Capitolo 17

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Stella

Sentimmo in continuazione mia madre battere sulla porta in legno della camera da letto.
"Sta ferma!" le urlai "non ti rendi conto? Questo essere ha cambiato la nostra vita, la tua sopratutto! Ti ha resa debole, sottomessa al suo volere! Non merita di vivere. Mi hai chiesto di dargli un opportunità e facendolo ho abbassato la guardia e lui mi ha picchiata e violentata. Lo odio e ora posso finalmente nutrirmi"
"Se lo farai Stella... Voglio che te ne vada da casa mia!" urlò mia madre
"Non ti conviene uccidermi ragazzina, stai perdendo tutto e tutti ma per cosa?"
"Per colpa tua bastardo!" gli misi il coltello sulla cappella e lo ferii piano.
Gridò dal dolore.
"Ti prego!"
"Adesso supplichi?" chiedo "li vedi questi?" mostrai i miei denti pieni di sangue di suo figlio "questi sono armi, coltelli con cui ti ucciderò, mangerò la tua carne e getterò i tuoi sudici resti nel cimitero" dissi ringhiando
"Tu sei un..."
"Mostro? No. La parola più adatta è cannibale. Io mangio la carne umana e non solo, non mi nutro da un sacco di tempo e proprio ora farò un sacrificio"
"A chi?" chiese l'uomo con le lacrime agli occhi.
"A nessuno pezzo d'idiota! Io farò un enorme sacrificio nel mangiare la tua pelle che è paragonabile a sterco di mucca! Oh no... Che fai piangi?"
"No..."
"Balbetti, lacrimi, non mi insulti più ora?"
"Ho sbagliato. Mi dispiace!" grida
"No no no. Non devi dispiacerti per noi, ma per te stesso. Hai perso tuo figlio e la dignità che ti rendeva uomo" dissi seria "ma ora basta parlare. Hai un ultimo desiderio prima di morire?" chiesi mettendomi in posizione con la bocca aperta sul suo pene.
"Io..." iniziò il discorso ma lo addentai forte strappandogli il primo lembo di pelle. Urlò come un forsennato ma non mi importava, continuai a mangiare il suo corpo come un carnivoro sulla sua preda.

CANNIBAL  -segreto di sangue-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora