CANNIBAL -segreto di sangue-

Capitolo 3

Stella

Quando aprii gli occhi mi ritrovai nella mia cella, rannicchiata in posizione fetale sul pavimento sporco.
Sentii bussare e istintivamente mi nascosi nel buio per evitare il contatto diretto con le guardie.
Entrò un uomo in divisa, un colonnello.
"Ciao Stella. Non avere paura, non sono qui per farti del male"
Non risposi ma lui capí dove mi trovavo, si intravedevano i miei occhi azzurri risplendere nell'ombra.
"Volevo dirti che mi dispiace per quello che è successo prima, ho fatto espellere tutte le guardie e un mio collega superiore. Noi qui dovremmo preparvi ad affrontare il mondo una volta fuori, non torturarvi ne traumatizzarvi. Non sei stata trattata da essere umana e mi si spezza il cuore, davvero"
Lo guardai basita, nessuno mi aveva rispettata così, fino ad ora.
"Mi vuoi raccontare cos'è successo in bagno? Hai attaccato Florencia per un motivo..."
"Per difesa" dissi seria
"Okay bene, inizi a collaborare e questo mi fa piacere ed inoltre andranno ottimi punti per la tua scarcerazione" continuò il soldato sedendosi sul mio letto.
"Quella mi ha attaccata, mi ha dato della puttana quando invece io quà dentro soffro, vengo violentata quasi ogni volta che sono sotto sedativo e non ho la possibilità di lottare"
"Gliel'hai fatta pagare bene eh. Lei ora è in gravi condizioni in infermieria"
"Spero crepi. Che vada lei a succhiare cazzi alle guardie!" urlai
"Non ti preoccupare, lei ci andava spesso" mi confessò
"Non mi interessa, sono affari suoi ma diventano anche miei quando lei offende la mia persona. Mi ha umiliata di fronte a tutti e come un predatore istigato, mi sono difesa. Non volevo ucciderla, solo sfregiarla, mangiarla almeno un pò" dissi
"Lo hai fatto eh. È senza lingua e una parte di guancia, per non parlare del naso. Credo le verrà messa una protesi, hai fatto uno scempio"
"Sono addolorata"
"Falsa... Ti è piaciuto e lo posso più o meno capire, è nella tua perversa natura"
Detto ciò uscì e mi lasciò nuovamente da sola con i miei demoni.