spiazzato e terrorrizzato al suo posto mentre vedeva dimenarmi tra le mani di suo papà.
Mia madre cercava di liberarmi da questa furia impazzita ma fu scaraventata per terra con forza.
Carl si chiuse in camera da letto con me mentre Roberto tratteneva mia madre dall'altra parte.

CANNIBAL  -segreto di sangue-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora