CANNIBAL -segreto di sangue-

Capitolo 19

Stella

Una volta per strada mi diressi nei boschi qui vicino, conosco perfettamente la zona e so cosa mi conviene fare o meno anche se negli anni sono cambiate troppe cose.
Poso il borsone su una duna e mi ci siedo, ammiro il giorno e la vita nei vicoli del borgo ed è esilerante.
"Hey!" una voce mi distrae dai miei pensieri
"Che ci fai qui? Chi sei?" mi domanda un ragazzo ma senza rispondere mi alzo di scatto e mostro i denti.
"Non voglio farti del male"
"Beh io si..." risposi "stammi lontano" ringhio
"Oddio ho capito chi sei"
"Bene. Ora gira a largo ragazzino"
"Come mai sei in giro a quest'ora? Le tigri non cacciano di notte?"
"Che cosa vuoi?" chiedo infastidita
"Parlare. Sai è da poco tempo che il borgo è tornato così vivo"
"Che vuoi dire?" domandai curiosa
"Prima del tuo arrivo, ci sono state crisi, carestie, malattie e questo ha portato morte e distruzione tra i cittadini. Gli omicidi, la violenza erano all'ordine del giorno poi si è deciso di mettere un coprifuoco e delle sentinelle sorvegliano tutto"
"Non riesco a crederci e tu queste cose come le sai? Le guardie non mi hanno voluto dire nulla"
"Oh ma so molto di piu, so che sei stata scaricata da un carro funebre nel cimitero, so che il carcere di massima sicurezza che si trova a poche miglia da qui ci tiene alla sua immagine e vuole tenere un basso profilo. So che ti chiami Stella e che sei affetta da un disturbo grave"
"Chi cazzo sei?" dissi prendendogli il colletto della maglia.
"Mi chiamo Timmy, piacere" allunga la mano che stringo dubbiosa "cosa sei un agente segreto?"
"No. Semplicemente sono un vagabondo, mi definisco il falco del borgo, con gli occhi scruto ogni dettaglio e ogni persona, inoltre sono un ex detenuto"
"Questo spiega molte cose" dissi rimanendo un attimo interdetta.